martedì 4 febbraio 2025

Recensione: Icebreaker - Hannah Grace

Ciao a tutti! La recensione di oggi riguarda uno dei libri romance che più mi è piaciuto nel 2024: Icebreaker di Hannah Grace. Avrà anche mille difetti -che trovate elencati nella recensione- ma per me vince la palma di migliore smut del 2024! 

TITOLO: Icebreaker 
AUTORE: Hannah Grace 
COLLANA: Oscar Fabula 
PREZZO (CARTACEO): 16,00€ 
PREZZO (EBOOK): 8,99€ 
TRAMA: Anastasia Allen si allena da una vita per entrare nella nazionale americana di pattinaggio. E tutto sembra andare per il meglio quando ottiene una borsa di studio per l’Università della California e un posto nella loro squadra di pattinaggio artistico. Nulla potrà fermarla. Neppure il capitano della squadra di hockey, Nate Hawkins. I due chiaramente non si possono soffrire, ma sono costretti a condividere il palazzetto del ghiaccio in cui allenarsi… e molto di più.


Icebreaker è il primo libro della serie romance Maple Hills di Hannah Grace, composta, come spesso accade di questi tempi, da romanzi autoconclusivi interconnessi fra loro.

La serie sviluppa alcuni tropes molto di moda negli ultimi anni: dall'ambientazione universitaria, allo sport romance, fino alla presenza di un abbondante tocco spicy.

Icebreaker, in particolare, si concentra sulla storia tra Anastasia Allen, pattinatrice di figura che sogna di partecipare alle Olimpiadi nella specialità di coppia, e Nathan Hawkins, capitano della squadra di hockey dell'Università di Maple Hills.

All'inizio Stassie è allergica a due cose: le relazioni stabili e i giocatori di hockey. Tuttavia quando, a causa di uno scherzo finito male, pattinatori e giocatori si troveranno a dover utilizzare la stessa pista per gli allenamenti, la ragazza inizierà a rivedere le proprie convinzioni e a finire sempre più spesso tra le braccia di Hawkins, il quale non è abituato ad innamorarsi delle proprie conquiste.

Nonostante la trama non troppo originale, in generale Icebreaker si è rivelato un romanzo molto gradevole, soprattutto per quanto riguarda le scene romantiche (e spicy).

Per quanto riguarda l'ambientazione... beh, è credibile come un romanzo di fantascienza, soprattutto se conoscete le basi del pattinaggio artistico. Il percorso di Stassie come pattinatrice è infatti abbastanza irrealistico, e vi consiglio per godervi la lettura di chiudere non un occhio, ma entrambi, sul fatto che l'autrice voglia farci credere che la protagonista riesca a saltare un quadruplo lutz (per non parlare di altre cose che non vi menziono perché altrimenti farei spoiler) senza mai essere stata convocata dalla nazionale statunitense di pattinaggio, soprattutto in una specialità come il pattinaggio di coppia in cui di quadrupli, in pratica, non se ne vedono nemmeno. Di hockey, per fortuna, se ne parla così poco da non rovinare anche la parvenza di credibilità della squadra.

I protagonisti mi sono piaciuti. Ho apprezzato parecchio Anastasia, perché, a differenza di altre protagoniste, non incarna né lo stereotipo della brava ragazza né quello della cattiva: si concentra sul pattinaggio (anche se non sullo studio... la Grace non descrive nemmeno una scena di lezioni o esami al punto che ti fa quasi dubitare di leggere un romance ambientato all'università!) ma al contempo non disdegna anche la classica vita dello studente del college tra feste e flirt. Nathan all'inizio invece era un cliché ambulante: capitano della squadra di hockey, bello, ricco, di successo con le ragazze senza però essere capace di impegnarsi in una relazione stabile. Per fortuna, però, con il passare dei capitoli Nathan dimostra una buona caratterizzazione che, nonostante non si possa certo definire originale, lo rende simpatico al lettore.

Da questo punto di vista la scelta di raccontare la storia alternando i punti di vista dei protagonisti si è rivelata ancora una volta vincente.

L'autrice non scrive male. Se la fase di ricerca (soprattutto) sul pattinaggio lascia molto a desiderare, la narrazione è comunque scorrevole e permette al lettore di appassionarsi alle vicende dei protagonisti. 

Un aspetto che ho particolarmente apprezzato, e mi fa strano a dirlo, sono state proprio le scene spicy: il romanzo ne conta un numero adeguato (né troppe, né troppo poche), e le ho trovate coinvolgenti senza risultare cringe. Una rarità nel mondo romance.

Non tutto però è rose e fiori. Al di là delle interazioni tra i due protagonisti il resto è descritto in modo molto superficiale. Soprattutto il villain del romanzo, per quanto spregevole, avrebbe potuto essere caratterizzato meglio: le sue motivazioni, soprattutto nel finale del libro, fanno acqua da tutte le parti.

Anche l'epilogo, onestamente, poteva essere migliore. È dolce, carino, ma verosimile quanto gli sbarchi degli alieni sulla Terra (ma dopotutto, è coerente con quanto ho scritto sopra: Icebreaker è un romanzo di fantascienza).

Dunque la mia valutazione è di tre stelline e mezzo: inaspettatamente ho adorato Icebreaker, però devo riconoscere che alcuni aspetti oggettivi, dalla trama alla scrittura, avrebbero potuto essere trattati in modo migliore. Tuttavia non me la sento di penalizzare troppo Hannah Grace, considerato che si tratta del suo esordio letterario, anzi, non vedo l'ora di tornare subito a Maple Hills, dato che il secondo romanzo della serie, Wildfire, è già disponibile anche in italiano.


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