mercoledì 29 ottobre 2014

Recensione: Shadowhunters. Città di Cenere - Cassandra Clare


Buongiorno lettori? Spero che stiate bene... sono settimane che non pubblico una recensione, per cui ne ho diverse in arretrato. Quelle della Clare sono le più arretrate di tutte: pensate che ho scritto già quella dell'Angelo! (Seguo l'ordine di lettura consigliato da Cassie). Per questo oggi parleremo di Città di Cenere, e presto recupereremo anche le altre due!

TITOLO: Città di Cenere
AUTORE: Cassandra Clare
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (ECONOMICA): 5,00
PREZZO (EBOOK): 6,99

TRAMA: Clary vorrebbe che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima vita. Ma cosa può esserci di normale quando tua madre è in un coma indotto con la magia e tu sei una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni? Valentine: l'unica speranza che Clary ha per salvare la madre. Un uomo pericoloso, probabilmente pazzo, sicuramente spietato, che, fra l'altro, è suo padre. Jace: è il fratello che Clary non sapeva di avere. Bellissimo, magnetico ed esasperante, è disposto a tradire tutto ciò in cui crede, pur di aiutare il padre… E mentre a New York si moltiplicano gli omicidi, nella Città di ossa scompare la Spada dell'Anima. Il sospetto è che dietro i delitti ci sia Valentine. E Clary­ si trova costretta a scelte che mai avrebbe voluto compiere…

Come ho già detto, ho scoperto gli Shadowhunters solo quest'estate, grazie alla nuova edizione tascabile della Mondadori, e presto rimpianto il fatto di non averli letti prima (diciamo che le cover italiane mi avevano sempre spinto a "snobbare" un po' la serie).
Avevo terminato Città di Ossa in pochi giorni, con la consapevolezza che la Clare era una brava autrice, e con la voglia di leggere il seguito, Città di Cenere. Ora, sempre in poco tempo, termino questo romanzo con la rinnovata consapevolezza che la Clare è una bravissima autrice e con la voglia di leggere non più solo il seguito, ma addirittura l'intera serie di Shadowhunters.
Praticamente non mi importa più se i libro sono scritti a caratteri microscopici, voglio solo leggere di più su Clary, Jace e compagnia bella.
Tornando alla recensione, devo dire che la mia prima impressione è stata "Città di Cenere è un romanzo ricco d'azione". Forse anche troppo, visto che mi sono trovata a desiderare, qualche volta, che il ritmo calasse.
Difatti, gli avvenimenti si susseguono, rapidi, frenetici, senza pause, riservando al lettore numerose sorprese e colpi di scena, che impediscono non solo di annoiarsi, ma anche di perdere la concentrazione sugli eventi.
Valentine è tornato, e ormai tutti lo sanno, ma quello che sta per fare è qualcosa di grande e di veramente mostruoso. Quest'uomo mi mette i brividi, più leggo di lui e più mi spaventa, ma questo credo sia un bene: i "cattivi" sono tra i personaggi più importanti di una serie.
Inoltre, continuiamo ad addentrarci sempre più in profondità nel complesso mondo degli Shadowhunters creato dalla Clare, incontrando nuovi personaggi legati al mondo di Idris e del Conclave, come quella psicopatica... cioè, volevo dire, quella donna severa ed inflessibile dell'Inquisitrice Imogen Herondale, e i genitori di Izzy e Alec, già citati nel primo libro, e aggiungendo sempre più dettagli al grande affresco dipinto dalla Clare (Clary e la sua visione artistica mi stanno influenzando).
Veniamo a conoscenza in maniera più approfondita anche del mondo dei Nascosti, con personaggi come Maia, una giovane licantropa che mi è piaciuta fin dalla sua prima entrata in scena, e la Regina della Corte Seelie, l'ambigua (e alquanto antipatica aggiungerei, ma è solo una mia impressione) regina del popolo fatato.
Come Città di Ossa anche questo libro è ricco di sorprese ed imprevisti, che rendono la lettura sempre più coinvolgente e inaspettata. In particolare, un colpo di scena riguardante uno dei protagonisti mi ha colpita, in quanto non me lo aspettavo, e devo ammettere che la capacità dell'autrice di sorprendere i lettori è notevole.
Ciò nonostante, Città di Cenere ha anche un piccolo difetto.
Durante la lettura ho avvertito più volte la sensazione di trovarmi di fronte a un volume di passaggio, un collegamento tra l'inizio della serie e quella che, in principio, era stata pensata come la fine, tanto che, sebbene il finale sia tutto fuorché fiacco, mi è rimasta l'impressione di non aver letto una vera e propria conclusione.
Tuttavia, questo dettaglio non influisce sula valutazione positiva del romanzo, che è avvincente come pochi altri: la vicenda è complicata, certo, ma coinvolgente, i personaggi, talvolta, sembrano prendere vita e la scrittura risulta fluida e scorrevole.  
Inoltre, una delle cose che ho adorato della serie, che ho visto in Città di Ossa (e anche in Città di Vetro, che ho già qui, pronto per la lettura), sono le numerose citazioni di opere letterarie famose, sparse non solo per il libro, ma anche all'inizio delle singole parti del romanzo. Può sembrare solo un dettaglio, ma ha colpito parecchio la mia attenzione, e apprezzato l'attenzione dell'autrice per questi particolari.
Insomma, un'altra valutazione alta per la Clare, quattro stelline con un più, per una lettura avvincente, dove i pregi superano di gran lunga i difetti. E ora, con Città di Vetro, mi eclisso per concludere la prima parte della serie "The Mortal Instruments".  


