domenica 29 gennaio 2017

Blogtour: Il mio nome è Jamie - Diana Gabaldon

Ciao a tutti! Il post di oggi, scritto per il blogtour dedicato a Il mio nome è Jamie, è una bella favola del mondo editoriale: la storia di Diana Gabaldon, professoressa universitaria che, un giorno, decide di scrivere un romanzo "così tanto per" e finisce per avere un successo mondiale mi ha sempre colpita, fin dalla prima volta che l'ho ascoltata, e ho voluto condividerla con voi. Chissà che non ci faccia venire voglia di prendere in mano la penna soprattutto a me che sono una procrastinatrice seriale. 


Scrittori si nasce o si diventa?
Se siete dell'idea che lo scrittore è un predestinato, che deve scrivere il suo primo romanzo a otto anni, che deve consacrare la sua vita alla nobile arte della scrittura, leggete la storia di Diana Gabaldon. L'autrice della serie di Outlander è un esempio di forza di volontà: nella sua lista di buoni propositi c'è l'obiettivo "scrivere un romanzo". Lei non solo lo fa, ma crea dal niente Outlander. La straniera come romanzo d'esordio.
Magari penserete "vabbè, lavora nel settore, magari è una giornalista/professoressa di lettere/ricercatrice di manoscritti antichi..."
Invece no. Diana Gabaldon è una biologa. Una biologa marina, per la precisione, che per oltre dieci anni ha lavorato, sia come professoressa che come ricercatrice presso l'Università statale dell'Arizona, dedicandosi a più discipline, come ecologia, anatomia e analisi numerica, nessuna di queste collegate con la storia inglese né tantomeno con la letteratura.
Allora, l'ispirazione per Outlander da dove arriva?
In realtà, in ambito universitario, Diana Gabaldon si era dedicata alla scrittura scientifica, al punto da essere tra i primi collaboratori di Science Software Quarterly, una rivista che trattava principalmente di informatica, ma non aveva alcuna esperienza diretta per quanto riguarda la narrativa. Così un giorno si dice che vuole scrivere un romanzo "for practise, just to learn how", cioè solo per imparare come si fa. Sceglie il genere che sente più vicino alle sue corde, il romanzo storico, vista la sua propensione alla ricerca, e prende ispirazione da una serie tv molto nota, Doctor Who, in cui, in un episodio, compariva un giovane della Scozia del diciottesimo secolo, a partire dal quale si svilupperà Jamie, il protagonista che tutti conosciamo. Creare la protagonista femminile è stato un po' più complicato: la sua idea di un donna forte, che riuscisse a tenere testa ai duri uomini scozzesi dell'epoca, cozzava con la condizione femminile di quegli anni. Dunque, per aggirare il problema, e creare anche un personaggio moderno, la Gabaldon introduce l'idea attorno alla quale delle sviluppa l'intera serie di Outlander: i viaggi nel tempo.
Così, trovata la storia e i protagonisti, trovato poi anche un agente letterario, il romanzo, intitolato provvisoriamente Cross Stich, poi cambiato dall'editore nel più avventuroso Outlander, trovò la via per la pubblicazione. In seguito al successo ottenuto, Diana Gabaldon lasciò, una volta terminato il secondo volume della serie, gli impieghi universitari, dedicandosi a tempo pieno alla scrittura, e pubblicando tutti i romanzi, dai quali è stata tratta la serie tv. Oltre a Outlander, e alle pubblicazioni in ambito scientifico, Diana Gabaldon ha scritto una serie spin off incentrata sul personaggio di Lord John Grey, alcuni racconti brevi di vario genere, e il prequel Il mio nome è Jamie, di cui parleremo in maniera approfondita nelle prossime tappe.  

giovedì 26 gennaio 2017

Blogtour: Il farmacista del ghetto di Cracovia - Tadeusz Pankiewicz

Ciao a tutti! Domani è la Giornata della Memoria. Non avevo mai organizzato niente per questo giorno... fino a quest'anno dove Erika, Blogger de Lo specchio dell'anima mi ha coinvolto in questo interessante blogtour dedicato al romanzo Il Farmacista del ghetto di Cracovia di Tadeusz Pankiewicz. In questa tappa vi parlerò di film e libri riguardanti la Seconda Guerra mondiale e la Shoah. C'è solo una piccola parte dell'immenso produzione riguardante quel periodo, altrimenti avrei dovuto scriverne come minimo cinque di tappe, ma spero che da questo post ci possano essere consigli interessanti di lettura o visione.


