giovedì 5 giugno 2025

Recensione: L'immortale - Catherynne M. Valente

Ciao a tutti. La recensione di oggi è di un romanzo pubblicato in lingua originale più di dieci anni fa, ma tradotto in italiano solo nel 2023. Sto parlando de L'immortale di Catheryne M. Valente, recuperato dritto dritto dalla mia #TBR.

TITOLO: L'immortale 
AUTORE: Catherynne M. Valente 
COLLANA: Fazi Editore  
PREZZO (CARTACEO): 18,50€
PREZZO (EBOOK): 9,99€ 
TRAMA: È appena scesa la sera, a San Pietroburgo, quando un uomo affascinante bussa alla porta di Marja Morevna per chiederla in sposa. È Koščej l’Immortale, zar della Vita. Marja accetta di seguirlo attraverso le steppe della Russia. Nel paese incantato di Koščej, non troverà solo sfarzo, bellezza incontaminata e magia: dovrà superare tre ardue prove per dimostrare alla diffidente Baba Jaga di essere davvero la predestinata ad amare l’Immortale, e poi affrontare una violenta guerra contro il nemico eterno di Koščej, lo zar della Morte.
Quando infine, ferita dall’amore e in cerca di tregua, Marja tornerà nella sua amata città, verrà travolta dall’atmosfera cupa dei terribili anni della seconda guerra mondiale. Da una San Pietroburgo stretta nella morsa dell’assedio fino alle gelide steppe dove si celano paesi fatati, la ragazza vivrà una storia d’amore senza eguali, in una terra di confine dove le leggende si confondono con la realtà e la magia antica si scontra con un famelico desiderio di conquista. Quest’incredibile avventura costringerà Marja a scendere a patti con il tormentato destino che la lega indissolubilmente a Koščej l’Immortale, sperimentando il potere del vero amore, il dolore delle perdite fatali, l’ebbrezza momentanea della felicità.
Una storia di vita e morte, amore e potere, vecchi ricordi e magia oscura ambientata nella suggestiva Russia del Novecento, in cui i miti e il folclore locali risplendono in tutto il loro fascino.


Tutto ciò che so delle tradizioni russe l'ho imparato leggendo romanzi di autori americani. Il che suona come una contraddizione, ma é vero: a quanto pare, non solo il folklore di nostra grande Madre Russia riscuote un certo successo tra gli scrittori a stelle e strisce, ma i loro lavori hanno anche più possibilità di essere tradotti in italiano rispetto ai corrispettivi di Mosca e dintorni.

L'Immortale di Catherynne M. Valente non fa eccezione: l'autrice è infatti di origine italoamericana, è stata sposata diversi anni con un ucraino, e ha scritto questo romanzo ispirato a miti e leggende russe, ambientato nella San Pietroburgo di inizio Novecento.

Se fosse successo con una cultura asiatica o africana, l'autrice sarebbe già stata con tutta probabilità criticata e cancellata dai booksocial, ma, per gli americani, queste considerazioni non si applicano al folklore europeo, nemmeno a quello slavo.

Per quanto mi riguarda, credo che chiunque possa parlare di ciò che più aggrada (magari svolgendo qualche ricerca preparatoria), senza dover venire per questo "cancellato".

L'Immortale è una fiaba per adulti, che prende elementi del folklore slavo, da creature come Baba Jaga e i domovoj fino agli uccelli di fuoco e li rielabora, inserendoli nella cornice della Russia della prima metà del Novecento.

Protagonista è Marja Morevna, una ragazza di San Pietroburgo, che vede le sorelle maggiori andare in sposa a uccelli diventati uomini, prima di essere reclamata a sua volta da una creatura soprannaturale, Koscej l'Immortale, che la porta con sé a Bujan, un paese abitato da creature magiche. Marja desidera diventare la moglie di Koscej e, come nelle fiabe più classiche, la strega Baba Jaga la sottopone a tre prove, per determinare se la ragazza è veramente degna di diventare la sposa dello Zar della Vita.

Questa tuttavia non è altro che la prima metà della storia, che vede Marja coinvolta nella secolare guerra tra lo Zar della Vita e quello della Morte, un conflitto che si ripercuote anche nella Russia del Novecento, stretta tra le due Guerre Mondiali e l'ascesa del comunismo.

L'Immortale è un romanzo molto strano e molto confuso. Per quanto la scrittura dell'autrice punti a rendere tutto poetico e onirico, il dubbio di leggere fuffa mi ha assalito a pagina due. E, arrivata al capitolo conclusivo, non è stato affatto risolto.

La trama è vaga, riassumibile con un "c'è Marja, c'è Koscej, succedono loro cose strane" e salta da un argomento all'altro con time skip non sempre di facile comprensione. Più volte mi sono trovata a rileggere un capitolo, e dire che ho letto il libro nella traduzione italiana, che ok, è stata fatta da una booktuber... ma, pur non avendo letto il testo originale, credo che tutta questa confusione sia frutto di specifiche scelte letterarie della Valente, e non della traduttrice.




Gli stessi personaggi non sono molto approfonditi: capisco le intenzioni dell'autrice di scrivere un racconto che rimandi a una fiaba (e, pensandoci bene, quanto sono approfondite caratterialmente Cenerentola e Biancaneve?) però una caratterizzazione un po' più incisiva non avrebbe guastato, soprattutto per quanto riguarda Koscej, l'Immortale del titolo, trattato alla stregua di un personaggio secondario qualsiasi.

La scrittura di Catherynne Valente in sé è articolata, esotica, con descrizioni vivide e una certa musicalità che richiama proprio la fiaba. Tuttavia, non è riuscita a coinvolgermi al 100%: sarà anche originale, ma preferisco stili meno complessi ma più concreti.

I capitoli finali, inoltre, sono l'apoteosi dell'incomprensibilità, in una sorta di delirio allegorico di vita e morte, e mi hanno lasciata con un'unica domanda: "cosa diamine ho appena letto?"

La mia valutazione è dunque di due stelline e mezzo. Non mi sento di bocciare completamente l'Immortale, di fatto non se lo merita, però non posso nascondere che mi aspettavo qualcosa di diverso. Invece ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte una supercazzola in salsa russa: un libro a tratti pretenzioso, che punta più sulla forma che sulla sostanza e che, in concreto, ti lascia con una storia impalpabile e più domande che risposte.


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