lunedì 27 ottobre 2014

Blogger Love Project: Day 9. Event Wrap Out

Siamo all'ultimo post di questa splendida iniziativa. *momento lacrimuccia* Per la prima volta da quando ho aperto il blog (ovvero pochissimo, ma proprio per questo è la prima volta!) mi sono sentita veramente parte della blogsfera, quindi non posso fare altro che ringraziare Juliette, Veronica, Mel e Mys per averci dato questa splendida opportunità.
Ma ora è giunto il momento di tirare le somme:



I miei obiettivi erano:
-Partecipare ad almeno (e sottolineo l'almeno) 5 tappe del Project:
Fatto! Con molto piacere ho saltato solo una tappa, partecipando a tutte le altre. Cercando di diluire meglio il tempo sono riuscita a curare di più il mio angolino, e a scrivere, scrivere post (delle recensioni... ehm... ne parliamo dopo!) Quindi sono contenta di annunciare che ottobre è stato il mese in cui sono stata più presente nella blogsfera senza tuttavia sottrarre tempo all'università (dove sto riuscendo ad ambientarmi!) *modalità ottimismo!*
-Leggere almeno due libri e farne la recensione:
Di libri ne ho letti due (in italiano), Carmilla di Sheridan le Fanu (completato da qualche racconto dello stesso autore perché altrimenti era troppo breve) per la mia TBR di Halloween e Per dieci minuti di Chiara Gamberale, che mi è piaciuto molto per contenuto e meno per stile. Di recensioni ne ho scritte due, ma ho recuperato quelle di Tutto ciò che sappiamo dell'amore di Colleen Hoover e Shadowhunters. Le Origini. L'Angelo di Cassandra Clare. Quindi... obiettivo raggiunto (a metà).
-Leggere almeno un libro in lingua:
Non l'ho finito. L'ho iniziato e sono al quinto capitolo. Sto leggendo Gorillas in the Mist di Dian Fossey, trovato all'usato a 25cent: è molto bello per l'argomento ma è difficile per quanto riguarda il linguaggio, spesso scientifico e infarcito di termini specialistici (o in lingue africane). Ovviamente non lo lascio a metà, è una storia non proprio avvincente (è una biografia) ma molto suggestiva (oltre che un ottimo romanzo per la rubrica "Il Giro del Mondo") però sono decisa a dargli tutto il tempo di cui avrà bisogno.
-Obiettivi bonus: 
Ho scoperto tanti nuovi blog di cui non ero a conoscenza, e ne sono felicissima. E mi chiedo: "ma dov'ero io prima? Perché non l'ho visto?" Il blog è cresciuto moltissimo: in visite, commenti, post pubblicati e programmati... sono assolutamente soddisfatta! 

Quindi io voto a favore di una terza edizione. Sono stracontenta di essermi impegnata per questa iniziativa e, se dovessi tornare indietro, sono sicura che riparteciperei :) 

sabato 25 ottobre 2014

Blogger Love Project: Day 8. Rainbow Challange + Bookish Memories

Ciao a tutti! Se ci fosse stato Magnus Bane con me oggi al supermercato... c'erano i glitter in offerta a metà prezzo (e io ne ho approfittato). Torniamo al blog comunque. Penultimo post del Blogger Love Project (non ci credo che il tempo sia passato così in fretta!) e sono un po' triste perché con questa iniziativa ho curato molto di più il mio angolino e ho pubblicato molto più spesso che negli ultimi tempi. Inoltre, così ho conosciuto blog fantastici che probabilmente in altro modo non avrei mai visitato (o ci sarei finita molto più avanti!)
Ma adesso, spazio al post di oggi!


Rainbow Challange

Lo sapevate che l'arcobaleno ha sei colori e che l'indaco è stato una svista di Newton? L'ho trovato in un sito (mentre cercavo i sette colori...che non ricordo mai!) e siccome non mi fidavo ho cercato in altri siti ma me ne davano sempre sei. Quindi mi sono accontentata (e viene un arcobaleno versione "mignon"):


In particolare:
-Rosso come Il nome della Rosa, Umberto Eco
-Arancione come Il diario di Bridget Jones, Helen Fielding
-Giallo come Gli eroi del Crepuscolo, Chiara Strazzulla
-Verde come Il Predicatore, Camilla Lackberg
-Blu come Gossip Girl: mi ami, vero? Cecily von Ziegesar
-Viola come Hourglass, Claudia Gray

