giovedì 30 novembre 2023

Recensione: Corrupt. Il mio sbaglio più grande - Penelope Douglas

Ciao a tutti. Volevo pubblicare un ultimo post prima della fine di novembre perché questo mese non sono stata tanto presente... E così eccomi qui con la recensione di Corrupt che avrei dovuto pubblicare ancora prima del RARE.

TITOLO: Corrupt
AUTORE: Penelope Douglas
COLLANA: Newton Compton Editori
PREZZO (CARTACEO): 9,90€
PREZZO (EBOOK): 2,99€ 
TRAMA: “Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell'orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. Non mi vede neppure. Ma io l'ho notato. L'ho visto, l'ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha nascosto. E non so quanto ancora riuscirò a tenere segrete le cose che gli ho visto fare. Si chiama Erika Fané, ma tutti la chiamano Rika. È la ragazza di mio fratello ed è sempre in giro per casa nostra, sempre a cena con noi. Riesco sempre a percepire la sua paura, e anche se non possiedo il suo corpo, so di avere la sua mente. È l'unica cosa che voglio. Almeno finché non andrà da sola al college. Nella mia città. Indifesa. L'occasione è incredibilmente allettante. Perché tre anni fa per colpa sua alcuni miei amici sono finiti in prigione, e ora sono usciti. Abbiamo aspettato. Siamo stati pazienti. E ora tutti i suoi incubi stanno per avverarsi.”


Ho terminato il mio primo libro di una delle autrici più famose del booktok, Penelope Douglas, e... boh. Credo di essere nella peggior situazione possibile: recensire un libro che non ho né odiato né amato, ma che mi ha lasciato indifferente.
Sto parlando di Corrupt, primo volume della Devil´s Night series, una saga in quattro volumi autoconclusivi, ciascuno dedicato a una coppia differente, di recente ripubblicata da Netwon in un´edizione più fedele all´originale inglese.
Corrupt, in teoria, mi è stato venduto come dark romance, ma a dire il vero, sarebbe più giusto classificarlo come bully romance, quel sottogenere del rosa in cui uno dei protagonisti, solitamente quello maschile, bullizza l´altro componente della coppia in uno strano tentativo di dimostrare il proprio amore (anche se, in realtà, questo è un discorso molto generalizzato. I motivi dietro la caratterizzazione bully del protagonista variano a seconda della storia e degli autori e possono essere più o meno sviluppati. In questo caso, tendo più verso la prima opzione).
Erika Fane, detta Rika, protagonista femminile, è bionda, ricca ed è fidanzata con Trevor Crist, rampollo di una delle famiglie più importanti della città. In teoria ha tutto, ma in pratica non può fare a meno di desiderare Michael Crist, bello e dannato, nonché fratello maggiore di Trevor.
Michael fa parte dei Cavalieri, un gruppo di quattro ragazzi di ottima famiglia, intoccabili dalle autorità, che fanno il bello e cattivo tempo a Meridian City, attuando scherzi crudeli protetti dall´anonimato di una maschera. Il loro "regno del terrore" prosegue fino alla notte in cui qualcuno decide che è venuto il momento di fermarli, portando alla luce le loro malefatte.
Il libro in più parti mi ha lasciata perplessa.
Non tanto per gli argomenti trattati -ho letto dark romance molto più pesanti a livello di temi e scene grafiche- quanto per la trama in sé. Ho trovato il conflitto tra Michael e Rika inesistente: i due si piacciono, appena si vedono si saltano addosso come due animali in calore... ma non si possono avere. Perché lei sta col fratello, direte voi. No, i due si sono già mollati a inizio libro. In ogni caso Michael non vuole stare con Rika, ma pensa sempre a lei e per dimostrarglielo si appropria di tutti i suoi soldi, le brucia la casa, e la perseguita. Bel modo di dimostrarlo!
A questo punto chiunque sano di mente sarebbe corso alle autorità ma non Rika, che, almeno, non soffre della sindrome della corcerossina e vorrebbe cambiare Michael. No, lei è rassegnata e se lo farebbe tranquillamente così com´è.
Nel mentre che sti due si prendono, lasciano, mollano, le vicende dei Cavalieri fanno da contorno alla trama. Nonostante il nome altisonante, loro sono quattro red flag ambulanti: ricchi e potenti, dediti alla manipolazione e alla violenza, considerano le coetanee come giocattoli e a loro tutto è sempre dovuto. In pratica leggendo le loro scene sembrava di entrare in un reportage dell'Ansa sulle gang urbane. 
Ognuno dei Cavalieri sarà protagonista di un romanzo di questa serie e se Corrupt, che ha per protagonista Michael che, per certi versi, è il più tranquillo di loro, è già stato pesante da leggere in alcune scene, non oso immaginare come saranno i seguiti.
Tuttavia ci sono anche aspetti che mi sono piaciuti. La Douglas scrive in modo molto scorrevole e accattivante, e riesce ad evitare il blocco del lettore anche durante le parti più piatte del romanzo, e le scene spicy fra i due protagonisti, sorpresa delle sorprese, mi sono piaciute. Anzi, azzarderei a dire che sono la parte migliore del libro!
Anche il finale, alquanto delirante e con trovate narrative già viste in numerose telenovelas di serie Z, non mi è dispiaciuto ed è stato anche una bella scossa rispetto alle trecento e oltre pagine precedenti, a mio avviso molto meno emozionanti.
Dunque la mia valutazione è di tre stelle. Sinceramente mi aspettavo da Corrupt qualcosa di diverso e non posso negare che sia rimasta un poco delusa. Tuttavia credo che Penelope Douglas si meriti lo stesso una seconda chance (anche perché ho acquistato sulla fiducia il seguito, Hideaway)

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