Buongiorno a tutti! Riuscirà la qui presente blogger a pubblicare tutte le recensioni rimanenti prima dell'uscita della prossima stagione di Bridgerton? Il primo passo è pubblicare la recensione del sesto volume, Amare un libertino, quello che più mi ha fatto emozionare dell'intera serie.
AUTORE: Julia Quinn
COLLANA: Libri Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 11,00€
PREZZO (EBOOK): 7,99€
TRAMA: Dopo anni di dissolutezze, il noto libertino Michael Stirling ha deciso di cambiare vita: è bastata un'occhiata a Francesca Bridgerton per farlo innamorare come non avrebbe mai creduto possibile. Peccato che Francesca stesse per sposarsi… Tutto ciò è avvenuto tempo fa. Ora Michael ha ottenuto il suo titolo e Francesca è libera, ma continua a vederlo solo come un caro amico. Fino a quando non si ritrova, quasi casualmente, tra le sue braccia appassionate.
E dopo Daphne, Anthony, Benedict, Colin ed Eloise è finalmente giunto il momento di Francesca Bridgerton (la più sfuggente e riservata dei fratelli Bridgerton) di essere la protagonista di un romanzo dell´omonima serie di romance regency scritti da Julia Quinn e diventati famosissimi grazie alla serie tv su Netflix.
E nonostante il titolo "Amare un libertino" possa fare pensare a un romanzo sensuale e scanzonato, devo dire che questo sesto libro (di otto) è, al momento, quello che più mi ha emozionata.
A differenza delle storyline dei fratelli, non vediamo Francesca innamorarsi e sposarsi, o per lo meno, non per quanto riguarda il suo primo matrimonio. Infatti, nel primo capitolo, la ragazza ha già lasciato la famiglia di origine: nei libri precedenti, seppur off-screen, Francesca ha sposato lo scozzese John Sterling, conte di Kilmartin, e il suo, come è stato per i fratelli, è un matrimonio d´amore.
La felicità della coppia, però, dura poco: una sera John va a letto con un feroce mal di testa, e non si risveglia più.
Francesca si ritrova così vedova dopo appena due anni di matrimonio e con il cuore spezzato. Per fortuna può contare sull´appoggio di Michael, cugino ed erede del marito, nonché suo migliore amico.
Michael Stirling è bello, affascinante e, da quando suo cugino John è morto senza eredi, anche conte di Kilmartin. Il suo charme gli permette di avere tutte le donne che vuole, ma lui ne desidera solo una, l´unica che non può avere: Francesca Bridgerton Sterling, moglie di suo cugino John. Quando quest´ultima rimane vedova, Michael, per non tradire la memoria di quello che considerava quasi un fratello, decide di farsi da parte, partendo per la lontana India, ma, una volta tornato in Inghilterra, si renderà conto che i sentimenti per la donna non si sono mai affievoliti. E, cosa più importante, Francesca, terminato il periodo di lutto e in cerca di un nuovo marito per coronare il suo sogno di diventare madre, non sembra rimanere indifferente a lui.
A differenza degli altri libri di Bridgerton, questo sesto volume della serie tratta con delicatezza un tema interessante: è possibile tornare ad amare di nuovo dopo aver perso il proprio consorte?
Francesca, nei libri precedenti, è stata un mistero: appare in poche scene, ed è il membro della famiglia Bridgerton più riservato e defilato. Non avevo una grande opinione di lei, anzi, a dire il vero, non avevo proprio un'opinione, visto che sul suo personaggio ci viene detto poco o niente. Tuttavia, ci sono voluti pochi capitoli per farla diventare uno dei miei personaggi preferiti: è ironica e sagace al pari dei fratelli ma, a differenza loro, ha anche una forte voglia di autonomia che l'ha spinta a rendersi molto presto indipendente dalla famiglia di origine.
Anche Michael è un protagonista sicuramente memorabile. Data la fama di libertino mi aspettavo un personaggio molto più amorale e cinico, invece il nuovo conte di Kilmartin non solo è molto dolce, ma sempre attento e rispettoso nei confronti di Francesca. I due hanno un´ottima chimica e, forse sarà un caso, ma al momento le scene spicy di Amare un libertino sono le preferite dell´intera serie.
Lo stile di Julia Quinn è sempre molto leggero e scorrevole. In questo caso, ho apprezzato come abbia affrontato dei temi diversi rispetto agli altri libri della serie, e come sia riuscita a farlo senza snaturare lo spirito romantico e ottimista della serie. Francesca e Michael attraversano molti momenti bui, più di qualunque altro personaggio della saga, eppure riescono a uscirne, e lo fanno insieme. E il messaggio finale, su come è possibile tornare ad amare dopo un lutto senza però dimenticare di quello che è stato, è forse quello che più ho preferito di Amare un libertino (capite perché non apprezzi molto la traduzione italiana del titolo?).
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo. Amare un libertino contende a Un uomo da conquistare la palma di romanzo preferito della serie. Non avevo aspettative molto alte, considerato che Francesca era un personaggio sfuggente, ma devo dire che questa storia le ha soddisfatte tutte e anche di più.
E ora mi sono rimasti solo due libri da leggere: quello dedicato ad Hyacinth, la figlia più giovane della famiglia, e quello con protagonista suo fratello Gregory, ultimo maschio rimasto da accasare.
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