AUTORE: Bianca Marconero
COLLANA: Insuperabili Newton Compton
PREZZO (CARTACEO): 5,99€
PREZZO (EBOOK): 3,99€
TRAMA: Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…
L'ultima notte al
mondo è come una crostata: una di quelle con la pasta frolla dorata e
croccante, e sopra uno spesso strato di crema o marmellata. La metafora
culinaria serve, al di là di farvi venire l'acquolina in bocca, a rendere
chiaro un semplice concetto: non serve scrivere storie ultraoriginali e mai
viste prima per leggere un ottimo romanzo, anzi basta una buona scrittura e dei
personaggi ben caratterizzati per rendere indimenticabile anche la più classica
delle storie.
In quanto a
premesse, infatti, L'ultima notte al mondo di Bianca Marconero, richiama le più
classiche delle storie d'amore tra pregiudizi e incomprensioni. Quello che fa
la differenza, in questo caso, è un protagonista maschile del quale è
impossibile non innamorarsi e il modo in cui è stato scritto il romanzo, che lo
rende appassionante ed emozionante.
Partiamo dal
protagonista: Marco Bertani è entrato direttamente nella mia top ten dei
migliori book boyfrrend, come dicono a New York centro. Non è il solito cattivo
ragazzo che incontra la protagonista femminile e si converte in un santo: Marco
Bertani è, in primo luogo, un ragazzo che, nella sua vita ne ha passate di
tutti i colori. Ha alle spalle un passato tormentato a cui però non fa
riferimento ogni due capitoli, ha sofferto, è scappato ed ha avuto il coraggio
di tornar, continuando sempre a tirarsi su le maniche, circondato da un gruppo
variopinto di amici e colleghi a cui è impossibile non affezionarsi. Tuttavia
c'è qualcosa che Marco non ha mai dimenticato ed è l'amore per Marianna,
compagna di liceo che non potrebbe essere più diversa da lui.
Marianna... ha
avuto la capacità di farmi arrabbiare per tutta la prima parte del romanzo. Ci
viene presentata come una sorta di principessina, bionda ed eterea, che ha
tutto nella vita: un fidanzato perfetto, le amicizie giuste e un futuro già
segnato davanti. Così quando viene inspiegabilmente lasciata Marianna decide di
dare un colpo alla sua vita: si butta a capofitto verso quello che è per lei
l'ignoto e accetta di collaborare con Marco a un programma televisivo, che la
porta a scoprire non solo un lato di Bologna che non conosceva, ma anche a
crescere e a migliorare come persona, allargando i suoi, inizialmente limitati,
orizzonti.
Sullo stile potrei
anche non dire niente: chi segue il blog sa che ho letto tutti i libri di
Bianca Marconero e che adoro il suo modo di scrivere, più ricercato di quanto a
prima vista possa apparire, eppure sempre coinvolgente dalla prima all'ultima
pagina. In questo caso, però, vorrei soffermarmi sulla struttura del romanzo
che ha attirato subito la mia attenzione: la storia è narrata alternando il
doppio punto di vista dei protagonisti. Il nome del narratore? È inserito
strategicamente nel titolo del capitolo.
La chicca che da
quel qualcosa di diverso e originale alla storia è l'ambientazione.
Non solo le vicende si svolgono a Bologna, città che bene o male conosco (ma questa ovviamente è solo un'impressione personale) ma molte scene si svolgono all'interno, o all'esterno, degli studi televisivi di un'emittente locale. Sarà l'esperienza autobiografica dell'autrice, sarà il fatto che nella rete lavorano una miriade di personaggi, dal protagonista fino alle più curiose macchiette, ma sta di fatto che questa scelta mi ha dato un motivo in più per amare questa lettura (tornando alla metafora culinaria di inizio recensione, questa è la marmellata particolare che da un gusto deciso alla torta).
Non solo le vicende si svolgono a Bologna, città che bene o male conosco (ma questa ovviamente è solo un'impressione personale) ma molte scene si svolgono all'interno, o all'esterno, degli studi televisivi di un'emittente locale. Sarà l'esperienza autobiografica dell'autrice, sarà il fatto che nella rete lavorano una miriade di personaggi, dal protagonista fino alle più curiose macchiette, ma sta di fatto che questa scelta mi ha dato un motivo in più per amare questa lettura (tornando alla metafora culinaria di inizio recensione, questa è la marmellata particolare che da un gusto deciso alla torta).
In conclusione? La
mia valutazione è di quattro stelline e mezzo: posso sembrare di nuovo
altamente ripetitiva, ma L'ultima notte al mondo è una lettura altamente
consigliata, non solo d'estate ma persino in pieno inverno. Senza fare spoiler,
si tratta di uno di quei romanzi che mi ha lasciato con le stelline agli occhi dopo
aver terminato l'epilogo, e letture così non possono essere abbandonate su uno
scaffale a prendere polvere!
Nessun commento:
Posta un commento