venerdì 8 novembre 2019

Review Party: L'impero delle tempeste - Sarah J Maas

Ciao a tutti! Ieri sono riuscita a dare l'ultimo dei miei esami universitari (anzi, in realtà mi manca ancora un progetto, ma non lo contiamo ancora...) quindi mi è rimasto un unico grande obiettivo: la tesi. Intanto che io cerco disperatamente di far girare dei codici, vi lascio la mia lunghissima recensione a L'impero delle tempeste di Sarah J. Maas- Perché credetemi, c'è tanto da dire su questo romanzo!


TITOLO: L'Impero delle tempeste
AUTORE: Sarah J Maas
COLLANA: Oscar Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 17,00€
PREZZO (EBOOK): 7,99€ 
TRAMA: La lunga strada dall'omicidio al trono è appena cominciata per Aelin Galathynius, l'ultima discendente della sua casata, la principessa perduta di Terrasen che in molti conoscono come Celaena Sardothien. I regni di Erilea stanno andando in frantumi attorno a lei. Per salvare coloro che ama dalle forze dell'oscurità, dovrà allearsi con i suoi nemici. Mentre la guerra incombe all'orizzonte, l'unica speranza di salvezza risiede in una tenace ricerca che potrebbe mettere fine a quanto Aelin ha di più caro.


