mercoledì 29 marzo 2017

Recensione: L'universo nei tuoi occhi - Jennifer Niven

Ciao a tutti! Recensione difficile quella di oggi... di solito cerco di essere obiettiva quando recensisco un romanzo, ma in questo caso ho buttato alle spalle tutta l'oggettività: la Niven è un'autrice che secondo me non si legge di testa, ma di pancia. Questo libro ha dei difetti, non rimarrà impresso nella letteratura young adult americana, ma mi ha colpito più di tanti altri romanzi, Forse perché io e l'autrice abbiamo vissuto delle esperienze simili, e dunque le sue parole mi raggiungono più di quelle di altri autori, o forse solo perché ognuno di noi ha i propri pupilli, non so... ma questa è una recensione speciale per me.

TITOLO: L'universo nei tuoi occhi
AUTORE: Jennifer Niven
COLLANA: DeA Young Adult 
PREZZO (CARTACEO): 14,90
PREZZO (EBOOK): 6,99
TRAMA: Affascinante. Divertente. Distaccato. Ecco le tre parole d’ordine di Jack Masselin, diciassette anni e un segreto ben custodito: Jack non riesce a riconoscere il volto delle persone. Nemmeno quello dei suoi genitori, o quello dei suoi fratelli. Per questo si è dovuto impegnare molto per diventare Mister Popolarità. Si è esercitato per anni nell’impossibile arte di conoscere tutti senza conoscere davvero nessuno, di farsi amare senza amare a propria volta. E finora è riuscito a cavarsela. Ma le cose prendono una piega inaspettata quando Jack vede per la prima volta Libby. Libby che non è come le altre ragazze. Libby che porta addosso tutto il peso dell’universo: un passato difficile e tanti, troppi chili per poter essere accettata dai suoi compagni di scuola. Un giorno, per non sfigurare davanti agli amici, Jack prende di mira Libby in un gioco crudele, che spedisce entrambi in presidenza. Libby però non è il tipo che si lascia umiliare, e il suo incontro con Jack diventa presto uno scontro. Al mondo non esistono due caratteri più diversi dei loro. Eppure… più Jack e Libby si conoscono, meno si sentono soli. Perché ci sono persone che hanno il potere di cambiare tutto. Anche una vita intera.




Questa non sarà una recensione oggettiva.
Non che di solito lo siano, spesso c'è  una forte componente personale in ciò che scrivo, ma con la Niven è diverso. Quella donna ha la capacità di sintonizzarsi sulle mie stesse frequenze, di arrivare dritta al cuore e di emozionarmi come altri, più originali, più validi, più meritevoli non fanno... Capirete che, di fronte a queste premesse, quel briciolo residuo di oggettività va a farsi benedire.
Era successo con Raccontami di un giorno perfetto e succede di nuovo con il suo secondo romanzo young adult, L'universo nei tuoi occhi. Al di là di ciò che la scrittura della Niven mi fa provare, con le sue belle frasi e i suoi ancor più bei messaggi, ho trovato alcune somiglianze tra i due romanzi.
I protagonisti sono sempre una coppia di ragazzi, di cui uno popolare, con tanti amici ma con un macigno sul cuore che gli impedisce di vivere serenamente, l'altro, il perfetto outsider nel senso letterale del termine, fuori dalle righe, con tanti problemi ma anche tante cose da insegnare. Se quest'ultimo in Raccontami di un giorno perfetto era incarnato da Finch, in L'universo nei tuoi occhi è Libby ad essere al centro dell'attenzione, il personaggio negli schemi (della Niven) ma al tempo stesso fuori da ogni catalogazione. Libby è stata la ragazza più grassa d'America, arrivando a pesare trecento chili ha toccato il fondo dopo la morte della madre, ma ha avuto la forza di rialzarsi e ricominciare: ha imparato ad andare avanti e ad accettarsi, nonostante le prese in giro e i pregiudizi.
Proprio per questo motivo, al contrario di Finch, l'ho praticamente apprezzata dall'inizio alla fine: è un personaggio battagliero e positivo, con i suoi alti e bassi che la rendono più realistica, ma da cui comunque prendere spunto, con la sua voglia di vivere e la forza d'animo, nonostante, più di qualche volta, ho trovato che le sue azioni venissero oltremodo amplificate, non tanto come sviluppo di un personaggio quanto per renderla portatrice del messaggio del libro (ma ciò non mi ha dato fastidio). Anche Jack mi è piaciuto, combattuto tra la sua voglia di stare con Libby e quella di mantenere il suo status sociale di studente popolare. Per questo motivo da un lato l'ho insultato per metà romanzo, sebbene sia ben consapevole che si tratta di una storia di finzione (ero coinvolta a tal punto, pensate) ma dall'altra riuscivo a capire le sue ragioni, la sua voglia di essere desiderato e apprezzato nonostante la sua malattia, la prosopagnosia, che gli impedisce di associare i volti alle persone, e questo lo ha reso un personaggio vivo, a trecentosessanta gradi, al pari di Libby (e di Finch). Questo purtroppo, a mio avviso, non accade con i comprimari, che vengono un po' lasciati in disparte e che ho trovato abbastanza stereotipati; molti rispecchiano i cliché dei licei americani e non è che mi abbiano colpito per caratterizzazione. 
#iosonospeciale
Sulla scrittura della Niven non potrò che essere ripetitiva. Mi piace come scrive e soprattutto, riesco a cogliere ciò che vuole comunicare. Quest'ultimo punto è molto personale: ogni persona ha il suo tipo di autore e di modo di scrivere preferiti. Ci sono autori che secondo me scrivono veramente da manuale, che quando li leggo penso "vorrei proprio scrivere come loro" ma che al di là di combinazioni di parole particolarmente assonanti ed efficaci risultano asettici. Con la Niven è il contrario: la sua scrittura non ha niente di artisticamente entusiasmante, scrive romanzi per adolescenti in prima persona dal punto di vista di un adolescente, cerca di mantenere un linguaggio giovane e diretto, ma proprio in questo modo riesce a cogliere nel segno, a trasmettermi qualcosa che va al di là dell'impeto di conoscere una storia.
Certo, comunque, a differenza di altri romanzi, l'autrice riesce a caratterizzare la voce di ogni singolo personaggio rendendolo unico, ma in questo caso non si trattava certo di una mission impossible, contando anche sul fato che Libby è una ragazza con un determinato background e che Jack soffre di prosopagnosia per cui tende sempre a ripetere tra sé e sé le caratteristiche facciali delle persone con cui interagisce. Questo non implica che Jennifer Niven non sia una scrittrice capace, quanto che sono curiosa di valutare le sue doti letterarie nei romanzi per adulti che ha scritto.

In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo. L'universo nei tuoi occhi è esattamente quello che mi aspettavo: una lettura forse un po' tradizionale nella storia, ma con una protagonista meravigliosa e un messaggio forse scontato ma di certo attuale. Ormai Jennifer Niven è entrata nel gruppo delle mie autrici preferite, e da un lato voglio recuperare i suoi romanzi precedenti, per vedere come se la cava con un target diverso e anche con generi diversi, dall'altro sono qui che aspetto con trepidazione la sua prossima uscita young adult, per commuovermi insieme agli splendidi personaggi che la sua penna sa creare. 


2 commenti:

  1. Ciao Silvia, sto giusto leggendo in questi giorni il libro della Niven e devo dire che mi piace proprio tanto il suo stile scorrevole, recupererò al più presto il suo primo libro spero <3

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    1. Recuperato il prima possibile... se ti piace quest'ultimo Raccontami di un giorno perfetto non potrà non piacerti!

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