giovedì 19 gennaio 2017

Recensione: Flawed. Gli Imperfetti - Cecelia Ahern

Ciao a tutti! Ancora una recensione: ne ho scritte così tante che le devo pure smaltire in qualche modo! Ad esempio, questo è uno dei to read del 2016: la sua lettura è consigliata anche nel 2017, visto che proprio quest'anno è in uscita il suo seguito, in lingua e si spera anche in italiano.

TITOLO: Flawed. Gli Imperfetti
AUTORE: Cecelia Ahern
COLLANA: DeA
PREZZO (CARTACEO): 14,90
PREZZO (EBOOK): 6,99
TRAMA: In un futuro non molto lontano, il giudice ​Crevan conduce una spietata guerra contro l’immoralità.
È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello, e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a ​ ​ fuoco con una ​F sulla pelle e da allontanare dalla società civile.
Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D’un tratto tutto ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più. Perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di aiutare il pover’uomo e quella decisione cambia la sua vita in un attimo.
Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene ​ ​ trascinata in processo davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un Fallato misterioso e affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine potrà contare.


Da tempo non leggevo un bel distopico come si deve, colpa dell'abbuffata di romanzi di questo genere che ha seguito il successo globale di serie come Hunger Games  e Divergent. Infatti c'è stato un periodo in cui non si leggeva altro se non romanzi ambientati in dittature del presidente psicopatico di turno, con protagonista un giovane in media di diciassette anni, meglio se una ragazza, che si sveglia una mattina con un'insaziabile voglia di ribellione e si trova in quattro e quattr'otto a rovesciare il governo che reggeva solido da almeno cinquant'anni, con l'aiuto dell'amico di infanzia e delle prime persone che incontra per la strada. Può suonare come un'esagerazione, ma i romanzi scritti "perché il distopico va di moda" hanno tutti una trama del genere.
Fortunatamente Flawed. Gli imperfetti di Cecelia Ahern non è così. Innanzitutto è uscito anni dopo, quando l'onda della moda ormai si è esaurita e il pubblico di lettori ormai ha smaltito l'assuefazione da romanzi di questo genere. Poi può contare su un'autrice con esperienza, che ha scritto questa storia perché la sentiva dentro di sé, come si può leggere nei ringraziamenti a fine romanzo, e non perché non si fa altro che parlare di distopie. Infine Flawed mi ha fatto pensare, riflettere come non accadeva da un bel po': durante la lettura ho provato una forte indignazione nei confronti di ciò che accade a Celestine, ben conscia però che se avessi vissuto nel suo mondo mi sarei comportata come la massa di persone che mi aveva tanto alterato.
Celestine infatti vive in una società dove gli individui che infrangono una serie di norme comportamentali vengono marchiati a fuoco con la F di "Fallato": questi individui, colpevoli di violare l'ideale di perfezione a cui la società si ispira, vengono trattati come appestati, isolati e privati di molti diritti. Celestine condivide gli ideali della sua società e della Gilda, l'autorità incaricata di farli rispettare, fino al giorno in cui non segue la propria morale e aiuta un Fallato.
Celestine è una protagonista realistica: i suoi comportamenti all'inizio riflettono gli ideali della società in cui è cresciuta e di cui fa attivamente parte, essendo figlia di una famiglia in vista, nonché la fidanzata del figlio del Giudice Crevan, massima autorità della Gilda, ma, in seguito, il suo carattere si modifica, e cresce, in maniera coerente con ciò che le succede. Il vaso di Pandora si apre, e ho trovato assai convincente lo sviluppo del personaggio, a metà tra ciò che è giusto, e ciò che la società le impone di fare, tra la volontà di seguire il proprio istinto e il ruolo che gli altri vogliono che assuma. Celestine non è una "ribelle, perché sì" ma una ragazza che si trova, suo malgrado, in una situazione più grande di lei, che gestisce con i mezzi a lei a disposizione, ed è forse per questo che mi è piaciuta tanto. Anche gli altri personaggi sono credibili, dalla famiglia, molto unita, della protagonista, ai suoi coetanei, divisi nel comportamento da adottare nei suoi confronti, ai giornalisti e ai politici che vogliono sfruttare la notorietà della ragazza. L'unico, forse, un po' meno convincente, è il Giudice Crevan, che rispetta lo stereotipo dell'uomo di potere al limite della psicopatia, ma nel contesto del romanzo non ci si fa molto caso.
Lo stile di Cecelia Ahern si adatta perfettamente alla storia narrata. Esso infatti si compone di capitoli brevi e frasi immediate ma incisive, che contribuiscono alla crescita della tensione del racconto. Non crediate, tuttavia, che il risultato finale sia freddo o telegrafico: la narrazione mi ha coinvolto nel profondo, facendomi gioire di fronte ai successi di Celestine, o arrabbiare vedendo le ingiustizie della società. Tutta la storia mi ha fatto riflettere, sul nostro mondo e sui nostri comportamenti, senza tuttavia risultare eccessivamente moralista. Cosa avrei fatto se fossi stata al posto di Celestine? La risposta non è così scontata...
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo. Se avete voglia di leggere qualche distopico young adult scritto bene, che sappia emozionare e far riflettere, questa è la lettura giusta per voi. Nel frattempo fremo per l'uscita del seguito: il romanzo, infatti, non è autoconclusivo, e spero che la Ahern sappia dare una buona conclusione alle vicende di Celestine. 