Era una delle uscite più attese dai fan italiani. Finalmente, dopo un lungo anno e, nel mentre, la pubblicazione integrale in italiano della trilogia di A court of thorn and roses, opera della stessa autrice, è arrivato nelle librerie L'Impero delle Tempeste, quinto volume della serie Il Trono di Ghiaccio di Sarah J Maas.
Aelin by Charlie Bowater
Ho un rapporto travagliato, di odio e amore, con questa saga (e con la sua scrittrice): le novelle, il primo e il secondo libro mi sono piaciuti tantissimo, al punto che le mie recensioni non erano altro che una lunga serie di sviolinate all'opera della Maas. Con La corona di fuoco la situazione ha iniziato a cambiare: la storia continuava a piacermi abbastanza ma non ai livelli di prima. Regina delle Ombre, invece, è stato a mio avviso un disastro: un giorno pubblicherò la recensione completa, ma il pensiero, molto brevemente, è che l'autrice abbia deciso di prendere quanto di buono visto nei primi volumi e di... bruciare tutto in un falò. La caratterizzazione di Celaena, di Chaol, persino di quello stoccafisso di Rowan... tutto sacrificato in nome di non so nemmeno cosa.
Con queste aspettative, divise tra i fasti del passato e la delusione di Regina delle Ombre, mi sono avvicinata alla lettura di questo volume e, alla dine, devo dire che non mi ha irritato come il precedente ma che si è rivelato, comunque, una lettura piacevole. Certo, non tutto è rose e fiori, soprattutto quando l'autrice si chiama Sarah J Maas: per questo motivo ho deciso di cambiare leggermente la struttura della recensione e di dirvi, senza tanti giri di parole, cosa va e cosa non va, secondo me, in Impero delle Tempeste.
1)      Grandissimo pregio e al tempo stesso difetto del romanzo: i personaggi secondari, che spesso vengono bistrattati, qui addirittura sono meglio dei protagonisti. Più interessanti per trama, meglio descritti e caratterizzati, meglio... in tutto. Se nei primi volumi adoravo Celaena Sardothien tanto che, in Heir of Fire, tolleravo a malapena i capitoli dedicati a Manon Becconero, in questo romanzo la situazione si è invertita. Non vedevo l'ora che l'azione passasse da Aelin a Manon che, di libro in libro, si dimostra sempre più il personaggio meglio caratterizzato di tutta la saga, a Dorian, che, bene o male, è coerente e cresciuto rispetto ai primi libri, ma, soprattutto, a Elide e Lorcan, coppia rivelazione del libro. Per non parlare di Chaol, il mio personaggio preferito, non pervenuto in questo romanzo (anche se so già che sarà promosso a protagonista del libro successivo). E da queste considerazioni, si passa al secondo punto...
2)      Aelin. Non ho scritto la recensione di Regina delle Ombre perché sarebbe stata una lunghissima lamentela di cose che non mi sono piaciute, però non sto apprezzando, ed è un eufemismo, il percorso che ha intrapreso questo personaggio. In Impero delle Tempeste, a dire il vero, mi ci sono rassegnata, ma se la Celaena dei primi libri era una persona che, sotto la corazza di dura e sbruffona si dimostrava estremamente umana, la Aelin "Cagna Sputafuoco" regina di Terrasen, mezza Fae e mezza Brooke di Beautiful, i cui titoli fanno concorrenza a Daenerys Targaryen, è una macchietta. Super potente, benedetta dagli dei, "Mary Sue" all'ennesima potenza. Mi è stato difficile empatizzare con lei ma, soprattutto, comprendere l'affetto smodato che mezzo cast dei personaggi sembra nutrire nei suoi confronti.
3)      Il trash. Tratto distintivo della Maas degli ultimi anni. L'Impero delle tempeste abbonda di trash incarnato soprattutto dalle figure di Aelin e Rowan, che si comportano come due tronisti di Maria de Filippi in una prova esterna. Non sto esagerando: troverete delle scene in cui i due discutono di strategie militari per poi, nel mezzo del discorso, amoreggiare "così, de botto, senza senso" (cit, per chi la capisce), per poi tornare, come nulla fosse, a discutere di guerre, magie oscure e affini. Ed è un peccato, perché....
4)      La trama della serie è davvero complessa e ben pensata e, ora che ci avviamo alla conclusione, i pezzi del puzzle iniziano a combaciare mostrando un affresco studiato nei dettagli fin dal primo volume, nonostante alcune parti del libro possano essere definite "filler", cioè riempitivi. In ogni caso questa è una serie che, nonostante gli alti e soprattutto i bassi, mi ha veramente sorpreso, in positivo e dico sul serio, per come è stata organizzata fin dalle novelle che inizialmente sembravano solo meri raccontini di introduzione. Certo, personaggi che tutto d'un tratto cambiano la loro personalità a parte.
5)      Ma se la trama in generale mi è piaciuta, una cosa che mi ha fatto storcere il naso è che alcuni eventi mi abbiano ricordato l'altra serie della Maas, Una Corte di Rose e Spine (recentemente tradotta in italiano). Si parla di plagio quando un autore copia da altri ma, se uno scrittore prende spunto da se stesso, si può parlare di autoplagio?
Tuttavia, e nonostante tutto, L'Impero delle tempeste mi è piaciuto. Saranno anche seicento e passa pagine (e non tutte utili ai fini della trama principale), ma scorrono bene e, ormai arrivata al quinto volume, voglio sapere come si concluderà la serie.
Per questo  motivo la mia valutazione è di tre stelline e mezzo, buona... ma non troppo. Ora, spero di non dover aspettare due anni per leggere la conclusione di questa serie e che la casa editrice non salti la pubblicazione di Tower of Dawn, romanzo incentrato quasi esclusivamente su Chaol, da leggere prima di buttarsi su quel mostro di mille pagine che è Kingdom of Ash.



5 commenti:

  1. Quoto tutto!!!! Aelin/Rowan come simil-tronisti sono perfetti :))))))))))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, solitamente con la Maas chiudo un occhio (anche due) ma non sapevo se ridere o piangere di fronte a due personaggi, adulti ed epici come Rowan e Aelin, che, in mezzo a battaglie, guerre eccetera pensavno solo a fare le cosacce xD

      Elimina
  2. Prima o poi leggerò anch'io un libro di questa autrice.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I lavori della Maas sono molto godibili, però lei è un po' sopravvalutata come autrice a mio avviso

      Elimina
  3. d'accordissimo.
    Preferisco di gran lunga i primi tre volumi. Forse non perfetti a livello stilistico, ma di sicuro scritti meglio degli ultimi pubblicati XD

    RispondiElimina