lunedì 16 settembre 2019

Review Party: Il segreto di Chimneys - Agatha Christie

Buongiorno. Io amo Agatha Christie, nella vecchia casa avevo quasi una quarantina di suoi romanzi (che poi ahimè ho dimezzato dopo il trasloco) ed è forse quella che più si avvicina ad essere definita la mia "autrice preferita". 
Tuttavia, in cinque anni di blog, non vi ho mai parlato di un suo romanzo, nemmeno una volta: oggi rimedio con il curioso Il segreto di Chimneys, un po' giallo, un po' rosa, un po' spy story, senza Poirot, né Miss Marple.



TITOLO: Il segreto di Chimneys
AUTORE: Agatha Christie
COLLANA: Oscar Gialli 
PREZZO (CARTACEO): 11,50€
PREZZO (EBOOK): 6,99€
TRAMA: Il castello di Chimneys è uno dei più antichi e celebri dell'Inghilterra. 
Nei suoi vasti saloni, alla presenza di pochi ospiti, vengono conclusi i più riservati trattati internazionali. 
Questa volta però un'importante trattativa viene interrotta da un evento inaspettato. 
Un nobile balcanico viene ucciso. 
Chi era veramente la vittima? E chi è l'assassino? 
Forse il giovane avventuriero venuto dall'Africa sotto falso nome, o l'enigmatico collezionista americano, o la bella Virginia Revel, che secondo molti ha un passato da nascondere? E che cosa c'entrano un noto ladro di gioielli famoso per i suoi travestimenti e un gruppo di feroci terroristi?


Il segreto di Chimneys è un romanzo atipico di Agatha Christie.
Prima di tutto, non ci sono né Poirot né Miss Marple, e io senza di loro, mi sento un po' persa.
Però c'è tutto il resto di Agatha Christie, quella Agatha Christie che, a dispetto dell'epoca in cui è vissuta, rimane un'autrice modernissima, anche più di tante altre scrittrici di thriller contemporanee.
Infatti definire "giallo" Il segreto di Chimneys è limitativo: questo libro, infatti, riesce a fondere una storia di un crimine piuttosto classico, un omicidio in una stanza chiusa, con sottotrame legate allo spionaggio, al mistero, umoristiche e addirittura romantiche, e un finale decisamente ricco di colpi di scena, che non necessariamente riguardano il colpevole del caso.
La prima scena de Il segreto di Chimneys si svolge in Africa, ma l'ambientazione principale è la Chimneys del titolo, la classica dimora inglese di campagna, abitata da lord e lady, in cui spesso avvengono i peggio crimini.
Nonostante abbia un ruolo fondamentale nel romanzo l'immaginaria repubblica di Herzslovakia, una sorta di staterello balcanico inventato dalla Christie ricco di petrolio e di tumulti politici, tutto in questo libro è fortemente britannico, non solo per quanto riguarda l'ambientazione e la cittadinanza dei protagonisti, ma soprattutto per l'essenza stessa della storia.
Forse è proprio questo spirito profondamente inglese l'elemento che meno mi è piaciuto del romanzo: capisco infatti che il libro sia stato scritto da una scrittrice britannica in un'altra epoca e con un'altra mentalità, ma molti dei pensieri che emergono dalla storia, come la superiorità del popolo inglese e della monarchia nei confronti della repubblica, e il sospetto verso ogni straniero che entra in scena, sono fortemente discutibili (per lo meno per un lettore europeo e contemporaneo).
I personaggi invece risultano moderni, specialmente per quanto riguarda le figure femminili. Infatti, nonostante il vero protagonista sia Anthony Cade, un ragazzotto che torna in patria dopo aver viaggiato in Africa, e che si trova suo malgrado (o forse no) coinvolto nei peggio intrighi, la scena viene costantemente rubata da Virginia Revel, la protagonista femminile.
Virginia non ha nulla da invidiare ai personaggi dei romanzo contemporanei: è indipendente, affascinante e leggermente manipolatrice: in altre parole, è quella che, tra tutti coloro che appaiono nel romanzo, mi ha colpito di più e che ho preferito nella machia di aspiranti detective, poliziotti e affini.
Menzione d'onore per lady Eileen detta Bundle, la giovane figlia del padrone di Chimneys: il suo personaggio appare molto interessante e moderno, ma viene sempre oscurato dal fascino di Virginia. Fortunatamente però la Christie, consapevole comunque di aver creato un buon personaggio, ha scritto un giallo, I sette quadranti, con lei come protagonista e che si pone come seguito ideale de Il segreto di Chimneys.
Lo stile è vintage e moderno al tempo stesso. La narrazione è scorrevole, il caso appassiona e convince, ma alcuni elementi, dai dialoghi alle atmosfere, ci ricorda che stiamo leggendo un romanzo scritto oltre novant'anni fa, dato che si tratta, comunque, di uno dei primi lavori di Agatha Christie.
Tuttavia, io adoro quest'autrice e, tra i suoi libri, ne ho letti di meno coinvolgenti e significativi, quindi la mia valutazione non può non essere buona, sulle quattro stelline piene.

Certo, non si tratterà di uno dei capolavori della Christie, ma consiglio Il segreto di Chimneys a tutti i fan dell'autrice inglese, che vogliono assaporare una delle sue opere più atipiche e meno conosciute. 

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