Buongiorno. Come l'anno scorso, dopo il post iniziale di presentazione sulla Fiera di Francoforte, il mese continua con le recensioni dei romanzi degli autori partecipanti all'evento. Ed iniziamo subito con un calibro da novanta: V. E. Schwab, di cui ho recuperato il romanzo young adult Gallant, tradotto in italiano da Oscar Vault.
AUTORE: V.E. Schwab
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO (CARTACEO): 20,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Le ombre non sono vere. I sogni non ti faranno del male. E tu sarai al sicuro fin quando ti terrai lontana da Gallant. Per tutta la vita Olivia Prior, cresciuta nel tetro Collegio per ragazze indipendenti Merilance, si è chiesta chi sia davvero e a quale luogo appartenga. Ha un unico indizio per scoprirlo: un quadernino malconcio dalla copertina verde. È il diario della madre, pieno di enigmatiche frasi che sembrano indovinelli (e che mostrano la sua discesa nella follia) e disegni che paiono semplici macchie d'inchiostro… Ma un giorno arriva una lettera, che la richiama a casa, a Gallant. Proprio il luogo da cui il diario materno l'ha messa in guardia. E Olivia, senza pensarci due volte, parte. Qui trova il suo ultimo parente in vita e la dimora di famiglia. Un palazzo sontuoso con una sala da ballo, uno studio che custodisce una misteriosa scultura e un grande giardino rigoglioso. E, nel giardino, un muro diroccato con una porta di ferro. Una porta che Olivia non dovrà mai e poi mai aprire. Tuttavia, nessuno da Gallant le ha spedito quella lettera. Nessuno le racconterà cosa tormenta i sogni del cugino, cos'è successo alla madre, o cosa la attende dall'altra parte del muro. Sono state le ombre a ricondurre Olivia a Gallant? E cosa vorranno in cambio?
Gallant è uno dei romanzi per ragazzi scritti da V.E. Schwab, poliedrica autrice statunitense nota, tra gli altri, per la serie Shades of Magic e La vita invisibile di Addie Larue (di cui trovate le recensioni sul blog).
Per quanto la Schwab sia un'autrice che ammiro, sia per la sua originalità che per la capacità di variare nel genere e nel target di riferimento, devo dire che Gallant è una delle sue opere più deboli, e non è certo colpa del fatto che sia rivolto a un pubblico più giovane rispetto ai suoi romanzi più famosi.
Il fatto è che, a mio avviso, nessun aspetto di Gallant si distingue dalla media, e questo, purtroppo, rende l'opera dimenticabile.
La trama sa di già visto: Olivia, la protagonista, orfana, muta e con la stessa gioia di vivere di Mercoledì Addams, vive in un istituto, dove ha imparato a difendersi dagli scherzi delle compagne e sogna una casa e una famiglia che le voglia bene. Un giorno il suo desiderio viene inaspettatamente esaudito: in istituto giunge infatti la lettera dello zio di Olivia, Arthur Prior, che afferma di averla cercata in lungo e in largo e le propone di stabilirsi nella dimora di famiglia, una lugubre villa chiamata Gallant.
Olivia non ci pensa due volte: accetta e porta con sé i suoi pochi averi, tra cui il diario della madre, a Gallant. Qui incontra i due unici dipendenti della casa e suo cugino Matthew, che prende male il suo arrivo, in quanto è impossibile che sia stato suo padre a scrivere la lettera ricevuta dalla ragazza, in quanto morto da un anno.
La ragazzina però decide di rimanere, pur accorgendosi che qualcosa non va tra le mura di Gallant e che qualcosa di molto oscuro mette a rischio la sua ritrovata famiglia.
Questo non vuol dire che il risultato finale non mi sia dispiaciuto, ma, personalmente, non c'è nulla che distingua Gallant dalla media del genere gothic young adult, nonostante la Schwab ci provi a inserire tocchi originali, come la presenza dei ghoul anziché dei "soliti" fantasmi (nonostante sia un po' un cliché, seppur giustificato dalla narrazione, che sia solo Olivia a vederli).
Anche Olivia come protagonista rientra appieno nello stereotipo della ragazzina dark: non ha caso ha capelli neri, occhi grigi e in generale l'aspetto di una che è pronta a presentarsi al casting del nuovo film di Tim Burton. Non è un personaggio che goda di grande introspezione, nonostante mostri davvero grande coraggio e mi sia piaciuto l'affetto che dimostra nei confronti dei suoi famigliari.
Il resto dei personaggi secondari è a malapena abbozzato, e per alcuni, come Matthew, il cugino di Olivia, mi è sembrata un'occasione mancata.
L'unica parte del romanzo che davvero mi ha comunicato qualcosa sono le illustrazioni, che all'inizio mi sembravano solo rappresentazioni con un stile piuttosto confuso delle atmosfere del romanzo, e invece ricoprono un ruolo fondamentale nella narrazione.
Il finale, invece, mi è sembrato un po' affrettato e, mia opinione personale, non mi è nemmeno piaciuto(*).
Dunque la mia valutazione è di tre stelline. Ok, sarà che sono un po' fuori target ed è vero, ho letto romanzi peggiori, ma Gallant non mi è piaciuto come sperassi. Ho avuto l'impressione che a questo romanzo mancasse qualcosa, e anche al termine della lettura, questa sensazione non è sparita, come se questa storia avesse avuto il potenziale per essere qualcosa di più, ma non fosse stato sfruttato appieno.
In generale, dopo aver letto vari libri di questa autrice, ho l'impressione che V.E. Schwab renda meglio come autrice per un adulti che per ragazzi ma non escludo che in futuro potrei cambiare idea.
(*) La morte di Matthew non solo non mi sembrava necessaria, ma è anche la maniera peggiore di concludere il percorso di un personaggio che avrebbe potuto essere sfruttato meglio.
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