Ciao a tutti. La seconda recensione di oggi riguarda una lettura adorabile che mi ha accompagnato durante un viaggio in treno da Bologna a Ravenna: si tratta di Andiamo a vedere il giorno di Sara Rattaro. E' la mia prima esperienza con questa autrice e di sicuro non sarà nemmeno l'ultima.
TITOLO: Andiamo a vedere il giorno
COLLANA: Sperling & Kupfer
PREZZO (CARTACEO): 16,90€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Una figlia, una madre, un viaggio on the road. Una famiglia che sa ritrovarsi. Un gesto di perdono che vale più di mille parole. Alice è stata una figlia modello e una perfetta sorella maggiore, quella che in famiglia cercava di tenere insieme tutti i pezzi mentre il padre stava per abbandonarli, quella che per prima ha trovato il modo di comunicare con il fratellino, nato privo di udito, e di farlo sentire «normale». Ha pensato agli altri prima che a se stessa, ha seguito le regole prima che il cuore e adesso, di fronte a una passione che ha scardinato tutti i suoi schemi e le sue certezze, si ritrova a mentire, tradire, fuggire. Ma sua madre, Sandra, non ha alcuna intenzione di lasciarla sola. Su quel volo per Parigi c'è anche lei, e insieme iniziano un viaggio che è un guardarsi negli occhi e affrontare tutti i non detti, a partire da quel vuoto che ha rischiato di inghiottire la loro famiglia tanti anni prima. Alice si illude che, ritrovando la persona che si era insinuata nelle crepe della loro fragilità, possa dare una risposta a tutti i perché che si porta dentro, magari capire ciò che sta accadendo a lei ora, vendicare il passato e punire se stessa. Le occorreranno chilometri e scoperte inattese, tuttavia, per comprendere che non è da quella ricerca che può trovare conforto. Perché una sola è la verità: la perfezione non esiste, solo l'amore conta, solo l'amore resta. E la sua famiglia, così complicata, così imperfetta, saprà dimostrarle ancora una volta il suo senso più profondo: essere presente, sempre e a ogni costo. Per continuare insieme il cammino, qualunque sia la destinazione.
Nella botte piccola
ci sta il vino buono.
Basterebbe questo
proverbio per descrivere Andiamo a vedere il giorno di Sara Rattaro: in un
libricino piccolino per i miei canoni, appena duecento pagine scritte però con
un carattere abbastanza grande, ci sta una storia densa di avvenimenti,
personaggi e soprattutto emozioni.
Sì, perché la
lunghezza non conta, e Andiamo a vedere il giorno sono duecento pagine di pire
emozioni.
Protagonista del
romanzo è una famiglia all'apparenza tradizionale: Alberto e Sandra sono
sposati da trent'anni e hanno tre figli, Alice, primogenita responsabile con
manie di perfezione, Matteo, sordo dalla nascita ma indipendente e
intraprendente, e infine Marta, la più piccola, ancora una bambina. Bastano
tuttavia poche pagine per rendersi conto che la situazione non è idilliaca come
possa sembrare: tutti in famiglia infatti nascondono segreti e cose non dette,
a partire da Alberto, il padre, che ha vissuto a corrente alternata una
relazione con il suo amore di gioventù, Camilla. Alice, da ragazza, lo aveva
scoperto, e da allora il suo rapporto con il padre si era incrinato, diviso tra
il grande affetto, e la rabbia per il suo comportamento deplorevole, salvo poi,
anni dopo, trovarsi nella stessa situazione, e scappare a Parigi dopo la fine
del suo matrimonio...
Detto in questo
modo, Andiamo a vedere il giorno sembra un romanzo sul tradimento e
l'infedeltà, eppure non è così: non si tratta di un libro triste, né cupo o
pessimista, ma tutt'altro. Nonostante i temi trattati, infatti, Andiamo a
vedere il giorno mi ha comunicato una grande serenità, ed è palpabile, tra le
pagine, l'affetto reciproco tra i personaggi e che mi ha portato ad adorare
soprattutto lo stile dell'autrice.
I personaggi sono
reali, e soprattutto umani: ciascuno di loro infatti, vive intensamente, si
innamora, e sbaglia, ma ciò che traspare dal romanzo è che si può sempre
trovare una soluzione. Forse non mi sono trovata molto in sintonia con Alice,
divisa tra l'amore passionale che nutre per Robert, il professore di statistica
molto più grande di lei, e i sensi di colpa per aver ripetuto gli errori di suo
padre, mentre invece ho adorato suo fratello Matteo, saggio e positivo, e che,
forse, proprio per questo motivo si vede poco nel romanzo.
Inoltre, un'altra
cosa che ho apprezzato, nonostante la lunghezza ridotta, è la moltitudine di
temi trattati: un po' romanzo romantico, un po' saga famigliare, un po'
racconto di un viaggio madre e figlia "on the road", questa storia è
stata una sorpresa dall'inizio alla fine.
Non mi sono
annoiata, al punto che in poche ore ero già arrivata a leggere la parola fine.
Merito,
soprattutto, della scrittura dell'autrice, che è riuscita a coinvolgermi ed
emozionarmi per tutto il romanzo. Una scelta vincente, da questo punto di
vista, è stata quella di adottare i punti di vista di più personaggi, e di
alternare la narrazione nel presente e nel passato. In questo modo mi sono
sentita più coinvolta nelle vicende narrate, leggendo la storia da differenti
angolazioni, ed assaporando una vasta gamma di sentimenti; inoltre il fatto che
venissero sempre riportati il nome del narratore, e li momento della narrazione
mi ha aiutata a non confondermi tra i vari cambi di voce e di piano temporale.
Il finale poi l'ho
trovato perfetto per la vicenda, e a dir poco emozionante; la perfetta
conclusione per una storia di questo genere.
Quindi, il mio voto
è di quattro stelline. Andiamo a vedere il girono è il primo romanzo che leggo
di Sara Rattaro, e ora capisco perché tutti quanti me ne parlassero bene: se c'è
una cosa infatti che questa storia mi ha lasciato, è il desiderio di continuare
a leggere qualche altra opera di questa autrice.
Hai proprio ragione questo libro sorprende perchè anche le poche pagine riesce a cullarti tra una sensazione ed un'altra fino alla parola fine.
RispondiEliminaInfatti. Era la mia prima volta con la Rattaro e mi ha soddisfatta parecchio
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