10 commenti:

  1. Questo libro è piaciuto tantissimo anche a me. Spesso mi sono ritrovata con gli occhi un po umidi per ciò che accadeva a Celestine e devo dire che la descrizione della marchiatura è stato difficile leggere senza fermarsi due o tre volte e ricordarmi che non stava succedendo a me. Il personaggio che mi è piaciuto di meno è sicuramente il fidanzato, Art, che fin dall'inizio ho trovato senza spina dorsale e egoista.
    Spero che la DeA pubblichi presto il seguito *o*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo spero anche io. A me più che la marchiatura in sé ha dato proprio fastidio il trattamento riservato a Celestine. Mi dicevo "ma come, è la stessa persona che 5 minuti prima trattavano come una principessa" e poi mi sono amaramente ricordata che nel loro mondo anche io avrei trattato Celestine come un'emarginata, perché non avrei avuto il fegato di diventare Fallata a mia volta aiutandola. E' questo il bello del romanzo: ti spinge a ragionare

      Elimina
  2. Concordo con te su tutto! Ho adorato questo libro sia per la storia - ben congegnata, credibile ed anche fin troppo possibile - che per le emozioni che ha saputo trasmettermi - ho sofferto, mi sono arrabbiata ed ho anche pianto -.
    Un libro completo che è riuscito a conquistarmi! E poiché dire dell'autrice? Abituata a scrivere libri prettamente romance è stata capace di creare un ditopico con i fiocchi che è entrato anche nella mia top ten dell'anno appena passato! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti! Apprezzo tantissimo gli autori che cambiano genere e riescono sempre a creare qualcosa di buono e la Ahern è sicuramente tra quelli. Per quanto riguarda Flawed concordo completamente con quello che hai detto: mi sono commossa, ma soprattutto mi sono arrabbiata, praticamente con tutti i personaggi del romanzo :D

      Elimina
  3. Sono felicissima che ti sia piaciuto! Io l'ho letto in ingelese prima che arrivasse in Italia e quando la DeA lo ha pubblicato, ho sperato che i lettori italiano lo apprezzassero allo stesso modo. Il seguito si chiama Perfect e all'estero dovrebbe essere pubblicato in aprile, quindi ci vorrà ancora un po'

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me ispirava anche in lingua, ma alla fine l'ho letto in italiano :D io spero che per settembre/ottobre possa arrivare, o mal che vada a inizio 2018, ma per lo meno che arrivi!!

      Elimina
  4. anche a me è piaciuto molto! non vedo l'ora di leggere il seguito *-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Speriamo arrivi entro l'anno in Italia! (lo pubblicheranno in inglese in primavera)

      Elimina
  5. Anche io amo questo libro e non vedo l'ora che ne esca il seguito! *o*
    Concordo che sia un libro che fa molto rilfettere e soprattutto molto empatico. Non puoi che affezionarti alla sua protagonista e soffrire per lei.
    Nella scena della marchiatura ero praticamente in apnea a causa dell'ansia e mi capita con davvero pochi libri di immedesimarsi a tal punto nella storia! D:

    RispondiElimina
  6. La Ahern ha fatto un ottimo lavoro da questo punto di vista. A me più che la scena della marchiatura, tanto sapevo che Celestine veniva marchiata, è stato il dopo, il ritorno alla vita di Celestine, e il modo in cui gli altri la trattavano, che mi ha dato sui nervi (in maniera positiva, l'autrice mi ha fatto riflettere e pensare anche sul nostro mondo). Spero che il seguito sia allo stesso livello

    RispondiElimina