AUTORE: Colleen Hoover
COLLANA: Leggereditore
PREZZO (CARTACEO): 14,90€
PREZZO
(EBOOK): 6,99€
TRAMA: È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.
"Sono
finteee!!!"
Chi si ricorda di
questa famosa pubblicità delle caramelle balsamiche? Perché questo è stato il
mio primo pensiero alla lettura di Nove Novembre di Colleen Hoover: "è
fintooo!!!"
Lo so, si tratta di
un'opera di narrativa, di fiction, appunto, ma in questo caso l'autrice ha
davvero oltrepassato ogni limite. Conosco le opere della Hoover, e mi sono
abituata a molti elementi comuni nella sua narrativa, primi fra tutti, i grandi
drammi della vita dei suoi protagonisti.
Essere protagonista
di un romanzo di Colleen Hoover equivale ad essere perseguitato dalla sfortuna
fin dalla culla.
Ho presto imparato
a sorvolare su storie talmente intricate da mandare in tilt la redazione di
Quarto Grado, ho tollerato vicende talmente drammatiche da meritarsi uno
speciale in tv da Barbara d'Urso, ma, almeno per i primi romanzi, la
straordinaria capacità della Hoover di creare vera e propria poesia mettendo in
riga una parola dopo l'altra ha compensato la sua vena troppo propensa ai
grandi avvenimenti traumatici. Con le ultime letture, tuttavia, qualcosa si è
incrinato: già in Le confessioni del cuore avevo notato come lo schema
ricorrente dei romanzi della Hoover avesse iniziato un po' a spazientirmi, nonostante
la valida scrittura e le ottime capacità di caratterizzazione dei personaggi,
ma Nove Novembre mi ha lasciato a dir poco perplessa.
L'autrice, forse
nel tentativo di mischiare le carte in tavola, ha creato una vera e propria
storia... finta. È la cosa meno credibile che abbia mai letto. Non che altri
suoi libri avessero storie molto probabili, mi viene in mente Le coincidenze
dell'amore, un'intricata storia di abusi, rapimenti e chi più ne ha più ne
metta, ma la Hoover, con la delicatezza tipica della sua penna, sapeva renderle
reali al punto che non ti saltava neanche in mente che avesse calcato un po'
troppo la mano nel drammatizzare la situazione. In Nove Novembre non è così: si
parte da una premessa improbabile, a cui si aggiungono un'altra serie di
situazioni ancora meno probabili al punto che la mia reazione è stata del tipo:
"ma che cosa ho letto?"
Ciò non si limita
alle premesse: la sensazione di esagerazione si mantiene per tutto il romanzo,
includendo colpi di scena usciti dritti dritti dal copione di una telenovela.
La trama? In breve
un nove novembre due diciottenni, Ben e Fallon, si incontrano in modo
rocambolesco e decidono, vista anche la reciproca attrazione di incontrarsi il
nove novembre dei cinque anni a venire, fino a che non raggiungeranno quella
che, secondo la madre di Fallon, è l'età giusta per innamorarsi. Fin qui niente
di strano. Ma i due decidono, nel mentre, di non sentirsi proprio. Niente
social media, niente numero di telefono, niente mail: si scrivono il luogo e la
data et voilà, pronti ad aspettare un anno per vedersi. E questo è solo
l'inizio...
Come molti dei
personaggi dei romanzi della Hoover, Fallon e Ben sono ben caratterizzati e
spesso anche più maturi della loro età. Fallon è cinica e con i piedi per
terra, marchiata da cicatrici indelebili, ricordo di un incendio che ha
stroncato la sua carriera di attrice e per poco non le costava la vita, Ben è
un ragazzo romantico e dotato di senso dell'umorismo che, dietro la maschera di
aspirante scrittore nasconde anche lui il suo mistero: si tratta di due
personaggi ben poco credibili nella vita reale, ma impiantati in maniera
coerente nel contesto della loro opera.
I personaggi
secondari non brillano molto per originalità: si tratta della solita cerchia di
famigliari e amici, anch'essi con drammi, megalomanie e stranezze annesse, che
ogni buon protagonista di romanzi di questo genere ha. Piccola nota di colore
la fanno Miles e Tate, protagonisti di un altro romanzo della Hoover,
L'incastro (im)perfetto, che regalano una comparsata breve, gradita a chi ama i
lavori di questa autrice.
Per la scrittura
non ho niente da aggiungere. Colleen Hoover è una maestra della narrazione
romantica, e in questo romanzo, per di più, riesce anche a prendersi in giro
sui clichè della letteratura rosa. Infatti, al di là di drammi esasperati, e
situazioni inverosimili, Nove Novembre resta comunque una storia che tratta di
temi universali, la rinascita, il perdono, l'amore. Le parole di Colleen Hoover
sanno raggiungere il cuore dei lettori e, anche se talvolta preferirei un po'
più di semplicità e naturalezza nelle sue trame, per ogni romanzo che leggo
riesco comunque ad emozionarmi.
Dunque il mio
giudizio è di tre stelline, un po' più bassa rispetto alle mie solite
valutazioni dei romanzi di questa autrice. Questo non vuole dire che Nove
Novembre sia un romanzo scadente, anzi probabilmente resta un pizzico superiore
alla media, ma credo che, dopo il successo e i numerosi romanzi scritti, la
Hoover debba ritrovare quella magia che, secondo me, avevano i suoi primi
scritti, come Tutto ciò che sappiamo dell'amore e Forse un giorno.
Ovviamente
continuerò a leggere i suoi lavori. Dicono che It ends with us sia il suo
romanzo migliore. Dicono che la sua ultima storia lasci senza fiato.
Dicono... Staremo a
vedere!
Oddio °o° mi sa che me ne terrò alla larga per un po'... ancora non ho letto un libro della Hoover che mi abbia deluso... questo però sembra un ottimo candidato XD aiuto!
RispondiEliminaNon so che dire... al 90% delle persone che lo ha letto è piaciuto molto. Io ho cercato di essere obiettiva, però non è detto. Comunque se lo trovi in biblioteca, o in sconto o cose del genere leggilo lo stesso, anche se è un po' surreale
EliminaIo con la Hoover ho un rapporto altalenante, ne ho letto un solo libro e mi aspettavo molto di più, quindi penso che aspetterò non poco prima di acquistare questo..
RispondiEliminaAh, allora sì, aspetta e magari punta a It ends with us, che tutti acclamano come il capolavoro del secolo. I primi della Hoover a me sono piaciuti davvero tanto, mentre gli ultimi due che ho letto mi hanno lasciato un po' perplessa
EliminaIo ancora non mi sono mai approcciata a nessun suo libro. Vorrei provvedere al più presto.
RispondiEliminaxoxo Connor
Parti dai primi che ha scritto (le coincidenze dell'amore, tutto ciò che sappiamo dell'amore, forse un giorno...) per me sono i migliori
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