sabato 10 luglio 2021

Blogtour: Esercizi di ricostruzione - Jodie Chapman. Recensione

Ciao a tutti. Oggi si conclude il blogtour dedicato ad Esercizi di ricostruzione di Jodie Chapman con le recensioni di tutte le blogger partecipanti, inclusa la mia. Buona lettura!


TITOLO: Esercizi di ricostruzione 
AUTORE: Jodie Chapman 
COLLANA: Libri Mondadori  
PREZZO (CARTACEO): 20,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Nick e Anna hanno poco più di vent'anni quando si incontrano: entrambi hanno un lavoretto estivo presso il cinema locale. Anna è misteriosa, bellissima e proviene da un mondo molto diverso da quello di Nick. È cresciuta in una famiglia particolare, dove ci si prepara per la fine del mondo, e dove si conduce un'esistenza severamente controllata in cui bere o fare sesso prima del matrimonio sono assolutamente vietati: la religione è l'elemento fondante della sua educazione, il pilastro su cui la sua famiglia ha costruito la propria esistenza. Ma quando Nick entra nella sua vita, Anna si innamora appassionatamente. Il loro tempo insieme è fatto di poesia e di musica, di sigarette e conversazioni profonde sui loro sogni e sulle persone che sperano di diventare. Anna però ha paura di rinunciare a tutto ciò in cui ha sempre creduto e a coloro che ha amato. Se ne va, e Nick non la ferma. La vita di lui è difficile, tormentata da un passato doloroso e da un rapporto complesso con il fratello Sal, un ragazzo impulsivo e fragile, che Nick cerca in tutti i modi di proteggere. Quando Nick e Anna si incontrano di nuovo, anni dopo, la scelta da compiere sarà ancora più drammatica: perché, anche se il sentimento che li unisce è ancora forte, il loro presente è accanto ad altre persone, e a loro sono state fatte promesse sempre più difficili da mantenere. Una storia di legami familiari dolorosi e fortissimi, che racconta cosa accade al sentimento unico e speciale che lega due persone quando il tempo e la distanza sembrano ostacoli insormontabili. Un romanzo appassionante che mostra come l'amore dia la possibilità di ricominciare e fare i conti, una volta per tutte, con il dolore del proprio passato.


Esercizi di ricostruzione di Jodie Chapman si è rivelato una lettura particolare: inizialmente ho fatto molta fatica ad entrare nella storia, a sentirmi coinvolta, ad affezionarmi ai personaggi per motivi che vi spiegherò in seguito, ma, una volta catturata dalla storia di Nick Mendoza, non sono più riuscita a staccarmi dalle pagine e a tifare per il protagonista.
Non si tratta del classico romance rose e fiori, ma questo lo avevo capito fin dal primo capitolo, che, guarda caso, si apre proprio con una tragedia nella vita del protagonista, tuttavia Esercizi di ricostruzione è anche, e soprattutto, una storia di rinascita e ricostruzione, come scritto fin dal titolo. Infatti, già dal primo capitolo il romanzo è una lunga successione di (poche) gioie e (molti) dolori ma, nonostante tutto, non risulta mai troppo pesante e, anzi, il messaggio finale è confortante poiché rappresenta una luce di speranza dopo tutti gli eventi negativi precedenti.
Il fulcro della trama è la forte attrazione che nasce tra Nick Mendoza, nato in una famiglia della provincia inglese, rimasto segnato dalla traumatica scomparsa della madre, ed Anna, una ragazza appartenente ai Testimoni di Geova, setta di cui, in gioventù, anche l'autrice è stata parte. 
Nick è un ragazzo sensibile, ma fa molta fatica ad esprimere i suoi sentimenti, Anna invece è sospesa tra la sua personalità vitale ed esuberante e la vita all'interno della comunità, che invece la vorrebbe vedere realizzata solo nel ruolo di moglie e madre. 
I due si incontrano, si piacciono e sviluppano subito un legame speciale, ma la scelta di Anna di rimanere nella comunità, oltre ai blocchi emotivi di Nick, li portano a separarsi dopo una sola estate trascorsa insieme. Certi amori, però, non finiscono e così, quando i due si rincontrano per caso anni dopo, iniziano a riallacciare i rapporti. 
Nick non è stato un personaggio facile. Inizialmente è schivo, chiuso in se stesso, eppure ha dentro di sé un intero universo di emozioni: dalla passione per Anna, all'affetto per il fratello Salvatore, detto Sal, e per il padre, con cui ha un rapporto complicato. Per colpa dei suoi trascorsi famigliari è deciso a non assumersi alcuna responsabilità, né matrimonio né figli, ma quello di cui Nick non tiene conto è dell'imprevedibilità della vita. 
Anche Anna è stata difficile da capite, soprattutto per il modo in cui, a inizio libro, metteva la sua religione sopra tutto, nonostante i suoi comportamenti fossero poco accettati dalla sua comunità, famiglia inclusa. Il suo percorso forse è ancora più interessante di quello di Nick, ed è quasi un peccato che l'autrice abbia preferito concentrarsi sul protagonista maschile anziché su di lei.
Lo stile di Jodie Chapman mi ha lasciato piuttosto perplessa. Ricordate all'inizio della recensione quando vi dicevo che ho fatto molta fatica ad entrare nella storia? La colpa è della scelta dell'autrice, a mio avviso poco sensata, di raccontare gli eventi in ordine temporale sparso: in un capitolo il protagonista è un ragazzo, in quello dopo un bambino e in quello dopo ancora un uomo. È stato incredibilmente difficile orientarsi tra tutti questi continui cambiamenti temporali, soprattutto all'inizio quando i personaggi ci vengono introdotti. Fortunatamente, andando avanti e imparando a conoscere i protagonisti e le loro storie, è diventato più facile orientarsi tra i salti temporali e anche apprezzare la prosa della Chapman, che, al di là della gestione delle tempistiche, non è male.
La storia è narrata in terza persona con una prosa lineare ma non per questo fredda e distaccata. Anzi, sono riuscita ad emozionarmi persino con Nick, un personaggio letteralmente massacrato dalla vita che reagisce mostrando un guscio duro e freddo e aprendosi con poche persone, Anna ed il fratello Sal in primis. 
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline, con un meno. Esercizi di ricostruzione si è rivelato una bella lettura, nonostante lo stile dell'autrice non mi avesse convinto per niente, almeno all'inizio. Ho inoltre apprezzato parecchio la nota finale in cui la Chapman parla del ruolo della religione nella sua vita e all'interno del libro. 


Nessun commento:

Posta un commento