Ciao a tutti. Torniamo a parlare di fantasy italiano, con questo romanzo di Silvia Cortese, Kalia Estrel - La lotta dei predestinati, che forse ha qualche piccolo difetto ma che, nel complesso, mi è piaciuto.
AUTORE: Silvia Cortese
COLLANA: Genesis Publishing
PREZZO (CARTACEO): 12,60€
PREZZO (EBOOK): 3,99€
TRAMA: Kalìa Estrel è una Predestinata, una creatura nata con l’unico scopo di adempiere a un destino che ancora le è oscuro. Di giorno lavora in una locanda, di notte veste i panni di Treccia Nera: la ladra che cerca di restituire al popolo il denaro sottratto dal signore dello Yandel. Ben presto viene reclutata dalla Setta degli Immortali per fronteggiare la minaccia incombente del califfo Lorelith, colui che vuole gettare la sua ombra su tutte le Cinque Terre e impossessarsi delle antiche conoscenze elfiche che gli daranno un potere incontrollato. Kalìa si imbarcherà in un lungo viaggio alla scoperta di se stessa e dei continenti a lei sconosciuti, per unirsi agli ultimi Predestinati e provare a salvare il suo mondo.Vol. 1 della saga "Kalìa Estrel"
Per la rubrica "Il fantasy italiano esiste e meriterebbe più attenzione", oggi vi parlo di Kalía Estrel. La lotta dei predestinati, primo volume della serie fantasy di Silvia Cortese, edito Genesis Publishing.
La storia ruota attorno al personaggio di Kalía Estrel, una predestinata, ovvero una persona nata con poteri non umani. Nel mondo idealo dall'autrice, i predestinati hanno un ruolo decisamente originale: essi infatti non sono chiamati a compiere profezie, ma sono individui che hanno un doppio spirito, umano e animale, e che sono quasi invincibili, potendo essere uccisi solo in due modi, dalla loro stessa spada, o distruggendo il medaglione a cui sono indissolubilmente legati.
Proprio per il loro potere i Predestinati sono perseguitati dal malvagio califfo Lorelith: Kalía, sopravvissuta al massacro della sua stessa famiglia, ha assunto l'identità della misteriosa ladra Treccia Nera, e si è trasformata in una sorta di Robin Hood, una ladra tanto amata dal popolo quanto disprezzata dalla famiglia reale.
La trama è ricca di elementi tipici del genere fantasy, che convivono però in un'ambientazione sì classica, ma con un tocco originale che distingue la saga dalle altre. Troviamo infatti elementi esotici, come le isole, le terre del califfo e l'oceano, ma anche luoghi ancor più fantastici abitati da creature magiche.
Kalía Estrel ha un pregio e un difetto al tempo stesso: è un romanzo young adult molto classico.
In questo libro c'è tutto quello che potete aspettarvi da un libro fantasy per ragazzi scritto a inizio anni Duemila: ci sono elfi, goblin e gnomi, i buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi e non ci sono scene particolarmente grafiche o storie d'amore contrastate.
Di per sé ciò non è un difetto. Però non escludo che, da lettrice che negli anni ha letto davvero molti fantasy, in questo periodo preferisco altri tipi di romanzi di questo genere, con personaggi imperfetti dalla moralità più "grigia" e in cui il romance ha un ruolo più pesante nella narrazione.
Capisco che questo tipo di libri tenda ed essere rivolto a un pubblico più adulto, mentre Kalia Estrel, pur potendo essere letto ad ogni età, è destinato a un target più giovane.
Però non escludo che ci sono aspetti che avrei voluto vedere trattati in maniera diversa.
Per parlare di ciò, però devo fare qualche spoiler. Se non volete rovinarvi la sorpresa, vi consiglio di saltare la parte che segue.
Partiamo dal personaggio stesso di Kalía. L'ho trovata, caratteristica comune ai romanzi fantasy di qualche anno fa... e non solo, troppo perfetta, troppo sopravvalutata o come direbbero gli inglesi, "overpowered". Kalía è predestinata, e questo è un dato di fatto, essendo scritto anche in copertina. Però tutti la aiutano, tutti le vogliono bene. Se le cose si mettono un po' male per lei e co che spunta un alleato, un traditore del nemico, un essere magico che la aiuta. Solo nella seconda metà del libro le cose iniziano ad andare malino anche per lei. Ma confesso che, a un certo punto, ho iniziato a tifare per i cattivi...
Anche il suo rapporto con il Principe non mi ha convinto. Al di là dell'appendice del libro che anticipa la vera identità del ragazzo, rovinando parzialmente un colpo di scena (meno male che avendo letto il libro in ebook, non sapevo dell'esistenza dell'appendice. Ma state attenti voi che leggete in cartaceo!), il suo rapporto con Kalía, pur non sfociando mai nel romance esplicito, ha molto in comune con l'instalove, l'innamoramento istantaneo che è una delle cose che meno mi piacciono dei libri.
Mi è dispiaciuto fra l'altro che l'autrice abbia gettato le basi per un "enemies to lovers" che poi non ha più sviluppato e che, alla luce della fine del romanzo, non ha nemmeno senso di esistere. Come sapete l'enemies to lovers, cioè personaggi che da nemici si innamorano, è una delle mie tematiche preferite, e avrei voluto che accadesse tra Ghail e Kalía, considerato anche quello che ci viene raccontato a inizio libro. Invece con l'entrata in scena di Alcan e della sorella del Califfo ho perso le mie speranze, ed è un peccato perché poteva essere un ottimo spunto per modernizzare il romanzo oltre che per sviluppare una storyline decisamente interessante... almeno per i miei gusti.
Per il resto non ho altro da aggiungere.
Lo stile narrativo infatti mi è piaciuto. La scrittura è scorrevole, e la trama è ricca di eventi e colpi di scena: nella narrazione, infatti, ci sono pochissimi punti morti.
Il finale è aperto, ma è normale essendo questo il primo libro di una serie: nonostante tutto, sono piuttosto curiosa di vedere come proseguiranno le vicende di Kalía, dei suoi amici e (soprattutto) dei suoi nemici.
Dunque la mia valutazione è di tre stelline con un più. Kalía Estrel è un brutto romanzo? Assolutamente no. Poteva avere qualcosa in più? Forse sì, ma questa è una mia opinione.
Ve lo consiglio? Se volete leggere un romanzo con tutti gli elementi classici del genere, con un'ambientazione ben congegnata, ma senza particolari guizzi innovativi allora fa per voi.
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