Ciao a tutti. Vi parlo di una delle mie letture preferite... dell'anno scorso, che però esce oggi nella sua traduzione italiana. Si tratta di La figlia della dea della luna, romanzo d'esordio di Sue Lynn Tan, un high fantasy con una sottotrama romance (non lo definirei romantasy perché manca completamente la parte spicy) ispirato alla mitologia cinese.
TITOLO: La figlia della dea della luna AUTORE: Sue Lynn Tan
COLLANA: Oscar Vault Edges
PREZZO (CARTACEO): 26,00€
PREZZO (EBOOK): 12,99€
TRAMA: Cresciuta sulla Luna, Xingyin non sa che la stanno nascondendo dal temibile imperatore del Regno Celeste, che ha esiliato sua madre per aver rubato l'Elisir di Lunga Vita. Quando però, utilizzando inconsapevolmente la magia di cui è dotata, rivela la propria esistenza, è costretta a fuggire abbandonando la sua casa. Sola, incapace di controllare i propri poteri e piena di paura, si dirige verso il Regno Celeste, terra di meraviglie e di segreti. Qui, sotto mentite spoglie, impara l'arte dell'arco e della magia insieme al figlio dell'imperatore, cercando di ignorare la passione che presto inizia a divampare tra di loro. Per salvare la madre, Xingyin sarà costretta a intraprendere un viaggio avventuroso e ad affrontare creature leggendarie e pericolosi nemici. Ma quando la magia proibita minaccia il regno e Xingyin si ritrova a sfidare nientemeno che il feroce imperatore, dovrà scegliere se rischiare di perdere tutto ciò che ama o lasciare che il reame sprofondi nel caos…
Confesso: prima dell'uscita in italiano di La figlia della dea della luna lo aveva già letto in inglese (è stato il libro incluso nella Fairyloot di febbraio 2022), e mi era piaciuto tantissimo. Tuttavia, non ne avevo ancora pubblicato sul blog la recensione. Per questo motivo, quando ho avuto l'occasione di rileggerlo (in ebook, noi blogger, a differenza dei booktoker e affini, raramente abbiamo diritto alla copia cartacea), ho colto la palla al balzo per parlarvene in modo più approfondito. La figlia della dea della luna rielabora una delle leggende della mitologia cinese più note. Xingyin è la figlia di Chiang'e, la dea della luna, una mortale che, per salvare la sua vita, ha bevuto l'elisir di immortalità regalato a suo marito dall'imperatore. Per questo motivo è stata esiliata sulla luna ma, è riuscita comunque a tenere segreta agli dei l'esistenza di sua figlia. Quando il potere di Xingyin si fa troppo evidente per essere nascosto, la ragazza ha una sola scelta: fuggire dalla luna, con un unico obiettivo, riuscire un giorno a liberare la madre dal suo esilio. La ragazza, ormai senza più una casa, si ritroverà così coinvolta negli intrighi della corte dell'imperatore, in feroci battaglie contro nemici molto potenti e, soprattutto, in giochi di alleanze in cui scoprirà che non ci si deve fidare di nessuno, nemmeno delle persone a lei più care.La trama di La figlia della dea della luna, inutile a dirsi, è complessa. Questo libro è ricco di sfaccettature, quando credi di capire come si evolverà la storia, l'autrice decide di prendere una direzione completamente inaspettata, al punto che ci sono le trame di tre romanzi fantasy condensata in un'unica narrazione. A differenza di altri libri, in cui ciò risultava dispersivo e confusionale, in questo non mi ha irritato, anzi, la complessità ha contribuito ancora di più a farmi amare questo romanzo. Per quanto riguarda i personaggi, devo ammettere che non mi ci sono affezionata più di tanto. Purtroppo mi accade spesso quando hanno nomi per me strani e difficile da ricordare (e in questo libro i nomi sono tutti degli scioglilingua), e il fatto che la narrazione sia molto distaccata, come se l'autrice stesse raccontando una fiaba o una leggenda, non ha aiutato.Certo, Xingyin è una protagonista molto più sopportabile di tante altre. Non ha niente che non vada: è coraggiosa, ama sua madre ed è pronta a tutto per liberarla e salvare il suo regno. Per quanto riguarda i protagonisti maschili devo ammettere che le loro dinamiche con Xingyin sono interessanti, ma alla loro caratterizzazione manca qualcosa per rimanere impressa dopo la lettura. L'aspetto che invece ho preferito di più del romanzo è la scrittura di Sue Lynn Tan. Avendolo letto anche in inglese, ve lo posso dire: la penna della Tan è magica. Raramente mi sono sentita così trasportata in un mondo fantastico di ispirazione orientale come durante la lettura di questo libro, al punto che, una volta conclusa, avrei voluto tanto prenotare due biglietti aerei per la Cina.Le descrizioni non sono mai eccessive, ma immersive. Vediamo il mondo attraverso gli occhi di Xingyin, ed è un mondo fatato, caratteristico, in cui ho avvertito tantissimo l'influenza della mitologia cinese. Pochi altri libri di autori asiatici sono riusciti a coinvolgermi a tal punto (forse solo la trilogia della Guerra dei Papaveri della Kuang, edita dalla stessa casa editrice).Purtroppo questa magia si perde un po' nella traduzione dall'inglese all'italiano, nonostante debba ammettere che ho letto traduzioni peggiori. Infatti, nonostante ciò, la versione italiana è sufficiente per apprezzare lo stesso la bellezza delle atmosfere della storia creata da Sue Lynn Tan. Dunque la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo. La figlia della dea della luna è stata una delle migliori letture del 2022 e, ora che una versione italiana è disponibile (con un'edizione bellissima che non ha nulla da invidiare a quella della Fairyloot) non avete alcuna ragione per perdervela.
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