Ciao a tutti. Oggi vi parlo di un romanzo che acquistai in anteprima al RARE di Firenze nel 2023, ma che lasciai a prendere polvere sugli scaffali una volta finita la manifestazione. Ormai questo libro è uscito da più di un anno e mezzo, ma è sempre il momento giusto per recuperare il sorprendente Made in Garbatella di Laura Nottari.
Nasce così la ricetta per un disastro familiare (e romantico) annunciato, tra divari sociali, figli prossimi alla maggiore età, padri mancati, uccellini da catalogare, segreti, errori e sogni rimasti tali. Ma Garbatella, da che è stata fondata, è capace di magie uniche e tra i suoi vicoli, cortili e panni stesi, innamorarsi e sperare in qualcosa di bello per il futuro diventa semplice come pronunciare un daje!
«Qui è campo neutro, lì no. Poi te ‘nnamori, io t’ho avvisato.»«Di Garbatella?»«De lei e de me.»
Non fatevi trarre in inganno dalle apparenze.
Made in Garbatella, romance di Laura Nottari edito Words Edizioni, è molto più complesso di quanto la cover minimal e il titolo da fiction family friendly di Canale 5 possano suggerire.
Quando ho letto la trama, prima del RARE 2023 di Firenze, sono rimasta catturata. La storia, infatti, prometteva di essere una di quelle commedie romantiche che tanto apprezzo: lei è una signora della Roma bene, lui un coatto di borgata. All'apparenza i due non azzeccano niente l'una con l'altro, eppure, nella splendida cornice di Roma (nello specifico, di Garbatella) i due si innamorano.
E in un certo senso Made in Garbatella è questo. Ma anche molto, molto altro.
La storia si apre subito con una grande rivelazione: Claudio e Lavinia, una coppia dei quartieri alti della Capitale, in cura per infertilità, scoprono che non possono avere avere figli perché lui è sterile. Peccato che la coppia abbia già un bambino, Giordano, di anni otto. E così, a Lavinia tocca confessare che, prima del matrimonio, ha avuto una storia di una notte con un altro uomo.
Costui è Mazzarelli Enzo, all'epoca barista e ora gastronomo nel negozio di specialità laziali della famiglia. Lasciata dal marito, Lavinia decide di rintracciarlo e rivelargli la verità, ma le cose non vanno come la donna si aspetta: tra lei ed Enzo, infatti, nasce un curioso rapporto, di amicizia prima ed amore poi.
Detto così sembra la classica trama di un romance trito e ritrito, invece credetemi quando vi dico che Made in Garbatella è una lettura molto più sostanziosa di quanto la sola trama possa fare intuire. Infatti era da tempo che non trovavo un romanzo che mi coinvolgesse a livello emotivo e svettasse nella pila di libri che, per quanto piacevoli, sono spesso un copia-incolla di trame, personaggi e situazioni.
Ho sorriso? Parecchio. Ho riso? Qualche volta. Ho pianto? Non ho versato lacrime, ma non mento quando vi dico che alcuni discorsi dei personaggi mi hanno commossa.
Il romanzo è grosso, oltre seicento pagine, ma fidatevi quando vi dico che tutte sono funzionali alla trama. Ho pensato parecchio se si potesse infatti sfoltire la storia qua e là ma la risposta che mi sono data è stata "no". Made in Garbatella va bene così com'è e se non vi piacciono i romance lunghi... beh questo non è il libro che fa per voi (anche se vi consiglierei comunque di leggerlo, perché ne vale la pena).
La scrittura della Nottari è ironica, divertente eppure, al tempo stesso, capace di toccare argomenti spinosi con grande delicatezza. Di solito non amo l'uso del narratore onnisciente, che interviene per commentare la situazione, ma in questo caso la scelta non fa altro che valorizzare la vicenda, sia nei suoi aspetti drammatici che in quelli più leggeri e divertenti.
L'aspetto però che ho preferito di Made in Garbatella sono i protagonisti. L'autrice ha fatto un ottimo lavoro nel caratterizzarli, dotandoli di pregi e difetti, facendomi amare anche personaggi che in altri libri non sarei nemmeno riuscita a tollerare.
Ne è un esempio Lavinia. All'apparenza è la tipica signora dell'alta società: rifatta, vestita di tutto punto, di famiglia agiata e a cui non é mai mancato nulla. Invece, man mano che la storia prosegue, il lettore conosce una donna diversa, che non è mai riuscita a imporre la propria visione, succube dei genitori e pronta, forse, a spiccare il volo. Made in Garbatella è il suo viaggio di rinascita e onestamente la Lavinia degli ultimi capitoli è una donna molto più in gamba (e sopportabile!) di quella del prologo. Enzo, invece, è stato facile da amare, anche se, talvolta, ho fatto fatica a capire le sue parole, considerato che si esprime solo romanesco! (non amo l'uso del dialetto nei libri, ma Enzo non avrebbe potuto parlare in nessun altro modo)
Menzione d'onore per Claudio. Ho passato trecento pagine ad odiarlo, e le successive trecento ad amarlo. È il personaggio più complesso del romanzo, più sfaccettato, e proprio per questo, forse, quello che ho apprezzato di più.
Dunque la mia valutazione è di quatto stelline e mezzo. Made in Garbatella è di sicuro la lettura migliore del mese e scommetto rientrerà anche nella top five di fine anno: non posso fare altro dunque che consigliarvi questa perla rimasta nascosta sui social e che invece meriterebbe molto più riconoscimento.
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