giovedì 16 agosto 2018

Recensione: L'ascesa dei re - C.S. Pacat

Ciao a tutti! Oggi vi posto la recensione de L'ascesa dei re, romanzo che conclude la trilogia de Il principe prigioniero di C.S. Pacat. Ok, in realtà ci sono quattro aggiuntive novelle, ma la raccolta che le racchiude tutte e quattro deve essere ancora pubblicata in inglese (e speriamo anche in italiano)
Ps: attenzione agli spoiler. Di solito non li metto, ma in questo caso ho dovuto farlo, altrimenti non avrei potuto giustificare la mia valutazione del volume. 

TITOLO: 
L'ascesa dei re
AUTORE: C.S. Pacat
COLLANA: Triskell Edizioni
PREZZO (CARTACEO): 12,00€
PREZZO (EBOOK):  4,49€
TRAMA: Damianos di Akielos è tornato. Ora che la sua identità è stata svelata, Damen deve affrontare il suo padrone, Laurent, come Damianos di Akielos, l'uomo che il principe di Vere ha giurato di uccidere. Sull'orlo di una battaglia epocale, il futuro dei loro due regni è in bilico. A sud, l'esercito di Kastor si sta radunando, mentre a nord le forze del reggente si mobilitano per la guerra. L'unica speranza di Damen è allearsi con Laurent per sconfiggere insieme i loro usurpatori. Ma anche se la fragile fiducia che condividono resisterà alla rivelazione della vera identità di Damen, sarà sufficiente per sventare l'ultimo e più spietato piano del reggente?


Attenzione: possibili spoiler!
Si conclude la trilogia de Il principe prigioniero di C.S. Pacat, la serie che mi ha fatto conoscere non solo i principi Damianos di Akielos e Laurent di Vere, ma anche il genere m/m. Ho letto con una certa sorpresa Il principe prigioniero, che è riuscito, per scrittura, trama e caratterizzazione dei personaggi, ad andare oltre le mie aspettative, ho amato La mossa del principe, tifando dalla prima all'ultima pagina per i due protagonisti e, infine, sono arrivata alla lettura de L'ascesa dei re con un po' di paura. Paura della delusione, paura di lasciare una delle mie coppie preferite, paura del finale di una storia che fino a due terzi si era dimostrata praticamente perfetta.

L'inizio del romanzo è, a mio avviso, la parte migliore, nonché quella che ho aspettato fin dal primo volume: il confronto tra Laurent e Damianos principe di Akielos nonché l'assassino del suo amato fratello Auguste. Avevo tanti timori, soprattutto per quanto riguardava il destino della mia coppia preferita, ma fortunatamente C.S. Pacat non distrugge quello che aveva creato nei libri precedenti, anzi, fa evolvere il rapporto tra i due protagonisti, finalmente consci di conoscersi davvero.

Immagine di Merwild (Deviantart) 

Come nel libro precedente ho apprezzato di più Laurent, complesso e sfaccettato: in questo romanzo finalmente si scoprono i demoni del suo passato (cosa che, in realtà, si era intuita già da tempo) e si nota ancor di più la crescita del ragazzo, che grazie a uno schiavo non gradito riesce finalmente a tornare ad amare, e a fidarsi di qualcuno.
Quel qualcuno è Damen, che continuo ad apprezzare anche io nonostante in questo romanzo faccia un po' la figura dello stupido. Ho trovato infatti il suo personaggio un po' sottotono, nonostante ormai sia tornato a casa sua, non come principe ma come re. e, per quanto riguarda le scelte politiche, l'ho visto molto in balia dei personaggi più scaltri e manipolatori di lui, da Laurent a Jocasta, che finalmente in questo romanzo ha un ruolo che le riservi un po' più di due battute.
Il finale mi ha lasciato un retrogusto dolce amaro in bocca; ed in generale ho trovato tutta la parte conclusiva di un livello inferiore rispetto al resto della serie. Non so, ma ho avuto l'impressione che l'autrice volesse concludere in fretta il suo romanzo, e, forse per rispettare un limite di parole i posto dall'editore, forse perché semplicemente non sapeva come risolvere il doppio nodo delle contese ai troni di Akielos e Vere, abbia scritto un finale quasi a larghe linee, senza quell'attenzione per i dettagli che incontriamo ad esempio ne Il principe prigioniero.
Castor e il Reggente sono sempre stati dipinti, per pagine e pagine, come i due nemici da battere: del primo si sapeva poco o nulla, se non che era figlio illegittimo del padre di Damen e che gli aveva usurpato il trono, del secondo invece si sapeva fin troppo, che era un abile stratega, e che era in grado di battere in astuzia persino Laurent. Laurent e Damen, nonostante tutto, provavano affetto per i loro nemici e questo avrebbe potuto rendere lo scontro finale particolarmente dilaniante dal punto di vista psicologico. Invece... C.S. Pacat li liquida nel giro di tre capitoli, senza pathos, senza quell'adrenalina che mi aspettavo dalla conclusione di una saga del genere.
Peccato perché a mio avviso l'autrice continua a scrivere davvero bene, e in particolare ho apprezzato come in questo romanzo riesca ad alternare momenti particolarmente drammatici, come la rivelazione di Damen all'inizio del libro, a siparietti divertenti, come quello che coinvolge il mercante di stoffe Charls, già conosciuto ne La mossa del principe.
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline. L'ascesa dei re non è un romanzo malvagio, sia chiaro, anzi, conferma quanto di buono ha creato nei precedenti volumi, tuttavia la conclusione non è all'altezza di una serie così epica e sorprendente, e questa è forse l'unica macchia di una saga che mi ha conquistata.
Ciononostante mi sento di consigliare comunque questa serie, e non vedo l'ora di leggere la raccolta di quattro novelle, di cui una sui nostri protagonisti e le altre tre su personaggi secondari, che completa questa storia.

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