mercoledì 5 marzo 2025

Recensione: Vilest Things - Chloe Gong

Ciao a tutti. Lo scorso anno vi avevo parlato di Immortal Longings, primo libro della trilogia Flesh and False Gods di Chloe Gong. Mentre non si hanno ancora notizie sulla traduzione italiana, io vi parlo del secondo volume della serie, Vilest Things. 

TITOLO: Vilest Things    
AUTORE: Chloe Gong
COLLANA: Hodderscape
PREZZO (CARTACEO): 16,99€
PREZZO (EBOOK):10,99€ 
TRAMA [ENG]: Chloe Gong returns with power plays, spilled blood, and lethal romance in the thrilling fantasy sequel to New York Times and USA TODAY bestseller Immortal Longings, inspired by Shakespeare’s Antony and Cleopatra.
Calla Tuoleimi has succeeded in the impossible. Despite the odds, she has won San-Er’s bloody games and eliminated King Kasa, her tyrant uncle and the former ruler of Talin. She now serves as royal advisor to Kasa’s adopted son, August Shenzhi, who has risen to the throne.
Only Calla knows it isn’t really August.
Anton Makusa is still furious about Calla’s betrayal in the final round of the games. In an impossible feat, he took over August’s body to survive and has no intention of giving up this newfound power. But when his first love, the beautiful, explosive Otta Avia, awakens from a yearslong coma and reveals a secret that threatens the monarchy’s authority over Talin, chaos erupts. As tensions come to a boiling point, Calla and Anton must set their conflicts aside and head to the kingdom’s far reaches to prevent anarchy...even if their empire might be better off burning.


Vilest Things, secondo volume della trilogia Flesh and False Gods di Chloe Gong, conferma quella che era la mia opinione sulla serie dopo aver concluso il primo libro, Immortal Longings: troppa carne al fuoco e troppa confusione.

Già questo sarebbe sufficiente per chiudere qui questa recensione, ma preferisco comunque darvi un parere più dettagliato, perché Vilest Things, come anche il primo volume, ha spunti davvero positivi che ti spingono spesso a rivalutare l'opinione sulla serie... prima di farti cambiare idea un'altra volta due capitoli dopo.

Dunque, procediamo con ordine.

La vicenda riprende poco dopo la fine di Immortal Longings: Calla Tuolemi, principessa esiliata da corte dopo aver ucciso i suoi genitori in nome del bene del popolo, ha portato a termine il suo piano. Ha vinto i giochi e ucciso re Kasa, ma così facendo ha permesso ad Anton di salire al trono prendendo il controllo del corpo di August. Quest'ultimo, intanto, scopre che la corona divina di San-Er, che gli ha permesso di essere accettato come nuovo re, non é altro che un falso, e decide di organizzare una missione per il recupero della vera corona.

Intanto, Otta Avia, la sorellastra di August e primo amore di Anton, si è appena svegliata da un coma lungo anni, portando scompiglio alla Corte di San-Er e mettendo i bastoni fra le ruote di Calla.

In questo secondo libro, se possibile, la trama della serie si fa ancora più confusa: gli orizzonti si allargano dalla capitale, teatro delle vicende di Immortal Longings, alle campagne di Rincun e oltre, mentre l'autrice aggiunge molti dettagli al già complesso worldbuilding della serie, soprattutto riguardo la componente fantasy, al punto che, a volte, non è stato immediato seguire le vicende dei protagonisti.

Purtroppo, infatti, mi è mancato è un qualcosa -ad esempio un evento, un personaggio- che mi permettesse di appassionarmi alla vicenda. Per oltre metà del romanzo, ho avuto l'impressione che la Gong avesse scritto solo scene filler e che in generale non avesse ben chiara l'idea di dove la sua storia andasse a parare.

Per fortuna la situazione si è parzialmente risollevata nella seconda metà del volume graziie all'introduzione del personaggio di Sinoa Tuoleimi, una misteriosa principessa che ha portato quella ventata di novità che agognavo durante la lettura, ma nemmeno lei, con i pochi dettagli che ci vengono dati sul suo conto e il colpo di scena finale, è riuscita a risollevare completamente il romanzo.

Per quanto riguarda i personaggi, confermo quanto scritto nella recensione di Immortal Longings: nessuno, né tra i protagonisti né fra le comparse, brilla per caratterizzazione, e nessuno di loro mi ha emozionata o coinvolta nella narrazione. Forse, una piccola eccezione è rappresentata da Otta Avia, l'unico aspetto di Vilest Things che mi sia piaciuto davvero: un personaggio intrigante, difficile da interpretare e che spero ricopra un ruolo ben più importante nell'ultimo volume della serie.

Anche per la scrittura, confermo le impressioni di Immortal Longings: il troppo stroppia. Chloe Gong ha di certo voluto osare con la sua prima serie dedicata a un pubblico adulto, con una prosa elaborata e a volte complessa, ma personalmente ho preferito le sue opere rivolte a un target young adult, più semplici e chiare. Di fatto, scritte meglio.

Ancora una volta, la parte migliore del libro è il finale: negli ultimi due capitoli, infatti, la Gong riesce a instillarti la voglia di proseguire con la serie grazie a colpi di scena intriganti e ben pensati. L'ultimo di questi, in particolare, seppur leggermente intuibile, è riuscito addirittura a convincermi a leggere l'ultimo libro, nonostante non abbia affatto amato questo, solo per vedere come va a finire.

Dunque la mia valutazione è di due stelline e mezzo. Mi aspettavo di più da Vilest Things? Ovviamente sì. Sono sorpresa? Non del tutto, i segnali c'erano anche in Immortal Longings. E adesso? Manca solo l'ultimo volume della trilogia, atteso al momento per la primavera 2026 che, come dice Alessandro Borghese, "può confermare o ribaltare il risultato"...

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