"Se anche non ti ammazzi di
lavoro per essere la migliore, comunque non le importerà mai. Ti capita ancora
di suonare per te stessa o lo fai solo con la speranza che un giorno si degnerà
di ascoltare?"
Henrietta Spencer, detta
semplicemente Etta, quasi diciotto anni, è la protagonista della duologia composta da Passenger e
Traveller di Alexandra Bracken. La storia narra dei viaggi nel tempo di Etta a
bordo del vascello Challenger del Capitano Nicholas, ma in questa tappa approfondiremo
quello che forse è il tratto distintivo della nostra protagonista, ovvero la
sua grande passione per il violino.
Fin dalle prime pagine
infatti Etta ci viene presentata come una giovane violinista prodigio, in
procinto di fare il gran debutto ad un concerto del Met, il Metropolitan Museum
di New York, dove guarda caso lavora sua madre, Rose.
L’autrice spinge molto
sulla passione di Etta per questo strumento, e qui di seguito vi parlerò di
tutto ciò che concerne il mondo del violino e della protagonista.
-Alice: è l’insegnante di
violino di Etta. All’apparenza è un’arzilla vecchietta molto esigente e molto
affezionata ad Etta, che la considera come una seconda madre. In realtà la
donna nasconde qualcosa: proprio alla vigilia del concerto il suo comportamento
si fa strano, sfuggente al punto che Etta la sente sussurrare alla madre:
La ragazza si convince che
Alice non la considera ancora pronta per un debutto nel mondo della musica che
crede inevitabile, ma forse non è a quello che si sta riferendo Alice…
-Pierce: è l’ex fidanzato
di Etta. Anche lui allievo di Alice, è stato lasciato in nome della musica.
Etta, infatti, è talmente presa dal suo grande debutto da voler rinunciare a
tutto ciò che considera una distrazione… Pierce incluso.
-I brani: nel suo primo concerto ad Etta viene assegnata, con suo disappunto, un largo di Bach, mentre a un altro giovane violinista viene data la possibilità di esibirsi in uno dei pezzi più impegnativi del compositore tedesco. Per ascoltare entrambi i pezzi, premere sul link:
"La Ciaccona era considerata da molti, tra cui lei stessa, uno dei pezzi per violino più difficili da imparare, una singola sequenza ripetuta in decine di complesse, vertiginose variazioni. [...] Avrebbe dovuto suonarlo lei."
"Il suo pezzo, il Largo della Sonata numero 3 era l'ultimo della sequenza per violini. Era un brano dolcemente emozionante, dal ritmo meditativo. Non era il più complesso o impegnativo tra quelli di Bach [...], ma, come Alice ripeteva continuamente, non si poteva imbrogliare con Bach."
-Lo strumento: nel primo capitolo del romanzo ad Etta viene concesso il privilegio di suonare uno Stradivari. gli
Stradivari sono forse i violini più famosi del mondo, nati dall'ingegno del
liutaio italiano Stradivari a cavallo tra XVII e XVIII secolo. Cosa c'entrano
questi meravigliosi strumenti con Etta? In realtà la storia inizia proprio con
la nostra protagonista in ansia perché dovrà per la prima volta suonarne uno;
dovete sapere infatti che impugnare uno Stradivari è per ogni violinista un
grande onore e una grande responsabilità, dato anche il grande valore, storico
e artistico, di questi strumenti.
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