lunedì 11 novembre 2019

Recensione: Ninth House - Leigh Bardugo

Ciao a tutti. Oggi vi parlo di Ninth House, l'ultimo libro di Leigh Bardugo, uscito in inglese a ottobre e che verrà tradotto in italiano da Mondadori nei primi mesi del 2020. 
Non è un libro per tutti: ci sono scene esplicite, di violenza, anche sessuale, ed è comunque destinato ad un pubblico adulto, ma se sapete già che il genere fa per voi, sono sicura che saprete apprezzarlo. 
Leigh Bardugo è sempre una garanzia! 


TITOLO: Ninth House
AUTORE: Leigh Bardugo
COLLANA: Gollancz
PREZZO (CARTACEO): 16,45
PREZZO (EBOOK): 7,46
TRAMA: The mesmerising adult debut from Leigh Bardugo. A tale of power, privilege, dark magic and murder set among the Ivy League elite. Alex Stern is the most unlikely member of Yale's freshman class. A dropout and the sole survivor of a horrific, unsolved crime - the last thing she wants is to cause trouble. Not when Yale was supposed to be her fresh start. But a free ride to one of the world's most prestigious universities was bound to come with a catch. Alex has been tasked with monitoring the mysterious activities of Yale's secret societies - societies that have yielded some of the most famous and influential people in the world. Now there's a dead girl on campus and Alex seems to be the only person who won't accept the neat answer the police and campus administration have come up with for her murder.
Because Alex knows the secret societies are far more sinister and extraordinary than anyone ever imagined.They tamper with forbidden magic. They raise the dead. And, sometimes, they prey on the living . . .



Adoro Leigh Bardugo ma c'è da dire una cosa sul suo conto: tutti i suoi romanzi pubblicati da casa editrice sono relativi allo stesso universo narrativo, il Grishaverse e condividono lo stesso genere, il fantasy, e lo stesso target, young adult.
Per questo motivo il mondo dei lettori nutriva grande curiosità nei confronti di Ninth House, il debutto nella narrativa per adulti di Leigh Bardugo, un libro a metà tra fantasy e horror, ambientato ai giorni nostri nell'università di Yale, tra antiche società segrete e macabri rituali. Tra quei lettori curiosi c'ero anche io, che, alla fine, nonostante qualche difetto, sono rimasta soddisfatta dalla lettura di Ninth House.
Cover UK
E vi dirò di più: nonostante sia un romanzo per certi aspetti un po' forte e difficile da digerire, devo dire che la Bardugo è riuscita a superare pienamente la prova dell'uscita dalla propria confort zone, dimostrandosi veramente una delle penne più interessanti del genere fantastico.
Certo, l'inizio non è esattamente la parte più riuscita di Ninth House: nonostante un primo capitolo davvero scioccante dopo, per tutta la prima metà del libro, il ritmo rimane comunque abbastanza placido. L'alternanza tra l'inverno, cioè il presente di Alex Stern, protagonista del romanzo, e l'autunno, il suo recente passato, il suo primo semestre a Yale, rallenta non poco la narrazione.
Tra l'altro ho trovato i capitoli ambientati in autunno, almeno all'inizio, un po' piatti: il loro scopo è quello di fornire informazioni sulla magia a Yale e le attività di Lethe House, ma di succoso, almeno nelle prime duecento pagine, accade ben poco. Tutta la sostanza si trova nella seconda metà del libro, soprattutto nei capitoli finali, che sono inaspettatamente ricchi di eventi, azione, fenomeni e creature soprannaturali... insomma, l'autrice ha preferito concentrare il succo della storia verso la fine: sinceramente preferisco romanzi in cui l'azione inizia dalle prime pagine ma, in questo caso, posso capire perché la Bardugo abbia scelto di organizzare la storia in questo modo.
Il mondo del sovrannaturale e delle confraternite legate alla magia creato da Leigh Bardugo è davvero notevole, ben descritto e ricco di dettagli, tanto che, nei primi capitoli mi trovavo a fatica tra nomi strane, arcane magie e affinità varie. Per questo motivo ben vengano gli spiegoni, che, in questo libro, non risultano nemmeno troppo indigesti!
Per quanto riguarda i personaggi, anche la protagonista, come il romanzo, cambia drasticamente tra la prima e la seconda parte del libro. Se all'inizio Alex Stern mi sembrava una ragazzetta sciatta, nonostante la sua capacità di vedere i fantasmi, i Grigi, come vengono chiamati nella storia, negli ultimi capitoli si scoprono molti dettagli sul suo conto e sulla personalità, e la mia opinione su di lei è cambiata drasticamente.
Un altro personaggio di vitale importanza è Darlington, il mentore di Alex all'interno di Lethe House. Darlington è il gentleman dell'università di Yale, bello, affascinante e con un certo senso dell'umorismo, nonostante all'apparenza sembri il solito personaggio perfettino, ho adorato il modo in cui l'autrice lo ha caratterizzato, nonché tutta la sottotrama relativa alla sua storyline (che non vi anticipo per non fare spoiler).
La scrittura è buona, ma dopotutto stiamo parlando di Leigh Bardugo. Il romanzo pullula di frasi ad effetto, di descrizioni grafiche e di scene ad alto tasso di tensione.
Non è un romanzo per tutti, ed è giusto rimarcarlo. Ci sono descrizioni esplicite e scene cruente, ma quella più forte in assoluto è legata all'abuso di una ragazzina di dodici anni, e non può essere rimossa in quanto cruciale a livello di trama. Certo, questi contenuti occupano comunque uno spazio limitato all'interno del romanzo anche se, per i lettori più sensibili, possono risultare  lo stesso disturbanti.
In ogni caso Ninth House è, nel suo genere, una lettura valida che inizia una delle saghe più promettenti dei prossimi anni, e che continuerò a seguire con aspettative molto alte.
Per questo motivo la mia valutazione è di quattro stelle piene: per dare un voto più alto aspetto i volumi successivi, di cui, a dire il vero, non si conosce il numero esatto. Questa serie infatti, secondo l'autrice, può diventare una trilogia o una pentalogia a seconda di come gli impegni terranno impegnata Leigh Bardugo. Vi ho già detto che Amazon realizzerà una serie tv tratta da questa serie e che l'autrice parteciperà al progetto in prima persona?

4 commenti:

  1. Questo romanzo mi ispira davvero tantissimo e non vedo l'ora arrivi in Italia! Sarà bello leggere di nuovo la Bardugo con qualcosa di diverso dal Grishaverse.

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    1. Tra l'altro è bravissima. Che sia Wonder Woman, che sia questo Ninth House, la Bardugo rimane sempre una validissima autrice anche quando non parla di Grisha

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  2. Sono molto curiosa di leggerlo nonostante i contenuti "leggermente" forti del libro. Poi la copertina mi piace veramente tanto *^*

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    1. A me la cosa che è piaciuta meno di Ninth House è... la cover. Se vedi la sottocopertina (nell'edizione UK ha una rosa dei venti in foil argento su fondo nero) è dieci volte più bella

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