Bookish Memories

La prima volta che...
-Ho pubblicato un post:
Il primo post non si scorda mai. Non riuscivo a trovare le parole giuste per iniziare questa avventura chiamata "Hook a Book" e ho riscritto da cima a fondo l'introduzione diverse volte, ma in fondo... non è servito a molto. Infatti il primo post del blog ha ricevuto una decina di visite e neanche un commento. All'inizio, appena aperti, credo tutti desideriamo un supporto, un incoraggiamento, ma di fronte a quel 0 commenti (e 9 visualizzazioni, mi pare) non ci so tira mica indietro, anzi!
-Ho ricevuto un commento:
Ero in giro. Ho ricevuto una mail che diceva che Cristina aveva commentato la mia recensione di Firelight (che è stata la prima recensione che ho pubblicato). È stato un bel momento in cui non mi sono sentita "sola nell'universo" (della blogsfera). Mi sarei messa a fare un balletto, se avessi potuto (era pur sempre il primo commento del blog)
-Ho creato un banner:
Ho usato paint. Era l'unico programma che conoscessi.Il risultato è venuto un po' pasticciato ma ero felice: grazie a quel bannerino anche il mio blog avrebbe avuto le rubriche e si sarebbe, come dire, "evoluto" (come un pokemon, per i quali andavo pazza da piccola!) 
-Oggi:
Oggi il mio piccolo blog ha un po' più di tre mesi e diciamo che mi rende felice aggiornarlo. Preferisco pubblicare qualcosa ogni due/tre giorni e farlo con più regolarità che alternare periodi produttivi ad altri meno. La grafica per ora mi "convincicchia": un giorno la renderò un po' più professionale. Un giorno, forse... 

giovedì 23 ottobre 2014

Blogger Love Project: Day 7. Forever and Ever + Pet Peeves Tag

Eccomi qui, in ritardo di un giorno, con la tappa che finora ho preferito di più. Quindi taccio subito e vi lascio col post, che è meglio! 


Forever and Ever

 -PROTAGONISTE FEMMINILI

Daenerys Targaryen: da principessa mendicante a Khaleesi in tre libri dove è stata il mio personaggio preferito. Certo, negli ultimi due ha perso un po' di smalto, ma può sempre rifarsi nella conclusione delle Ctonache del Fuoco e del Ghiaccio (se mai la vedremo...) Quindi forza Dany! (è un voto dato un po' sul potenziale)

Che sguardo truce!
Nastya (il cognome non lo scrivo perché non mi ricordo dove vanno le h): all'inizio mi stava sul cavolo, lei e il suo silenzio e le sue scelte e il comportamento. Poi, da metà libro in poi sono entrata in empatia con lei e ho iniziato a capirla e devo dire che, da quel momento in poi, ho apprezzato tantissimo il suo coraggio e il fatto che sia riuscita a fronteggiare tutto ciò che ha passato.
Lisbeth Saldander: altro personaggio tutt'altro che dolce e svenevole. Mi piaceva il modo con cui sapeva affeontare le difficoltà, anche se certi suoi comportamenti erano tutt'altro che ragionevoli. Comunque una trale donne più toste di cui abbia letto!

-ANIMALI
Church: adoro i gatti e amo Church. La Clare dovrebbe scrivere delle novelle su di lui (scherzo!)
Sisyphus il criceto: perennemente nominato in Colpa delle Stelle, si merita una mezione anche in questa classifica. Ma soprattutto: che fine ha fatto veramente Sisyphus? *mistero*
La Dragonessa Saphira: mettere un drago tra gli animali mi sembra un po' un'offesa, ma non potevo certo metterla tra le protagoniste femminili.., così eccola qui! 

Chi è che l'ha messa nella classifica animali?
  
-AMBIENTAZIONI
Parigi (l'Eleganza del Riccio): à Paris, lalala... la Parigi ricca ed elegante, e il palazzo in Rue de Grenelle sono tra le ambientazioni che più mi fanno sognare ad occhi aperti! 
Firenze (Implosion): amo la Toscana in generale, ma Firenze è proprio una perla (e poi volevo una città italiana in questo tag, no?) 

L'ho già detto che amo la Toscana e Firenze?
 Talaria (I Regni di Nashira): mi intrigherebbe poter visitare questo pianeta, con due soli e alberi giganteschi che producono aria... non so perché, ma lo immagino molto "Avatar" (film che adoro!)


Pet Peeves

-Eros è il mio grande amico, porta sempre il buonumore: Eros, per carità, tornatene da Pollon e rimetti l'arco nella faretra! Perché in giro per romanzi è fiorire di amori a prima vista: al primo sguardo, zac, si innamorano e progettano già di sposarsi. Che??? La gente comune ci mette giorni (se non anni) per innamorarsi seriamente, per carità!

Tieni a bada quell'arico, nanerottolo!

-Ipotassi wanted: cercasi subordinate disperatamente. Odio gli stili telegramma in prima persona della serie: Frase principale. Frase minima. Frase principale. Congiuntivi chi li ha visti. Periodi? Manco l'ombra. All'inizio potevano anche andare bene, ma quando tutti i romanzi che leggi sono scritti al presente in prima persona ti viene da pensare "passato remoto, chi ti conosce!".
-Chi l'ha visto: è il migliore amico del protagonista, compare per tutto il primo capitolo e poi... sparito. Non lo vedi più. Il protagonista (o nel 98% dei casi la protagonista) la cui testa ormai è piena solo di unicorni e cuoricini vede solo il grande amore, scordandosi del grande amicone. E questo che fa? La chiama? Le dice "Ueì, ti sei scordata che esisto?" No. Niente. Non pervenuto. E nessuno manda la denuncia a Chi l'ha visto... 

