Il
rapporto madre e figlia è uno dei temi principali di Le ragazze vogliono la
luna, romanzo che ha per protagonista una famiglia al femminile, composta da
Meg, un ex rockstar ritiratasi a vita privata, e le sue due figlie, Luna, la
maggiore, e Phoebe, che in prima persona racconta le sue vicende. Le dinamiche
tra di loro non sono mai troppo semplici e lineari, ma un poco turbolente:
infatti l'autrice realizza un buon lavoro rappresentando una famiglia un po'
fuori dagli schemi (Meg, dopo la musica, si è dedicata all'arte e ha restaurato
una casa vittoriana nei dintorni di Buffalo), con tutti i suoi pregi e difetti,
e tratteggiando i rapporti tra i vari membri con uno stile poetico sì, ma mai
pesante o pretenzioso.
La
famiglia Ferris all'apparenza sembra tranquilla, grazie anche a mamma Meg che
fa di tutto per dimenticare il periodo in cui è stata una stella dei
palcoscenici, ma le sue figlie non solo vogliono conoscere realmente chi è
stata loro madre, proprio nel periodo che lei vuole lasciarsi alle spalle, ma
nel sangue hanno un misto di musica e ribellione, che le porta ad effettuare le
loro scelte, a volte sbagliate, a volte identiche a quelle che Meg aveva
compiuto anni prima.
Luna, in
particolare, ci viene descritta come la più affascinante, carismatica delle
sorelle Ferris, quella che ha ereditato il fascino dei genitori famosi, quella
che, nonostante il carattere indipendente e un po' ribelle, sembra ripercorrere
in pieno la vita della madre.
Phoebe,
al contrario, è quella che ho sentito più vicina a me, forse perché è lei che
ci racconta com'è essere figli di genitori famosi. È un personaggio complesso,
che si trova a metà strada tra la madre e la sorella, costretta a fare da
tramite tra le due, ma ancora con dei dubbi su chi è lei stessa realmente.
Nella sua famiglia Phoebe si sente un po' un pesce fuor d'acqua, con poco
talento per la musica, ma con la gran dote di saper scegliere le giuste parole
per una canzone.
Il
rapporto di Phoebe con sua madre è meno burrascoso di quello che ha la sorella,
ma al tempo stesso è incrinato dai segreti della famiglia Ferris, che fanno
capolino ogni volta che qualcuno nomina gli Shelter, la rockband di Meg e
Kieran, il padre delle ragazze.
Perché
quest'ultimo non si fa più vedere da ormai tre anni? Perché Meg non parla
volentieri della sua carriera fra gli Shelter?
Non si
tratta di un thriller, perciò non ci sono toni cupi e misteriosi nella
narrazione, ma vi assicuro che, come Phoebe, anche voi dopo pochi capitoli
partirete con la mente per New York a caccia di risposte!
Altra
chicca che ho molto apprezzato è la scelta dell'autrice di dare voce alla Meg
del passato, che non solo spiega le sue scelte, ma le vive davanti agli occhi
del lettore, coinvolgendolo in una storia famigliare che ha protagonisti la
musica e... la luna.