Buongiorno. Generalmente non sono un'amante delle edizioni multiple: cioè, in realtà lo sarei, ma considerato che vivo in un appartamentino microbico, c'è poco spazio già per i miei libri, figurarsi se iniziassi a collezionare cento edizioni differenti.
Tuttavia, sto facendo un pensierino se cambiare la mia copia di L'Ombra del Vento di Carlos Ruiz Zafón, con questa meraviglia targata Oscar Draghi. Non avete ancora letto questo libro? MALE!
Correte a leggere la recensione!
AUTORE: Carlos Ruiz Zafón
COLLANA: Oscar Draghi
PREZZO
(CARTACEO): 25,00€
PREZZO
(EBOOK): 11,99€
TRAMA: A quindici anni anni dalla prima pubblicazione, Carlos Ruiz Zafón scrive una nuova prefazione al libro. Un'edizione celebrativa, impreziosita dalle fotografie suggestive di Francesc Catalá-Roca, fotografo catalano recentemente riscoperto, che alla Barcellona del dopoguerra ha dedicato fotografie profondamente evocative, ideale controparte del testo di Carlos Ruiz Zafón.
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.
Tra i casi editoriali degli
anni Duemila provenienti dalla Spagna, L'ombra del vento, di Carlos Ruiz Zafón
è sicuramente uno dei più conosciuti e amati.
La prima traduzione è stata
pubblicata nel 2004, ma ora, grazie anche a una nuova edizione illustrata,
sempre edita da Mondadori, L'ombra del vento si prepara a tornare in libreria,
pronta a conquistare nuovi lettori e ad affascinare ancora chi ha già avuto il
piacere di leggerlo.
Per quanto mi riguarda, io
appartengo alla seconda categoria: ho letto per la prima volta L'ombra del
vento sette o addirittura otto anni fa, non ricordo nemmeno, su consiglio
(vedete quanto sono importanti i consigli dei lettori!) di una mia compagna di
liceo che era rimasta entusiasta della lettura di questo romanzo ed è arrivata
a propormi di leggere insieme l'intera bibliografia di Zafón.
In realtà non siamo arrivate
più in là de Il gioco dell'angelo, secondo volume della serie a cui appartiene
L'ombra del vento, ma ciò non toglie che Zafón sia riuscito a conquistarsi un
posticino nel mio cuore.
Semplice, L'ombra del vento
è uno dei romanzi in grado di conciliare una trama ricca di eventi e colpi di
scena, con una storia che parla di libri e scritta per amanti dei libri.
Mi spiego: non è facile
inserire il tema letterario all'interno di una storia. Spesso i "libri che
parlano di libri" sono evocativi ma presentano una trama piuttosto piatta,
che si concentra più sul suo argomento cardine che sui personaggi e gli eventi
di cui sono spettatori.
Certo, le eccezioni
esistono, e L'ombra del vento è fra quelle: l'opera di Zafón riesce infatti a
catturare il lettore e a tenerlo incollato alla pagina dall'inizio alla fine,
grazie anche alle domande che il lettore si pone riguardo al mistero principale
presente nella narrazione e al fatto che le risposte siano fornite gradualmente
durante la narrazione.
Certo, definire L'ombra del
vento solo come "un libro che parla di libri" è strettamente
riduttivo: quest'opera infatti contiene moltissimi generi mescolati fra loro,
riuscendo così così vita a una storia che ha le potenzialità per piacere a un pubblico
vastissimo di lettori.
C'è il romanzo di
formazione, nella storia del protagonista Daniel Sempere, che seguiamo fin
dall'infanzia e lungo tutta l'adolescenza, c'è il romanzo storico, considerato
che la storia copre un arco di tempo che va dal 1945 agli anni Sessanta, e c'è
addirittura un pizzico di romance.
Ma soprattutto c'è il
mistero, quello che riguarda L'ombra del vento, il romanzo trovato da Daniel
nel Cimitero dei Libri Dimenticati, luogo simbolo di questa serie di Zafón, ma
soprattutto il suo autore, quel Julián Carrax, che, durante la lettura, con la
sua misteriosa storia e identità ha sbizzarrito la mia curiosità (nonché le mie
teorie complottiste).
Per quanto riguarda la
scrittura, devo dire che lo stile è molto piacevole, certo, diverso da quello
degli autori anglosassoni che sono abituata a leggere, ma non per questo meno
scorrevole o avvincente. La prosa di Zafón, nella sua eleganza, riesce a dar
vita ad una storia che, nei suoi quasi vent'anni di vita (è stata pubblicata
infatti in Spagna nel 2001) non ha perso un grammo del suo fascino e che rimane
capace, ora come allora, di conquistare nuovi lettori.
Perciò la mia valutazione è
assolutamente positiva, anche dopo la rilettura: quattro stelline e mezzo.
L'ombra del vento fa parte
di una serie di quattro libri: oltre a questo, infatti, vi sono anche Il gioco
dell'angelo, che come ho detto prima ho già letto, Il prigioniero del cielo e
Il labirinto degli spiriti, che invece non ho ancora iniziato. Sarà, ma spero
che anche questi volumi vengano ripubblicati in un'edizione illustrata bella
come questa...
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