Ciao a tutti. La recensione di oggi riguarda un titolo di recente pubblicazione (è uscito in italiano il mese scorso): Seppellisci le mie ossa nel suolo di mezzanotte, l'ultimo libro di V. E Schwab (che sono riuscita di recente a incontrare alla fiera del libro di Francoforte)
AUTORE: V.E. Schwab
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO (CARTACEO): 25,00€
PREZZO (EBOOK): 14,99€
TRAMA: Una storia che parla di fame. Santo Domingo de la Calzada, 1532. Una ragazza astuta e selvaggia, la sua bellezza pari solo all'intensità del suo desiderio di fuggire. María sa che non potrà essere altro che un premio, o una pedina, nei giochi degli uomini. Ma quando un'affascinante sconosciuta le offre un'alternativa, a guidare la sua scelta è la disperazione. E giura che non avrà rimpianti. Una storia che parla d'amore. Londra, 1827. Una giovane donna vive una vita idilliaca reclusa nella tenuta di famiglia, finché, per un istante di intimità proibita, non viene spedita a Londra. Il cuore tenero di Charlotte e i suoi desideri apparentemente impossibili vengono spazzati via dall'invito di una bellissima vedova, ma il prezzo della libertà è più alto di quanto avrebbe potuto immaginare. Una storia che parla di rabbia. Boston, 2019. Il college doveva essere un nuovo inizio: è per questo che Alice si è trasferita dall'altra parte del mondo, lasciandosi alle spalle la vecchia vita. L'avventura di una notte però le suscita mille domande sul suo passato, sul presente e sul futuro. E così si lancia alla ricerca di risposte... e di vendetta. Una storia che parla della vita, di come finisce e di come ricomincia.
Bury our bones in the midnight soil è il nuovo, atteso romanzo di V.E. Schwab, un'autrice specializzata nel genere fantasy e sci-fi che in generale apprezzo parecchio, nonostante alcuni suoi libri (come Gallant e soprattutto The Near Witch) non mi abbiano convinta al 100%.
Questo suo ultimo lavoro non è certo il suo capolavoro, ma è comunque un'opera interessante e godibile che mi ha ricordato per certi versi uno dei romanzi più famosi della Schwab, La vita invisibile di Addie Larue, ma con protagoniste un trio di vampire omosessuali.
Bury our bones in the midnight soil (da qui in avanti, per semplicità, solo Bury our bones) presenta infatti tre donne, molto diverse fra loro, le cui vicende si intrecciano in vari luoghi per diversi secoli.
María è una ragazza appena ventenne che vive nella Spagna del Cinquecento ed è condannata a un matrimonio infelice. Trova sollievo nell'amicizia con una vedova francese di nome Sabine, che le mostra una via di fuga dagli obblighi e dalle imposizioni a cui venivano costrette le donne dell'epoca, e María la segue, finendo per rubarle non solo la vita ma anche l'identità.
Charlotte è nata a inizio Ottocento e presto verrà presentata in società: ad un ballo conosce una giovane vedova di nome Sabine, di cui si innamora, e che la spinge a compiere una scelta estrema, che condizionerà tutta la sua vita.
Nel 2019, Alice, una giovane universitaria, conosce una misteriosa ragazza a una festa e ci va a letto. Al risveglio, avverte degli strani sintomi e, col passare del tempo, si accorge di essere stata trasformata in una vampira. Decide così di rintracciare la sua creatrice seguendo un unico indizio: un biglietto firmato Lottie.
Bury our bones è un romanzo particolare, e non solo per le atmosfere dark e nostalgiche. L'ho infatti trovato lento e con una trama più introspettiva che attiva, ma, al tempo stesso, la narrazione, complice anche la capacità dell'autrice di scrivere storie intriganti, è riuscita a catturare la mia attenzione per oltre cinquecento pagine.
In concreto, non accade molto in questo romanzo. Per questo mi ha ricordato Addie Larue, un'altra storia che si basa più sulla crescita interiore di un personaggio dotato di immortalità attraverso i secoli, che sull'azione vera e propria (che la Schwab ha comunque dimostrato di saper gestire in altre sue opere, come la serie Shades of Magic).
Eppure Bury our bones mi è sembrato, pur con i suoi difetti, estremamente gradevole.
Ho apprezzato come tutte le protagoniste siano delle antieroine, personaggi complessi con più lati negativi che positivi (*) e che finiscono per rimanere impresse nell'immaginario del lettore.
L'autrice svolge un eccellente lavoro di caratterizzazione nel raccontarci le vite di queste tre donne attraverso le epoche, fino al momento in cui tutte le storyline convergono in un unico anno, il 2019.
Un aspetto che avrebbe potuto essere migliorato è la lore dei vampiri. Capisco che l'autrice abbia voluto concentrarsi sul "lato umano" della vicenda, ma il "lato paranormale" del romanzo avrebbe potuto essere gestito meglio, specialmente considerato l'esperienza della Schwab con il genere. Invece, terminata la lettura, mi sono trovata con più domande che risposte: come funziona la trasformazione? Come vivono questi vampiri e, soprattutto, come possono essere uccisi? Questi argomenti vengono affrontati solo in maniera superficiale e spesso ho avuto l'impressione che alla storia mancasse un po' di coerenza interna che tenesse legate fra loro le varie parti.
Anche il finale mi è sembrato fortemente velocizzato: Bury our bones è un romanzo di più di cinquecento pagine, di cui oltre quattrocento di racconti e ricordi, ma l'azione, quella che contribuisce a far avanzare la trama, viene praticamente relegata nelle ultime cinquanta pagine, in maniera quasi telegrafica (**).
Anzi, in generale, ho trovato che l'intera storia mancasse un po' di pathos, come se i momenti topici (come, per esempio, la trasformazione di Sabine) venissero annebbiati da tutto il resto della narrazione.
E meno male che la prosa della Schwab è ben superiore alla media. Seguo infatti questa autrice da inizio carriera, leggendola anche in inglese (questo libro, infatti, l'ho letto in lingua), e trovo tangibile il miglioramento della sua scrittura. Bury our bones, in questo senso, è il suo romanzo più maturo o lo si avverte soprattutto nel modo in cui la sua penna riesce a rendere poetica la condizione del vampiro, una "rosa feroce piantata nel suolo di mezzanotte", e vivide le contraddizioni delle protagoniste e i loro tormenti.
Dunque la mia valutazione è a metà tra le tre stelline e mezzo e le quattro (diciamo 3,75, corrispondente a 4 stelline con un meno). Bury our bones non è un romanzo perfetto e non è nemmeno il migliore di V.E. Schwab, ma, nonostante ciò, ha parecchi spunti positivi e l'ho apprezzato nonostante i difetti, per questo mi sento di consigliarvelo, ora che è stato tradotto in italiano da Oscar Vault.
(*) Piccolo spoiler: ho apprezzato come tutte e tre partono come delle donne spaventate o represse, e concludano accettando la propria mostruosità (perché non solo Sabine è un mostro, ma anche Lottie e, per certi versi, anche Alice). L'ho trovato uno sviluppo coerente con la trama e non banale e, proprio per questo, mi è piaciuto più di quanto pensassi.
(**) Grandi spoiler sul finale: la struttura degli ultimi cinque capitoli? Uno: Lottie convince Alice a uccidere Sabine. Due: Alice incontra Sabine. Tre: Alice uccide Sabine. Quattro: Alice uccide Lottie. Cinque: scena finale. Per un romanzo che fino a quel momento si è preso tutto il tempo possibile mi è sembrata una risoluzione troppo frettolosa e didascalica.


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