Era il migliore amico della protagonista... RIP

-Il nuovo arrivato è Mister Universo: nei young adults è una legge della fisica applicata al pari della gravità. Se un nuovo studente arriva in una scuola, sicuramente a) è maschio, b) è gnocco. L'unica eccezione la si ha nel caso il nuovo arrivato sia una lei, la quale: a) sarà la protagonista del romanzo, b) sarà diveramente bella, c) rimorchierà il più figo della scuola, attirandosi le ire della capo cheerleader che gli faceva il filo dalla quinta elementare. Fidatevi: è sempre così.
 -Che occhi grandi che hai..: basta con le protagoniste con occhi grandi come fanali, che si trovano insignificanti ma in realtà sono delle strafighe pazzesche e che soprattutto passano ore a descriversi allo specchio... In due parole dateci più Eleanor di Eleanor&Park (che per me è "l'anti cliché" per antonomasia)
Sono normali eppure per me restano sempre bellissimi!

Ma sto tag è divertentissimo! Lo adoro già!

Blogger Love Project: Day 6. Like this? Try this! + Guilty Blogger Tag + Crush Crush Tag

Scusate, scusatissimo. Sto battendo ogni record di ritardo (ma spero tra oggi e domani di pubblicare la tappa odierna) ma in tre giorni nonostante avessi il testo praticamente già pronto non ho avuto tempo di mettermi a computer ad incollare neanche un immagine, causa università, visite mediche, teoria della patente e spirito di masochismo lezioni extra all'uni. Ma io questa tappa l'avevo già mezza scritta, così ve la pubblico lo stesso. Ci vediamo comunque più tardi (o domani) per il Day 7!


Like Yhis? Try This!

-Hunger Games Suzanne Collins - Battle Royale Koushun Takami 
Lo stile è diversissimo, ma l'idea di base è molto simile (un gioco la cui finalità è fare fuori l'avversario). Andrebbero letti entrambi!
-Percy Jackson Rick Riordan - Muses Francesco Falconi
Per chi ama la mitologia greca rivisitata in chiave moderna
-Le Cornache di Narnia C.S Lewis - Il magico regno di Landover Terry Brooks
Per chi desidera mondi fantastici a portata di mano, con tutti gli annessi e connessi del fantasy classico con protagonisti del nostro mondo.
-Il Richiamo del Cuculo Robert Galbraith - Heat Wave Richard Castle
Due gialli che mi hanno preso molto, ed entrambi, per struttura, molto televisivi. Da provare se, come me, amate i gialli con la ricerca dell'assassino! 

Guilty Blog Tag

-Anna and the French Kiss: lo vedo dovunque. Dovunque. Recensito come un romanzo dolcissimo ma mai con l'aggettivo "smieloso". Un miracolo della letteratura rosa. E no: non voglio l'edizione italiana. Voglio quella inglese con le copertine monocolore cordinata con Lola e Isla (amo quell'edizione).

 -Un libro qualsiasi di Clive Cussler: mio babbo cerca di farmeli leggere più o meno... da quando ho imparato a leggere. Ma ancora non è giunto il loro momento... eppure anche in rete, almeno dei primi della serie,  ne ho sentito parlare bene. 


-Perfetto di Alessia Esse: un distopico italiano con recensioni che fanno invidia a quelle di serie americane come Divergent. La lettura è un obbligo, ma è difficile inserirlo in una wishlist che ormai conta più kilometri della distanza Roma-Pechino. 


-Maybe Someday: a sentire il rating su Goodreads sarebbe la perfezione della già perfetta Colleen Hoover. Staremo a vedere... pardon, a leggere. 


-The Iron Trial: tutti ne parlano da WOW e più WOW ma ancora non ho avuto il tempo di ordinarlo... peccato. Lo farò presto (penso. Sono un po' in spending review con i libri).

 


Crush Crush tag

-Murtagh: il mio primo amore letterario (anche se lo shippavo sempre e solo con Lady Nasuada). Un posto nella tag se la meritava (ma domanda scema: è il tag o la tag).
-Jon Snow: fantasy, la Barriera e l'Inverno. Chi potrebbe mai scaldare la lettura se non il caro Giosnò? Tutta colpa delle illustrazioni di un Michael Komarck che lo hanno dipinto come un belloccio pazzesco, altro che Kit Harington! 
Adoro queste illustrazioni!
-Will Cooper: "è l'uomo per me. Fatto apposta per me". Non ho niente da aggiungere. È quello con cuu starei nella realtà. Poco ma certo. 
-Daemon Black: lo gnocco, passatemi il termine, per eccellenza. Se tutti gli alieni fossero così... 

La Terra è pronta all'invasione tra tre, due, uno...
-Day: ha il suo fascino (e carisma e acume...) insomma è la persona che seguiresti in capo al mondo!

