lunedì 1 settembre 2025

Recensione: Happy Place. Una vacanza particolare - Emily Henry

Ciao a tutti. L'estate ormai è alle spalle, ma nei libri di Emily Henry è sempre estate. Questo mese vi parlo forse di uno dei suoi romanzi che meno mi ha convinta: Happy Place, un second chance romance molto più dolceamaro rispetto ai libri che più ho preferito di questa autrice.

TITOLO: Happy Place: Una vacanza particolare  
AUTORE: Emily Henry
COLLANA: HarperCollins Midnight 
PREZZO (CARTACEO): 17,90€ 
PREZZO (EBOOK): 7,99€ 
TRAMA: Da quando si sono conosciuti, al college, Harriet e Wyn sono sempre stati “la coppia perfetta”: stavano bene insieme come il sale e il pepe, il tè e il miele, il pane e il salame . Poi, chissà perché, le cose sono cambiate. Eppure, nonostante siano passati già cinque mesi dalla rottura, ancora non l’hanno detto ai loro migliori amici. Ed è così che si ritrovano a condividere la stessa stanza (e lo stesso letto!) in un cottage nel Maine in cui ogni anno da tempo immemorabile il loro gruppo di amici trascorre una meravigliosa settimana di vacanza per disintossicarsi dal mondo.
Solo che quest’anno Harriet e Wyn mentono spudoratamente... A se stessi perché cercano con tutte le proprie forze di negare l’evidenza, e cioè quanto ancora si desiderano l’un l’altro. Agli altri perché non sopportano di spezzare il cuore dei loro amici. Quindi reciteranno la loro parte: Harriet sarà la specializzanda in chirurgia che non litiga mai, e Wyn sarà il ragazzo affascinante che non si lascia scalfire da nulla. È un piano impeccabile: sono stati innamorati per tanti anni, quanto può essere difficile fingere per una settimana... davanti a chi ti conosce meglio?


Happy Place. Una vacanza particolare è il quarto romanzo del genere romance scritto da Emily Henry, ed è molto diverso dai volumi che lo precedono.
Nonostante l'ambientazione estiva, un punto fermo dei libri di questa autrice, la narrazione ha un tono molto più malinconico, che segna un punto di svolta rispetto alle rom-com pubblicate in precedenza.
La trama di Happy Place sviluppa il trope della "second chance romance": i protagonisti sono infatti una coppia di ex fidanzati, Harriet e Wyn, costretti a fingere di stare ancora insieme per non rovinare il matrimonio di due loro amici intimi, Sabrina e Parth.
La narrazione, come già avvenuto in People we meet on vacation, si sviluppa su due piani temporali: il presente, in cui viene raccontata l'ultima vacanza del gruppo di amici nello chalet di Sabrina in Maine, e il passato, in cui vengono raccontati l'origine del gruppo e la nascita della relazione tra i protagonisti.
All'apparenza le premesse potrebbero sembrare simili a quelle dei romanzi di Emily Henry di cui vi ho parlato in precedenza, eppure Happy Place è un'opera completamente diversa da Book Lovers o Beach Reads.
In primis non è una commedia romantica, nonostante la copertina porti a pensare al contrario e, in generale, mi è mancata l'ironia che mi aveva fatto amare gli altri romanzi di questa autrice. Si potrebbe dire che Emily Henry abbia comunque fatto bene a scrivere una storia diversa dai suoi standard ma è stato come se, in una storia dai tratti così malinconici, fosse venuta meno la brillantezza della sua penna.
Harriet e Wyn è, fino a questo momento, la coppia che meno mi ha coinvolta emotivamente fra tutti i romanzi che ho letto della Henry. Harriet non è un personaggio semplice da amare, nonostante la sua caratterizzazione a tutto tondo: mi sono rivista in lei per alcuni aspetti del suo carattere, mentre altre sue decisioni, specialmente quella presa sul finale, mi hanno sconcertata. Su Wyn non ho molto da dire: è cute e carino, come tutti i protagonisti maschili di Emily Henry (che non scrive certo dark romance) ma non ha nulla di memorabile rispetto ai suoi omologhi di Book Lovers e People we meet on vacation (solo per citare quelli che ho apprezzato di più).
Inoltre, non ho apprezzato appieno come l'autrice ha gestito la dinamica della second chance: mi è sembrato solo un gigantesco errore di comunicazione fra i due e con tutta probabilità l'intero libro si sarebbe ridotto a dieci pagine se i due si fossero parlati a cuore aperto fin dal principio.
Se c'è un aspetto che invece salvo in Happy Place sono i personaggi secondari, in genere il tallone d'Achille dei romanzi di Emily Henry. In questo caso ho apprezzato come l'autrice abbia dato spazio agli amici dei protagonisti che, spesso, ho trovato più carismatici ed interessanti degli stessi Harriet e Wyn.
Per quanto riguarda la scrittura, ho notato un'evoluzione nello stile di Emily Henry. Happy Place è una storia di rinascita e ricerca della felicità, e l'autrice ha adottato spesso toni nostalgici e malinconici. Oggettivamente credo che sia il libro scritto meglio fra quelli pubblicati finora, ma a livello puramente personale tendo a preferire storie più leggere e "frivole".
Dunque la mia valutazione è di tre stelline. Di certo, Happy Place si distingue dagli altri libri della stessa autrice: per quanto abbia apprezzato questo cambio di direzione, questo libro mi ha comunque lasciato un retrogusto amaro in bocca e, pur essendomi comunque piaciuto, al momento occupa l'ultimo posto della mia personale classifica dei romanzi di Emily Henry.

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