Non puoi non leggere Il farmacista del ghetto di Cracovia se...
... Se ami le storie che parlano di persone straordinarie.
Tadeusz Pankiewicz, nel 1941, si ritrova suo malgrado a subire sulla propria pelle le leggi razziali, pur non essendo ebreo: al momento della creazione del ghetto di Cracovia è l'unico farmacista del suo quartiere e preferisce rimanere, al fine di non perdere il suo negozio e doversene andare, aiutando in questo modo gli abitanti del ghetto, fornendo loro aiuto e medicine. Tadeusz è solo uno dei tanti che hanno rischiato la vita pur di aiutare il prossimo e la sua storia non potrà non coinvolgere e far riflettere i lettori, come hanno fatto quelle di tante altre persone straordinarie, tra cui Oskar Schindler, dalla cui vicenda è stato tratto nel 1993 il film Schindler's List, vincitore di ben sette premi Oscar, tra cui l'ambito miglior film. Anche Oskar Schindler non era ebreo, eppure ha fatto tutto ciò che era in suo potere per aiutare un migliaio di ebrei, assumendoli nella sua fabbrica e salvandoli così da un destino segnato; proprio per questo è stato proclamato Giusto fra le nazioni, un onore che viene conferito a chiunque abbia messo a rischio la propria vita per salvare anche solo un ebreo dalla Shoah

martedì 24 gennaio 2017

Blogtour: Tomb Raider e i diecimila immortali. Il mondo di Lara - Le ambientazioni del romanzo

Ciao a tutti! Pronti per un viaggio low cost? Oggi esploreremo le ambientazioni del romanzo dedicato a Lara Croft, Tomb Raider e i diecimila immortali. Viaggeremo dal Giappone alla Grecia, passando per l'Inghilterra e la Francia, seguendo Lara tra le sue mille avventure... standocene comodamente seduti in poltrona (anche se, a dire il vero, l'avrei seguita volentieri dal vero! Adoro viaggiare e visitare siti archeologici, anche se in maniera meno rocambolesca rispetto a Lara!)


Isola Yamatai: è l'isola dove si svolgono gli avvenimenti precedenti al romanzo. Si tratta di un luogo selvaggio, di chiara ispirazione giapponese, sia per quanto riguarda l'aspetto naturalistico che architettonico, al punto che il nome stesso dell'isola riprende quello del Regno Yamatai, uno dei regni feudali in cui era diviso il Giappone oltre mille anni fa.
Tra i vari regnanti che si sono succeduti sul trono Yamatai spicca Himiko, una donna, sulla cui figura, emancipata per l'epoca, sono nate numerose leggende, che la dipingono in generale come una maga potente e senza scrupoli. A partire da queste storie si sviluppa la Himiko di Tomb Raider, un essere soprannaturale che governa l'isola, capace di controllare le condizioni atmosferiche ed ossessionato dall'eterna giovinezza. Il ricordo di ciò che accadde sull'Isola, sebbene non raccontato esplicitamente nel romanzo (essendo la storia del videogioco del 2013, che funge da antefatto per il libro), ancora condiziona le vite di Lara e della sua migliore amica Sam.

domenica 22 gennaio 2017

Segnalazioni dalle case editrici #8

Ciao a tutti! In questo 2017 anche io come altre blogger ho stilato la famosa lista delle 50 cose da fare in 365 giorni, che però non ho pubblicato qui sul blog (ho preferito tenerla per me). Tra gli obiettivi c'è quello di non comprare libri per un mese, per questo mese già fallito il 2 gennaio (e anche per febbraio, causa buoni sconto in scadenza). Dunque, dato che sono propensa allo shopping in questo periodo vi presento qualche uscita interessante, e  i sento molto, ma molto tentatrice... 

TITOLO: Voglio noi
AUTORE: Elisa Gentile 
COLLANA: Anagramma Newton Compton
PREZZO (CARTACEO): /
PREZZO (EBOOK): 4,99
TRAMA: Celeste ha poco più di vent’anni ed è la madre di Axel. Ma Celeste è anche Cleo, ovvero la ragazza che lavora part-time in un supermercato e vive una storia d’amore molto passionale con un ammiraglio della Marina inglese. E infine, Celeste è Blue, una spogliarellista in un locale che si chiama Sublime… Matteo ha quasi trent’anni, ha lasciato Bologna per sfuggire al suo passato e si è trasferito a Vignola, dove vive insieme alla sua compagna, Lea. A loro Celeste lascia Axel quando la notte lavora al Sublime. Matteo la disprezza per questo. Durante l’addio al nubilato di un suo amico, il ragazzo scopre che Celeste e Blue sono la stessa persona. A questo punto, l'astio nei suoi...

giovedì 19 gennaio 2017

Recensione: Flawed. Gli Imperfetti - Cecelia Ahern

Ciao a tutti! Ancora una recensione: ne ho scritte così tante che le devo pure smaltire in qualche modo! Ad esempio, questo è uno dei to read del 2016: la sua lettura è consigliata anche nel 2017, visto che proprio quest'anno è in uscita il suo seguito, in lingua e si spera anche in italiano.