Ps: più tardi (o sempre domani) rispondo anche ai commenti in arretrato. Scusate di nuovo (ma rispondere ai commenti è una cosa che mi sono ripromessa di fare sempre)

domenica 19 ottobre 2014

Blogger Love Project: Day 5. Spell it out/Create a Sentence Challenge + Life Outside the Books

Quinta tappa del Blooger Love Project, un'iniziativa che mi coinvolge molto. Scusate il ritardo, ma il mal di testa mi perseguita da giorni ed è stato difficile affrontare questa challenge. Ma senza difficoltà, che sfida sarebbe?


Spell it out


La mia Spell it out riguarda i nomi dei miei gatti. Per par condicio li ho messi tutti e due, perché tanto hanno nomi corti (e nessuno si offende...)

Allora. Il maschietto è:
Legacy (Cayla Kluver)
Eragon (Christopher Paolini)
Odissea (Omero)
Nina e l'occhio segreto di Atlantide (Moony Witcher)
Eldest (Christopher Paolini) 
... ovvero il mio adorato Leone

Mentre la femmina (mi rifiuto di chiamarla femminuccia visto che è 6 kili di gatto!) è: 
Mockingkay
Implosion
Cime Tempestose
Insidia
Apologia di Socrate
... ovvero Micia

Create a sentence

Questa era difficile! Se fosse un rebus la intitolerei: Filosofia. La frase è:

Come ogni filosofo, Marx cambia ogni cosa.

In particolare:
Come ogni : Fai bei sogni - Massimo Gramellini
Filosofo; la parola che ho aggiunto io
Marx cambia: L'eleganza del riccio - Muriel Barbery
Ogni cosa: Bianca come il latte, Rossa come il sangue - Alessandro d'Avenia 

Poi, siccome so che me ne dimenticherei, aggiungo anche la terza parte:

Life outside the books

Diciamo che in questo periodo quello che mi preme di più è la scuola. Ho appena iniziato l'università, non sono fuori sede (quindi buona parte dell'eccitazione mi manca) e mi destreggio tra lezione che in realtà sono solo le basi per l'indirizzo che ho scelto (quindi ogni tanto sono un po' noiosette...)
Oltre alla lettura, mi piace molto anche disegnare: ogni volta che c'è un compleanno di qualcuno che conosco, disegno sempre i biglietti di auguri e vi assicuro che vengono sempre apprezzati.
Un'altra passione che ho è per la scienza, ed in particolare per l'astronomia: mi interessano i documentari, le riviste (ma questo rientra sempre nella lettura). 


Veniamo al lato dolente: non mi piace molto uscire la sera e, soprattutto, detesto ballare. E questo, in una città come la mia in cui la vita sociale si basa al 80% sulle discoteche... beh, non ha influito molto sulle mie capacità (scarse direi) di socializzazione. Ho più amici fuori dalla mia città e questo significa vedersi poco (cosa che mi dispiace parecchio) e comunque non esco ancora spesso. Ma questo non vuol dire che abbia una vita triste: al contrario. 
Ho suonato per tanti anni pianoforte, ma ho smesso quando ho capito che non mi piaceva più come un tempo: comunque ogni tanto, una suonatina ancora me la faccio! 


Il resto... non so cosa dire... a parte che una cosa la devo specificare: sono molto timida, nella realtà come, anche un po', in rete. Quindi, mi sa che, per adesso, ho detto abbastanza! 
Alla prossima,
Silbi Grace

venerdì 17 ottobre 2014

Blogger Love Project: Day 4. My Reading Spot + Re-Reading

Buongiorno! Non ho partecipato alla terza tappa del Blogger Love Day perché non me la sentivo ancora di dare consigli (e di altri blog ne seguo pochi, regolarmente solo quello di Clio Make Up *quella donna è per me la dea del trucco*). Ma con questa tappa mi rifaccio di sicuro (per lo meno io mi sono divertita a farla...)
A voi il post!



My Reading Spot

-Lo sdraio: avete presente i lettini da mare, con l'ombrellone e la sabbia e il mare a due passi? Ecco: QUELLO è il mio luogo preferito dove leggere, Certo, ha anche lui i suoi contro (in primis la presenza dei vicini rumorosi che ti distraggono ogni tre per due) ma credo che leggere d'estate al mare è una delle cose a cui non rinuncerei mai! (io ci ho anche studiato per la maturità al mare, e vi assicuro che ho concluso molto bene)

Vi dicevo che i vicini possono essere un problema...

-Il letto: un classico, nonché il metodo più efficace per distinguere i libri coinvolgenti da quelli noiosi. Se si cade tra le braccia di Morfeo il libro non è poi il massimo del coinvolgimento (meno male che non capita quasi mai...)
-La sedia sdraio in cortile: si vede che sono una fan delle sdraio, vero? Ma è così: quando c'è sole prendo su il kindle e il gatto e mentre lui pascola in cortile correndo dietro le farfalle (o qualsiasi cosa che vola, in effetti) io con un occhio lo controllo e con l'altro mi leggo un bel (si spera) romanzo.
-Il divano: un classico. Seduta, stesa, tra i cuscini: ogni posizione è buona per leggere. Sono innumerevoli i romanzi terminati in tutta comodità sul sofà (e con un gatto acciambellato di fianco)
-Il bagno: beh... no comment.

