Buongiorno a tutti. Quest'anno è una ricorrenza speciale per tutti gli amanti di Agatha Christie: sono passati infatti cento anni dalla pubblicazione di Poirot a Styles Court e, per l'occasione, la Mondadori sta ripubblicando parecchi romanzi della Christie in una nuova edizione.
Quale migliore occasione per farvi leggere le recensioni dei romanzi della mia giallista preferita!
AUTORE: Agatha Christie
COLLANA: Oscar Moderni Cult
PREZZO (CARTACEO): 13,00€
PREZZO (EBOOK): 7,99€
TRAMA: Durante la Prima guerra mondiale, un giovane ufficiale inglese ferito al fronte, Arthur Hastings, viene ospitato per la convalescenza da un vecchio amico, John Cavendish. Il soggiorno nella residenza di campagna dei Cavendish nell'Essex, la lussuosa Styles Court, sarà però tutt'altro che tranquillo. La padrona di casa, matrigna di John, ha sposato un uomo di vent'anni più giovane, e i figliastri, scavalcati nell'eredità, sembrano tramare qualcosa. La governante è sicura che prima o poi la situazione possa precipitare e, in breve, la profezia si avvera. La padrona di Styles Court viene avvelenata e i sospetti si concentrano subito sui membri della famiglia. Per loro fortuna, in paese c'è un profugo belga dai grandi baffi, uno che di delitti se ne intende... Così nel 1920 il mondo scopriva il talento narrativo di Agatha Christie e faceva conoscenza con il suo detective, Hercule Poirot.
A cent'anni dalla pubblicazione, "Poirot a Styles Court" è qui accompagnato da "contenuti speciali": il testo originale inviato all'editore del capitolo 12 (diverso da quello che sarebbe andato in stampa, come racconta l'introduzione di John Curran) e un curioso articolo della Christie sul suo rapporto con i veleni e sul loro ruolo nelle crime stories.
A cent'anni dalla pubblicazione, "Poirot a Styles Court" è qui accompagnato da "contenuti speciali": il testo originale inviato all'editore del capitolo 12 (diverso da quello che sarebbe andato in stampa, come racconta l'introduzione di John Curran) e un curioso articolo della Christie sul suo rapporto con i veleni e sul loro ruolo nelle crime stories.
Anche i miti letterari hanno un inizio e
Poirot a Styles Court è la pietra miliare che da il via alla lunga serie di
romanzi e racconti dedicata a uno degli investigatori più famosi di tutti i
tempi: Hercule Poirot.
Io adoro Poirot, fin da quando ero piccola:
ho visto decine di film, e di episodi della serie tv, sul personaggio e ho
letto molti dei suoi libri, ma Poirot a Styles Court occupa di certo un posto
speciale.
A mio avviso esso non è né il migliore dei
libri dedicati al famoso investigatore belga né quello a cui sono più
affezionata, tuttavia non posso negare che il fatto di essere il primo in cui
lui appaia (anzi, per essere precisi quello in cui la Christie ci regala
un'indimenticabile presentazione di quello che diventerà, insieme a Miss
Marple, il più celebre dei suoi personaggi) dona a questo romanzo un fascino
tutto suo.
Cover vecchia edizione |
Nonostante Poirot sia di nazionalità belga (e
non francese, come tiene spesso e volentieri a precisare) questo libro è
profondamente british: inglese è l'ambientazione, la classica tenuta signorile
di campagna in cui avvengono i peggio delitti, inglesi sono i personaggi, un
folto gruppo di sospettati di cui è impossibile fidarsi, ed inglese è il narratore,
Hastings, il grande amico di Poirot che, in questo caso, racconta in prima
persona le vicende di cui è stato testimone.
La padrona della tenuta di Styles Court viene
avvelenata, ma le circostanze in cui il delitto è avvenuto sono avvolte nel mistero:
il veleno era nel caffè o nella cioccolata? Cosa conteneva la valigetta della
signora? Che fine ha fatto il testamento della signora? La polizia, capeggiata
dall'ispettore Japp, che avremo l'occasione di rivedere in moltissimi romanzi
della stessa serie, brancola nel buio ma, fortunatamente, Hastings e gli
abitanti di Styles Court possono contare sull'aiuto di Poirot, che,
fortunatamente, era ospite vicino alla tenuta.
Hercule Poirot, infatti, vuole trovare a
tutti costi il colpevole e la storia, nonostante sia stata scritta cento anni
fa, è ancora attuale: il processo di investigazione è infatti lo stesso che
possiamo trovare nei gialli contemporanei. Ci sono indizi a prima vista
incomprensibili, un gruppo limitato di sospettati che ci viene presentato fin
dalle prime pagine, tra i quali è presente anche il colpevole, molte false
piste e diversi interrogatori. E poi c'è lui, Poirot, che fin da questo suo
debutto letterario ci dimostra come le sue "celluline grigie" siano
in grado di risolvere anche i delitti più intricati!
L'autrice sembra quasi insinuare una gara tra
il lettore e Poirot a chi trova per primo il colpevole, tra dettagli messi in
primo piano e volutamente ignorati e false piste inserite qua e là: nonostante
mi ritenga un’esperta di gialli ancora una volta devo sottolineare il fatto che
Agatha Christie sia riuscita a costruire un caso con una conclusione
imprevedibile.
Lo stile della Christie è incredibilmente
avvincente e moderno: leggendolo oggi non si direbbe che sia stato pubblicato
cento anni, anzi, non ha niente da invidiare ai gialli inglesi che possiamo
vedere in tv. Forse è questo, insieme alle sue caratteristiche che lo hanno
reso subito riconoscibile, il segreto del successo di un personaggio di cui
ancora oggi si parla (e non è un caso che un nuovo film di Poirot, diretto da
Kenneth Branagh che lo aveva già interpretato nell'ultima trasposizione
cinematografica di Assassinio sull'Orient Express, sia in cantiere per il
2021).
Per questo motivo la mia valutazione è di
quattro stelline e mezzo.
E la mezza stellina mancante? Le cinque
stelle piene le vedrete, forse, in futuro, quando vi parlerò dei miei gialli di
Agatha Christie preferiti (spoiler: sì ce ne sono anche con protagonista
Hercule Poirot).
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