TITOLO: Flawed. Gli Imperfetti
AUTORE: Cecelia Ahern
COLLANA: DeA
PREZZO (CARTACEO): 14,90
PREZZO (EBOOK): 6,99
TRAMA: In un futuro non molto lontano, il giudice ​Crevan conduce una spietata guerra contro l’immoralità.
È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello, e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a ​ ​ fuoco con una ​F sulla pelle e da allontanare dalla società civile.
Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D’un tratto tutto ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più. Perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di aiutare il pover’uomo e quella decisione cambia la sua vita in un attimo.
Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene ​ ​ trascinata in processo davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un Fallato misterioso e affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine potrà contare.

lunedì 16 gennaio 2017

Recensione: La città del terrore - Alafair Burke

Ciao a tutti! Dilemma: originalità è sinonimo di buon romanzo? Non originalità significa necessariamente brutta storia? Il romanzo di oggi è il classico giallo, procede su binari segnati, non è prevedibile in sé ma la storia è già vista, eppure... sarà lo stile dell'autrice, sarà l'impostazione ma La città del terrore mi è piaciuto davvero. E nella recensione vi spiego perché.

TITOLO: La città del terrore
AUTORE: Alafair Burke
COLLANA: First Newton Compton
PREZZO (CARTACEO): 7,42
PREZZO (EBOOK): 2,99
TRAMA: East River Park, New York. È mattina presto e la gente fa jogging ignara di un corpo che giace dietro la rete metallica di un capannone in disuso. È il cadavere di Chelsea Hart, una bellissima studentessa in vacanza a New York: strangolata, il volto sfregiato, i lunghi capelli biondi tagliati. L’ultima volta è stata vista nel privé di un club esclusivo di Manhattan. Ed è qui che si concentrano le indagini, no a restringersi intorno all’ambigua gura di un broker della City che era in compagnia della vittima la sera prima. Ma Ellie Hatcher, giovane e a ascinante detective della Omicidi, sa che il caso è più complicato di quello che sembra. Mentre indaga nei locali patinati della notte newyorkese, tra luci psichedeliche e ombre inquietanti, Ellie trova nuovi elementi e coincidenze sempre più strane. Fino a una scioccante scoperta: anni prima a New York sono stati rinvenuti altri tre cadaveri di giovani donne con alcune ciocche di capelli tagliate. I colleghi della squadra investigativa non vogliono saperne delle stravaganti ipotesi di Ellie, e lei si ritrova da sola a fronteggiare un serial killer astuto e spietato. Che le ha già recapitato un messaggio inequivocabile: la prossima vittima sarà lei.

venerdì 13 gennaio 2017

Recensione: Nove Novembre - Colleen Hoover

Ciao a tutti! Prima recensione della lunga serie di romanzi letti in Thailandia. Colleen Hoover è sempre una garanzia, ma... ultimamente leggo i suoi romanzi e trovo sempre qualche "ma", in questo caso colpa di qualche esagerazione di troppo nella trama.

TITOLO: Nove Novembre 
AUTORE: Colleen Hoover
COLLANA: Leggereditore
PREZZO (CARTACEO): 14,90€
PREZZO (EBOOK): 6,99€
TRAMA: È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.

mercoledì 11 gennaio 2017

WWW Wednesday #32

Ciao a tutti! Ecco un breve lungo recap delle letture durante le vacanze. Pensate: sto scrivendo le recensioni di tutti questi libri: aspettatevi dunque tanti post nel blog! Ora torno a studiare: oggi pomeriggio ho un esame... ma ho una paura enorme. Aiuto!


1)Che cosa stai leggendo? (What are you currently reading?)
Il manuale di impianti! Oggi pomeriggio ho un esame molto tosto, e siccome non mi sono ancora ripresa dal viaggio di ritorno (tre aerei in 48 ore) fino a domani non leggo nulla che non sia universitario!