Re reading

1) Eldest di Christopher Paolini. Vince il premio "povero me, sono stato riletto troppe volte", tanto che è rovinatissimo per le riletture ma, a mia discolpa, ho amato quel libro alla follia. Il finale è fantastico, i dialoghi sono fantastici, la storia è fantastica... Christopher non ha mai più raggiunto le vette di Eldest, ahimè (e sono ancora in lutto per questo... speriamo si riprenda)


2) Dolce come il cioccolato o Como agua para chocolate (se amate leggere in lingua spagnola) di Laura Esquivel. Conta 3 riletture in spagnolo e 2 in italiano;: questo un po' perché adoro quel romanzo (la recensione infatti è nel mio bottino e un giorno la pubblicherò sul blog) un po' perché l'ho usato per la mia tesina di maturità e un po' perché la prof interrogava sul contenuto del libro.


3) Hunger Games di Suzanne Collins. L'avevo comprato e letto in italiano, poi, avendo trovato in Inghilterra il cofanetto con tutti i libri della serie l'ho riletto anche in lingua originale, per poi continuare con le letture in lingua di Catching Fire e Mockingjay.


4) La ragazza che giocava con il fuoco di Stieg Larsson. Alla prima lettura mi aveva sconvolta a tal punto che ho dovuto rileggerlo (cosa che non mi è riuscita con Uomini che odiano le donne perché mi aveva scioccato al punto che non ho trovato mai il coraggio di riprenderlo addirittura in mano)


5) Il Trono di Ghiaccio di Sarah J. Maas. L'ho riletto una volta aperto il blog e mi ha conquistata definitivamente. Anzi, solo grazie a una seconda lettura sono diventata adorante fan di Celaena Sardothien.

lunedì 13 ottobre 2014

Blogger Love Project: Day 2. Before I was a blogger + 10 libri scoperti grazie al blog

Seconda tappa del Blogger Love Project e ho qualcosa di preparato *squillino le trombe* quindi vi faccio un saluto dall'università e vi lascio questo post preparato con anticipo e postato... beh, con un'ora di ritardo! 


BEFORE I WAS A BLOGGER... 

Non posso descrivere benissimo la mia vita prima del blog perché l'ho aperto da così poco tempo che... non sento molto i cambiamenti. Certo, cambia la maniera in cui percepisco la lettura (ora è aperta anche agli altri, e non più solo una cosa mia), così come, se non voglio lasciare in malora il blog devo essere più costante (e non leggere cinquanta libri tra giugno e settembre e cinque tra ottobre e maggio, per intenderci) e impegnarmi con le recensioni,
Ma, per ora, ne vale proprio la pena... 

TAG: 10 LIBRI SCOPERTI GRAZIE AL BLOG



1      Si merita il primo posto in qualsiasi classifica. Sto parlando di quel meraviglioso romanzo che è il Tuo meraviglioso silenzio. Se le altre blogger non ne avessero fatto delle belle recensioni (cito Frannie in particolare) non lo avrei mai preso in mano… e mi sarei mangiata le dita. Ne vale assolutamente la pena. Se non l’avete ancora fatto, fatelo. (Fine pubblicità neanche troppo occulta in favore di questo libro)


2.       Lo confesso. Prima di aprire il blog non avevo mai preso in mano un libro di Cassandra Clare (si mette in ginocchio suoi ceci per soffrire in disparte). Sto rimediando, mi sono già procurata tutti i libri, sia di TMI che di TID (in italiano però).


3.       Chi conosceva Legend? Io no. Ma alla fine ne avevo sentito parlare così bene che… l’ho letto. Poi ho preso Prodigy. L’ho letto. E adesso sono tutta un “ma quando traducono Champion? E quando arriva in Italia? E quando lo pubblicano?” Sono assolutamente innamorata di Day e June.


4.       Uno splendido disastro è stato forse il primo New Adult che abbia mai letto. Colpa di Glinda di Atelier dei libri che non ne aveva parlato bene, ma di più. Alla fine è piaicuto anche a me, anche se non mi ha incantato a tal punto.


5.       In generale i libri della Rowell sono stati elogiati qua e là dalle blogger. Su fangirl sono ancora indietro, ma su Eleanor&Park posso già dire la mia e devo dire che è un'opinione comunque positiva e che l'autrice vale gli elogi che ho sentito sul suo conto nella blogsfera. 


6.       Mystic City non è propriamente un capolavoro ma non rimpiango di averlo letto. Ringrazio dunque Denise e il suo GDL che mi ha dato l'opportunità di iniziare questo romanzo, che altrimenti non avrei mai iniziato.


