Buongiorno lettori! Oggi vi propongo la mia opinione sul volume conclusivo della dilogia de I leoni di Sicilia di Stefania Auci sulla famiglia Florio.
L'inverno dei leoni è il volume conclusivo della dilogia di Stefania Auci dedicata ai Florio, la famiglia di umili origini che aveva creato un impero economico nella Palermo dell'Ottocento. Se i Leoni di Sicilia narrava l'ascesa dei Florio per merito di Ignazio, commerciante di spezie giunto a Palermo nel 1799 da Bagnara Calabra in seguito a un terremoto, e, soprattutto, di suo nipote Vincenzo, imprenditore senza scrupoli, L'inverno dei leoni, invece, racconta l'apogeo della famiglia e la sua successiva, inesorabile rovina, conclusasi negli anni 50 del Novecento con l'estinzione del ramo principale della famiglia e la vendita all'asta delle proprietà dei Florio.
Protagonisti del romanzo sono Ignazio Florio, figlio di Vincenzo, che riuscirà a consolidare l'impero economico della famiglia e il suo secondogenito, anch'egli chiamato Ignazio Florio che, divenuto erede del patrimonio in seguito alla morte del fratello maggiore, avrà un ruolo fondamentale nel declino della famiglia.
L'inverno dei leoni non è stato un romanzo facile da leggere. Se I leoni di Sicilia raccontava un'ascesa, sia economica che sociale, senza precedenti, L'inverno dei leoni narra di una caduta continua, prima lenta e poi sempre più inarrestabile fino ad un inevitabile epilogo.
Nonostante l'impegno del padre nel mantenere e ampliare le attività di famiglia, la vita di Ignazio jr e di sua moglie Franca non é stata facile, a discapito del loro status de del loro patrimonio. Guerre, pandemie, la perdita dei figli e delle proprietà: la vita della coppia è stata tormentata da innumerevoli tragedie che hanno, loro malgrado, minato il rapporto fra i due e hanno condotto i Florio verso il baratro.
Stefania Auci è stata ancora una volta in grado di restituirci un ritratto molto umano degli uomini e delle donne Florio: da Ignazio senior, condizionato dalla memoria del padre e dalle sue scelte sempre dettate dalla testa e mai dal cuore, a Ignazio junior, la cui poca propensione per gli affari ha causato danni irreparabili, da Giovanna, innamorata di un marito che forse non l'ha mai ricambiata per davvero, a Franca, la donna più bella di Sicilia, che ha fatto delle apparenze un'armatura per difendersi da una vita che le ha dato tanto e tolto molto.
Non avevo sentito parlare dei Florio prima di iniziare a leggere la dilogia de I leoni di Sicilia, e l'autrice è riuscita a farmi affezionare a ciascuno dei componenti della famiglia. Non so dove finisca la pura attinenza alla realtà storica e inizi la parte romanzata, ma, in ogni caso, grazie a questi romanzi sono venuta a conoscenza di una parte della storia d'Italia, relativa al Sud, che spesso a scuola non viene raccontata nel dettaglio (se non addirittura saltata).
Inoltre devo di nuovo elogiare la scrittura della Auci che riesce a fondere il romanzo storico e la biografia romanzata in un'unica avvincente storia. Mi piace molto come riesce a unire parti più riassuntive, quasi da libro di storia, ad altre decisamente più narrative senza perdere una certa coerenza di fondo che rende l'opera la vera sorpresa editoriale degli ultimi anni.
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo. Pur avendo preferito I leoni di Sicilia (per me è stato più appagante leggere del successo di una famiglia umile, che della rovina di una famiglia ricca) non posso negare che L'inverno dei leoni sia comunque una lettura che mi è piaciuta moltissimo, cosa non scontata considerato che non sono una fan del genere. Ora sono curiosa: di cosa parlerà il nuovo romanzo di Stefania Auci? Quando verrà pubblicato? Purtroppo non ci sono molte notizie in merito se non le parole dell'autrice stessa: "per le cose buone ci vuole tempo".
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