2)Che cosa hai appena letto? (What did you recently finish reading?)
Ho letto tantissimo! Ovviamente essere in un paese straniero, senza tv né obblighi di pulizie e altri lavoretti aiuta. Il primo romanzo letto è stato La Città del Terrore di Alafair Burke, acquistato in ebook con le offerte Newton Compton. Nonostante non si distingua per originalità, nella sua classicità, e semplicità, mi è piaciuto. Poi sono passata a I nostri cuori chimici di Krystal Sutherland, che però non mi ha affatto conquistato come credevo, colpa dei personaggi principali e della protagonista femminile in primis. E' proprio piaciuto a tutti... tranne a me!
Dopo ho letto Nove Novembre della Hoover, scritto bene ed emozionante, ma ormai troppo artefatto e drammatico ai limiti dell'inverosimile per i miei gusti. Possibile che Colleen Hoover non conosca più il significato della parola "semplicità"? Dopo ho cambiato totalmente genere con Flawed. Gli imperfetti di Cecelia Ahern, un bel distopico che mi ha indignato, in senso positivo. Da tempo non mi scaldavo tanto per una lettura! Infine ho concluso con Ovunque con te, prima esperienza con i romanzi di Katie McGarry. Soddisfattissima della scelta: è stato un romanzo che mi ha scaldato il cuore! Per ultimo ho letto anche la novella Chi sta male non lo dice di Antonio Dikele Distefano, ma sebbene sia migliorato grazie probabilmente all'esperienza, ancora non riesce a soddisfare i miei gusti: troppo da social network il suo stile!






3)Cosa pensi leggerai prossimamente? (What do you think you’ll read next?)
Non lo so! In questo 2017 ho deciso di non partecipare a sfide particolari, ad eccezione  di quella di Goodreads, proprio per questo motivo: scegliere che romanzo leggere in piena libertà! E dunque... non ne ho ancora idea! 

lunedì 9 gennaio 2017

...I'm back! (+ consigli dalla Thailandia!)

Sono tornata! Il blog riprende dalla pausa invernale... finalmente. Lo confesso: sono ancora sfasata! Sono infatti tornata da una lunga vacanza in Thailandia, dove abitano alcuni parenti, e soffro ancora per il fuso orario: sono ben due mattine che mi alzo alle quattro, e il fatto di avere un esame all'università dopodomani non aiuta!
Vi ringrazio tutti degli auguri di buone feste, spero che abbiate letto e mangiato durante questi giorni (io credo che, se nelle prossime due settimane, vedo ancora riso, pesce, gamberi e spezie vomito!). Per quanto mi riguarda, ho vagabondato un po' per la Thailandia insieme alla mia famiglia. 
Con mia mamma siamo state due giorni a Bangkok: vi consiglio di visitare il complesso del Palazzo Reale: l'ingresso è un po' caro, ma ne vale assolutamente la pena, specialmente in una giornata di sole, dove i tetti degli edifici del complesso sbrilluccicano di mille colori. Mi raccomando: presentatevi presto la mattina perché chiude alle tre e mezza di pomeriggio!



Una destinazione sconosciuta agli italiani è l'isola di Koh Samet, a tre ore di macchina circa da Bangkok: spiaggia bianchissima e mare azzurro, sono stata soddisfatta dei giorni passati qui, e ve la consiglio caldamente, visto che è facilmente raggiungibile dalla capitale, e anche a basso costo (con dieci euro si prendono pullman e barca). Certo, non ci sono molte altre cose da vedere, però per qualche giorno di puro relax è la destinazione ideale!





Infine siamo stati a Krabi, la regione sulla terraferma che si trova di fronte a Phuket, situata a un'ora e mezza di aereo da Bangkok. Il mio consiglio? Muovetevi! Mototaxi, boat taxi, i mezzi di trasporto in Thailandia non mancano. Le isole di fronte alla baia di Ao Nang, principale centro turistico, meritano tutte, anche le più vicine (e non abbiamo nemmeno visto le Phi Phi Island, situate a neanche un'ora di navigazione), ma imperdibile è anche la gita alle sorgenti naturali immerse nella jungla (attenzione ai serpenti velenosi :P). Imperdibile un bagno nella Emerald Pool, dall'acqua caldina color smeraldo.




Insomma è stato un viaggio sensazionale... Peccato che ora soffra tutti i postumi, compresa una fame immensa (chissà perché?) che mi affligge 24 ore su 24.

E voi come avete passato le vostre feste?


lunedì 19 dicembre 2016

Buone feste!

Buongiorno a tutti. Questo è un semplice post di servizio: il blog rimarrà chiuso per "ferie" da oggi fino al 7 gennaio, in quanto non ho possibilità di gestirlo in questo periodo, causa vacanze di Natale e vita personale :D
Avrei voluto preparare qualche post per evitare proprio un silenzio assoluto , ma 1) non ci sono riuscita  (mea culpa!) 2) ho preferito tenere qualche post pronto per le prime settimane di gennaio.


Dunque ci si rivede presto! Nel frattempo vi auguro buon Natale e un buonissimo inizio di 2017

Silvia