7.       Ho riscoperto la Maas grazie alle opinioni adoranti di molte blogger. Sul serio avevo comprato il trono di Ghiaccio appena uscito, gli avevo dato una letta e poi l'avevo lasciato a prendere la polvere in libreria. Invece dopo ho ripreso l'intera saga, pubblicando entrambe le recensioni sul mio blog (tra l'altro quella del Trono di Ghiaccio è stata la seconda recensione di Hook a Book *lacrimuccia per i ricordi*)


8.       I libri di Colleen Hoover mi sono stati consigliati a destra e a manca, in lungo e in largo. Finora ne ho letti solo due, Hopeless (letto a maggio, prima dell'apertura del blog) e Tutto ciò che sappiamo dell'amore, che mi sono piaciuti molto devo dire, ma prima di November Nine (in uscita nel novembre 2015 e la cui trama su Goodreads mi ha incantato) conto di recuperarli tutti, compresi quelli usciti solo in lingua (ovvero... quasi tutti)!


9.       Percy Jackson è una serie che ho iniziato più per curiosità mia, ma alla fine le recensioni positive sparse qua e là mi hanno convinto a continuarla. Infatti, finora ho letto solo il primo, ma il secondo è già in wishlist...


10.   Questo è più che altro un wanna read. I libri della Mafi. Devo leggerli. Assolutamente. Anche perché nella blogsfera non leggo commenti positivi, ma di più. Quindi, forza e coraggio, che vi aspetto... 

domenica 12 ottobre 2014

Blogger Love Project: Day 1. Let's get started!

Buongiorno! Oggi sono di ottimo umore perché, sì, partecipo anch’io al Blogger Love Project, iniziativa di Juliette di Sweety Readers, Veronica di She was in Wonderland, Mel e Mys di The Bookshelf. Sono contenta perché essendo da poco nella blogsfera, è un’occasione per fare un po’ di esperienza, voi che pensate? E soprattutto, ora che sono presa in pieno dall’università (si va dai momenti di gloria da “sarò un futuro ingegnere!” alle tragedie come “non credevo che spiegassero matematica in arabo…) sarà l’occasione per rilassarmi un attimo e non cedere allo stress.



Presento dunque i miei obiettivi (che, ok, siccome è la prima volta che partecipo a un'iniziativa di questo tipo, e visto anche il periodo, non sono troppo pretenziosi):
-Partecipare ad almeno (e sottolineo l'almeno) 5 tappe del Project. Perché cinque? Beh, le tappe sono nove e punto a partecipare almeno alla metà delle sfide. Certo, se partecipo a più giornate mi riterrò più che soddisfatta, altrimenti… pazienza. Sicuramente se non mi vedrete in giro sarà colpa di qualche imprevisto… o degli alieni usciti da un qualche romanzo di fantascienza.
-Leggere almeno due libri e farne la recensione. Può sembrare poco… ma non lo è! Certi giorni, quando torno a casa dall’università sono talmente stanca da abbandonarmi sul letto e dormire… tra l’altro non posso nemmeno leggere in pullman perché soffro di mal d’auto (e questa è la cosa che più mi fa infuriare, ma una volta ci ho provato e... meglio non raccontarlo, ma avevo preso lo stesso colore della strega del mago di Oz...) 
-Leggere almeno un libro in lingua . Ebbene sì: sono pigra. E lo scrivo a caratteri cubitali: PIGRA. Non perché sia difficile per me leggere in inglese (ho fatto il linguistico, cavoli), ma non riesco proprio a convincermi a leggere in lingua con regolarità. Quindi questa è l’occasione per prendere uno dei romanzi in lingua che aspettano sulla mia libreria e iniziarlo! (Basta sorpassi nella wishlist!)



Allora in queste due settimane la programmazione del blog sarà un po’ sfasata: ma, credo comunque sarà divertente leggere post diversi dal solito.
A domani allora
Silbi 

venerdì 10 ottobre 2014

Recensione: Mystic City - Theo Lawrence

Ciao a tutti! Come state? Che ci crediate o no qua fa più caldo che ad agosto... meno male che sono a casa così posso godermi queste giornate (l'università mi lascia dei giorni liberi) 
Oggi vi presento la recensione di un libro che ho scoperto grazie al Gruppo di lettura di Denise e che, nonostante non mi abbia convinto appieno, mi è piaciuto molto. Parliamo di Mystic City di Theo Lawrence. 

TITOLO: Mystic City
AUTORE: Theo Lawrence
 COLLANA: Mondadori Chrysalide

PREZZO (RILEGATO): 17,00€
PREZZO (EBOOK): 4,99€
TRAMA: In una New York sommersa dall'acqua a causa del riscaldamento globale, i quartieri sono rigidamente divisi: Aire, la zona più elevata, è abitata dai ricchi, mentre la classe inferiore è costretta a vivere nel degrado del livello più basso, Abyss. La sopravvivenza della città è garantita dall'energia generata dai mystic, rappresentanti della classe inferiore dotati di poteri magici. Ma i mystic sono un potenziale pericolo, e per contenere la loro minaccia le due famiglie rivali che governano New York si alleano: Aria e Thomas, i rispettivi figli, dovranno sposarsi. Ma Aria si innamora di Hunter, un mystic ribelle e appassionato rivoluzionario, determinato a cambiare il destino del suo popolo. Un amore proibito è destinato a portare lutti e dolore, ma anche a travolgere per sempre la vita di Aria e del mondo stesso.


