venerdì 23 febbraio 2018

Blogtour: RoseBlood - A.G. Howard. Ispirazioni: il Fantasma dell'Opera

Ciao a tutti. Oggi vi presento la seconda tappa del blogtour dedicato a RoseBlood, il nuovo romanzo autoconclusivo di A.G. Howard in uscita per Newton Compton. In questa tappa approfondiremo le ispirazioni che hanno portato la Howard a scrivere questo romanzo: come già saprà chi ha letto la trilogia Splintered, A.G. Howard è specializzata in retelling e anche RoseBlood rientra in questo genere letterario.
L'opera ispiratrice? Il fantasma dell'Opera di Gaston Leroux. 



Il fantasma dell'opera: il romanzo di Gaston Leroux è forse la principale fonte di ispirazione per RoseBlood, al punto che una citazione del romanzo è riportata all'inizio del primo capitolo del libro della Howard. Come in tutti i retelling la storia originale funge da fondamenta per lo sviluppo di qualcosa di nuovo: in questo caso il Fantasma dell'Opera è il cardine attorno a cui accadono gli eventi. Erik, questo il vero nome del Fantasma, non si limita ad essere solo suggestione, ispirazione, quasi un'ossessione per Rune, la protagonista di RoseBlood, ma è anche un personaggio in carne, ossa e maschera, tra quelli più importanti nonostante, come nella migliore tradizione dei retelling, il suo essere "Fantasma" venga reinterpretato in maniera molto originale. Nella storia originale il Famtasma è coinvolto in una sorta di triangolo amoroso tra Christine Daaé, sua protetta, con la musica che li unisce, e Raoul, l'amante di lei. E in Roseblood? Nessun triangolo, ma tanti altri misteri...
In seguito al grande successo ottenuto l'opera di Leroux ha dato vita a tanti adattamenti tra cinema, teatro e televisione, tra i più recenti vi è il film del 2004 diretto da Joel Schumacher e basato sull'adattamento teatrale di Andrew Lloyd Webber.
Christina Nilsson: chi è costei, direte voi. Cosa c'entra col Fantasma dell'Opera e le ispirazioni per Roseblood? 
Christina Nilsson, nata con il più nordico nome di Kristina Törnerhjelm, è stata una famosa soprano svedese vissuta alla fine del XIX secolo, una delle più conosciute in Europa, e non solo per la sua splendida vocalità. Era talmente famosa che si crede che Gaston Leroux abbia basato il personaggio di Christine Daaé su di lei. Tra i sostenitori di questa teoria, come spiega in una nota, per me molto utile, al termine del romanzo, c'è anche A.G. Howard, che in più passaggi del romanzo ha rimarcato questa similitudine tra Christine e Christina, al punto non solo da inserire tra i personaggi una discendente della cantante (Katharina Nilsson, di cui sentirete parlare nelle prossime tappe), ma addirittura da rendere la sua memoria protagonista di uno dei grandi colpi di scena del romanzo. Quale? Per saperlo dovete leggere il romanzo.



Infine, nonostante esuli dal mondo del Fantasma dell'Opera, un'altra ispirazione, seppur sempre relativa al mondo del soprannaturale, è stata fondamentale per la stesura di RoseBlood: 
Incubi: brutti sogni? No, un tipo particolare di vampiro. Tranquilli: RoseBlood non è un romanzo alla Dracula e nemmeno alla Twilight. In realtà, mitologicamente parlando, l'incubo era un demone maschile notturno, che induceva brutti sogni ai malcapitati dormienti che entravano in contatto con lui. Da esperta autrice di retelling quale è, A.G Howard ha rielaborato questa creatura, trovando il modo di inserirla nel romanzo per dare un po' di pepe alla storia. Anche qui, il dirvi come sarebbe uno spoiler troppo grande, ma vi invito alla lettura anche per scoprire le grandi doti creative di questa autrice, che parte da storie già sentite, o meglio, già scritte, e riesce a ricavarvi sempre qualcosa di nuovo.

Questa era solo la seconda tappa del blogtour. Vi aspettiamo domani sul blog My Crea Bookish Kingdoom con un approfondimento sui personaggi. 

La splendida grafica è opera di Tania Sarnà di My Crea Bookish Kingdom

5 commenti:

  1. Non ho mai letto Il fantasma dell'opera, ma mi ha sempre incuriosito molto come romanzo! Vedendo adesso tutti i modi con cui ha ispirato Howard mi viene ancora più voglia di iniziare entrambi i libri!

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    1. Tra l'altro credo che la Howard sia una delle migliori autrici in fatto di ricerche e il modo in cui ci informa di come si è ispirata per il romanzo me l'ha fatta amare ancor di più

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  2. "Il fantasma dell'Opera" avevo visto il film e mi era piaciuto molto. Quindi sono molto incuriosita da questo romanzo.

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  3. Non ho mai letto Il fantasma dell'Opera ma ho letto Roseblood e devo ammettere che l'autrice è stata davvero originale nel riportare alla luce quest'opera. Gli incubi, le flamme gemelle e tutti i legami che ha saputo intrecciare nella storia sono davvero belli.

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