mercoledì 23 agosto 2017

Author Week #1. Recensione: L'ultima notte al mondo - Bianca Marconero

Buongiorno a tutti! Secondo post della Author Week, ovvero recensione di uno dei libri che più mi hanno colpita di questo 2017, e non solo perché è ambientato in una città che sto imparando a conoscere (Bologna). Stiamo parlando di... L'ultima notte al mondo!

TITOLO: L'ultima notte al mondo
AUTORE: Bianca Marconero
COLLANA: Insuperabili Newton Compton
PREZZO (CARTACEO): 5,99€
PREZZO (EBOOK): 3,99€
TRAMA: Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…


L'ultima notte al mondo è come una crostata: una di quelle con la pasta frolla dorata e croccante, e sopra uno spesso strato di crema o marmellata. La metafora culinaria serve, al di là di farvi venire l'acquolina in bocca, a rendere chiaro un semplice concetto: non serve scrivere storie ultraoriginali e mai viste prima per leggere un ottimo romanzo, anzi basta una buona scrittura e dei personaggi ben caratterizzati per rendere indimenticabile anche la più classica delle storie.


In quanto a premesse, infatti, L'ultima notte al mondo di Bianca Marconero, richiama le più classiche delle storie d'amore tra pregiudizi e incomprensioni. Quello che fa la differenza, in questo caso, è un protagonista maschile del quale è impossibile non innamorarsi e il modo in cui è stato scritto il romanzo, che lo rende appassionante ed emozionante.
Partiamo dal protagonista: Marco Bertani è entrato direttamente nella mia top ten dei migliori book boyfrrend, come dicono a New York centro. Non è il solito cattivo ragazzo che incontra la protagonista femminile e si converte in un santo: Marco Bertani è, in primo luogo, un ragazzo che, nella sua vita ne ha passate di tutti i colori. Ha alle spalle un passato tormentato a cui però non fa riferimento ogni due capitoli, ha sofferto, è scappato ed ha avuto il coraggio di tornar, continuando sempre a tirarsi su le maniche, circondato da un gruppo variopinto di amici e colleghi a cui è impossibile non affezionarsi. Tuttavia c'è qualcosa che Marco non ha mai dimenticato ed è l'amore per Marianna, compagna di liceo che non potrebbe essere più diversa da lui.
Marianna... ha avuto la capacità di farmi arrabbiare per tutta la prima parte del romanzo. Ci viene presentata come una sorta di principessina, bionda ed eterea, che ha tutto nella vita: un fidanzato perfetto, le amicizie giuste e un futuro già segnato davanti. Così quando viene inspiegabilmente lasciata Marianna decide di dare un colpo alla sua vita: si butta a capofitto verso quello che è per lei l'ignoto e accetta di collaborare con Marco a un programma televisivo, che la porta a scoprire non solo un lato di Bologna che non conosceva, ma anche a crescere e a migliorare come persona, allargando i suoi, inizialmente limitati, orizzonti.
Sullo stile potrei anche non dire niente: chi segue il blog sa che ho letto tutti i libri di Bianca Marconero e che adoro il suo modo di scrivere, più ricercato di quanto a prima vista possa apparire, eppure sempre coinvolgente dalla prima all'ultima pagina. In questo caso, però, vorrei soffermarmi sulla struttura del romanzo che ha attirato subito la mia attenzione: la storia è narrata alternando il doppio punto di vista dei protagonisti. Il nome del narratore? È inserito strategicamente nel titolo del capitolo.
La chicca che da quel qualcosa di diverso e originale alla storia è l'ambientazione. 



Non solo le vicende si svolgono a Bologna, città che bene o male conosco (ma questa ovviamente è solo un'impressione personale) ma molte scene si svolgono all'interno, o all'esterno, degli studi televisivi di un'emittente locale. Sarà l'esperienza autobiografica dell'autrice, sarà il fatto che nella rete lavorano una miriade di personaggi, dal protagonista fino alle più curiose macchiette, ma sta di fatto che questa scelta mi ha dato un motivo in più per amare questa lettura (tornando alla metafora culinaria di inizio recensione, questa è la marmellata particolare che da un gusto deciso alla torta).
In conclusione? La mia valutazione è di quattro stelline e mezzo: posso sembrare di nuovo altamente ripetitiva, ma L'ultima notte al mondo è una lettura altamente consigliata, non solo d'estate ma persino in pieno inverno. Senza fare spoiler, si tratta di uno di quei romanzi che mi ha lasciato con le stelline agli occhi dopo aver terminato l'epilogo, e letture così non possono essere abbandonate su uno scaffale a prendere polvere! 


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