All'inizio credevo che Mystic City fosse solo un libro dalla splendida copertina. Su questo, non ci piove. Ma la trama non mi attirava molto: ero convinta che si trattasse dell'ennesimo rifacimento di Romeo e Giulietta, e non impazzivo all'idea di una storia che sapesse di già visto. Così, quando l'ho iniziato non ho nemmeno riletto la trama e le mie aspettative non erano poi così alte. Col senno di poi, ho capito di essermi fatta delle idee sbagliate: certo, Mystic City non sarà la migliore lettura dell'anno (e forse non e entrerà nemmeno nella top ten) ma è un romanzo molto carino che ha saputo, in un certo senso, sorprendermi. 
Innanzitutto ciò che colpisce fin dalle prime pagine è l'ambientazione. Devo fare i complimenti all'autore: è uno dei ritratti più belli, per lo meno a livello estetico, di una New York del futuro. Per colpa dei cambiamenti climatici, infatti, le inondazioni hanno sommerso buona parte della New York che conosciamo, e la città è stata ricostruita su due livelli: Aire, la zona più elevata, abitata dalle famiglie più ricche, e Abyss, parzialmente invasa dalle acque, più povera e malfamata. Per quanto la storia che hanno portato alla costruzione di questa città non venga ahimè descritta nella maniera che merita (ed ecco un primo difetto del romanzo) le descrizioni dipingono scorci paesaggistici molto efficaci di una città a metà tra Venezia (riferimento che tutti hanno colto, anche perché le barche usate per muoversi ad Abyss sono chiamate, guarda caso, proprio gondole) e la classica metropoli futuristica.

Oppure Tokyo. A me ha ricordato, non so perché, Tokyo. Boh. 

Per l'utilizzo dell'elemento Romeo e Giulietta Lawrence mi ha stupito. Infatti, fin dal primo capitolo, alla protagonista, Aria Rose, appartenente a una delle famiglie più importanti di Aire, viene concesso di sposare il suo grande amore, Thomas, appartenente alla famiglia rivale. Peccato che lei abbia un'amnesia, dovuta a un'overdose da stic, una droga diffusa in città, per cui non riesce a ricordarsi della sua storia con lui.
Questa ricerca della verità, quasi un tocco giallo all'interno della storia, è stato l'elemento che più mi è piaciuto del romanzo, soprattutto perché, sebbene alla fine risulti facile risolvere questo mistero (la soluzione è infatti presto intuibile) non me lo aspettavo e ha reso interessante la lettura. Altro elemento che ho amato del romanzo sono i mystic, in generale. Anche qui l'autore non si degna di chiarire l'origine di questi esseri, per lo meno in maniera dettagliata, ma descrive benissimo il loro potere e gli effetti della loro energia, nonché il loro ruolo nella società, tra purificati (coloro che vengono privati dai poteri) e ribelli, che vivono nell'illegalità.
La protagonista, Aria Rose, in generale mi è piaciuto. Sostanzialmente segue un bel percorso di crescita, coerente con la sua situazione famigliare e ciò che ha passato. Nel corso del libro cambia profondamente come persona, ma non ho avuto la sensazione che fosse una trasformazione forzata e questo è un elemento positivo.
Hunter, il protagonista maschile un giovane mystic ribelle, è... semplicemente adorabile. Anche se non brilla per originalità della caratterizzazione (a parte il fatto che sia un mystic dotato di superpoteri) è uno dei protagonisti maschili più squisitamente romantici di cui abbia mai letto e mi piace il modo in cui si preoccupa per Aria, specialmente dopo un certo evento.
Gli altri personaggi sono di solito ben descritti, e particolari, soprattutto Davida, la domestica di Aria, che nasconde molto più di quanto non voglia fare vedere, Turk, il migliore amico di Hunter, forse il personaggio più simpatico del romanzo e Thomas, il fidanzato della protagonista. Certo, ci sono una marea di personaggi minori, appartenenti sia al dorato mondo di Aire e alle famiglie rivali dei Rose e dei Foster, sia ad Abyss e al Blocco M, sede dei Mystic, dei quali ci si scorda praticamente subito, ma credo che l'autore abbia svolto un buon lavoro nel popolare la New York del futuro.
Un aspetto del romanzo che mi è piaciuto abbastanza è stata la continua presenza di colpi do scena e sorprese. Alcune mi sono piaciute molto, altre mi hanno colpito, altre ancora mi sembravano molto campate per aria ed inserite solo allo scopo di stupire il lettore a tutti i costi.
Per non parlare del finale: dal punto di vista dell'azione è stato frenetico, avvincente, a un ritmo narrativo molto elevato, ma al tempo stesso l'ho trovato quasi frettoloso e un po' tirato via rispetto al resto del romanzo.


In conclusione la mia valutazione di Mystic City si aggira intorno alle quattro stelline, con un meno perché, per quanto debba ammettere che sì, forse partivo prevenuta nei confronti del romanzo e che a me questa lettura alla fine è piaciuta, alcuni difetti hanno influito sul mio giudizio e ne devo tenere conto.

Tuttavia, alla fin fine, mi sento quasi di consigliarlo per una lettura senza troppe pretese...