Buongiorno a tutti. Cosa accomuna Patrick Rothfuss, Gosho Aoyama, George R.R. Martin, Kentaro Miura e Suzue Miuchi. Semplice: tutti nel loro ambito sono anni che portano avanti una saga... senza concluderla!
Se alla Miuchi spetta il primato longevità (è dal 1976 che porta avanti il manga Il grande sogno di Maya) Patrick Rothfuss è l'ultimo arrivato in questo club di refrattari cronici alle conclusioni.
Ma chi è Patrick Rothfuss? Conosciamolo meglio con questa tappa del blogtour a lui dedicato!
TITOLO: Lo sguardo lento delle cose mute
AUTORE: Patrick Rothfuss
COLLANA: Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 19,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Sotto l'Università c'è un posto oscuro, che solo poche persone conoscono; una rete spezzata di antichi passaggi e stanze abbandonate. Lì vive una giovane donna, nascosta tra i tunnel tentacolari, al centro di questo luogo dimenticato. Il suo nome è Auri, ed è piena di misteri. "Lo sguardo lento delle cose mute" è un breve e agrodolce scorcio sulla vita di Auri, una storia che, giocosa e inquietante al tempo stesso, offre al lettore la possibilità di guardare il mondo attraverso gli occhi della sua protagonista e di imparare cose che solo Auri conosce. In questo libro ricco di segreti e di misteri, Patrick Rothfuss ci conduce nel mondo di uno dei personaggi più enigmatici de "Le cronache dell'assassino del re" e si collega alle vicende narrate nel secondo volume delle Cronache.
L’AUTORE
Erano i primi anni duemila quando un
giovane autore alle prime armi era alle prese con un libro fantasy che aveva
soprannominato, con molta originalità, The Book (anche se Wikipedia riporta il
titolo provvisorio The song of flame and thunder).
Quella storia, come spesso accade nei
romanzi di futuro successo, riceveva rifiuti su rifiuti dalle case editrici,
fino a che non è riuscita a vincere, con un estratto il premio Writers of the
Future, che permise a Rothfuss di trovare una casa editrice disposta a
pubblicarlo.
Qui però nasce l'inghippo: di comune
accordo autore ed editore decidono di spezzare il librone in tre romanzi. Il
primo, Il nome del vento, è uscito nel 2007, riscuotendo grande successo fra
gli amanti del fantasy. La seconda parte, La paura del saggio, è uscita quattro
anni dopo, nel 2011, stesso anno di uscita di A dance with dragons di Martin
(coincidenze? Io non credo).
E la terza parte? Di quella parleremo in
seguito.
Intanto, però, eccovi alcuni fatti, curiosi
e non, su Patrick Rothfuss:
•
Siete indecisi sui vostri studi
universitari? Non sentitevi soli: anche Rothfuss ha avuto qualche problemino
con la scelta. Prima infatti si è iscritto a ingegneria chimica, poi ha deciso
di passare a psicologia clinica per poi ritrovarsi alla fine del suo percorso
con una laurea in Letteratura Inglese.
•
Ha lavorato come professore, per poi
lasciare l'insegnamento per dedicarsi alla scrittura e ad altre attività, tra
cui la beneficienza.
•
È un cosplayer (come dimostra anche
la foto a lato) ed appassionato di giochi di ruolo (sarebbe infatti il compagno
perfetto per una campagna di Dungeons&Dragons)
•
Vive con la compagna e ha due figli
THE DOORS OF STONE
Fan cover |
E riguardo
The doors of stone? Purtroppo Rothfuss è affetto dalla
stessa sindrome di George R.R. Martin: dopo aver sfornato libri a intervalli
regolari a un certo punto si è arenato, sfornando ogni tanto opere di caratura
minore ma senza mai mettere mano al suo lavoro principale.
Qual è
il problema ? Che se a Martin mancano (almeno) due romanzi per terminare la sua
epopea, a Rothfuss manca solo un gradino per terminare la sua scalata e il
fatto è che, almeno parecchi anni, il nostro Pat affermava di aver già scritto tutte e le tre parti della
storia di Kvothe e di essere impegnato in un lungo lavoro di riscrittura e revisione
per rendere il più possibile perfette.
Ma allora, che fine ha fatto The doors of
stone?
Rothfuss dice che il terzo libro "è
come un motore in riparazione": i pezzi li ha tutti, ma deve ancora capire
come disporli per far funzionare il tutto. Intanto una data di pubblicazione
certa non c'è:
le voci parlano di 2021 o oltre, ma, come per Martin, non c'è nulla di certo,
nemmeno da parte dell'autore. Nemmeno il titolo considerato che, nonostante ormai tutti usino The doors of stone, Rothfuss ha detto qualche anno fa che non è ancora il titolo definitivo.
Chissà che nel frattempo, almeno su questo aspetto, abbia ormai delle idee chiare...
Aspetto The doors of stone da una vita e temo di non riuscire mai a leggerlo... tipo Martin, per intenderci.
RispondiEliminaCreperemo prima di averli in libreria :(
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