mercoledì 13 aprile 2022

Review Party: Al nuovo gusto di ciliegia - Todd Grimson

Anche oggi recensione... ma se ieri abbiamo parlato di conferme e scoperte interessanti, oggi vi recensisco un libro su cui avevo aspettative molto alte, ma che si è rivelato una vera e propria delusione letteraria. Sto parlando di Al nuovo gusto di ciliegia (da me storpiato sia in "Gelato al nuovo gusto di ciliegia" che in "Al nuovo gusto di cannella", e questo per dirvi quanto mi sia rimasto impresso questo romanzo) di Todd Grimson. 

TITOLO: Al nuovo gusto di ciliegia  
AUTORE: Todd Grimson 
COLLANA: Oscar Fabula
PREZZO (CARTACEO): 20,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€ 
TRAMA: Nel mondo di Hollywood, tra ruffiani, cascamorti, divi sul viale del tramonto e adulatori, Lisa Nova, aspirante sceneggiatrice e regista, si considera una stella nascente che può passare sopra le ipocrisie, le menzogne e gli inganni in nome della sua arte. Quando viene imbrogliata per l'ennesima volta da un produttore, decide di rivolgersi a Boro, il misterioso capo di una banda di motociclisti, per avere vendetta. Ma ottiene molto più di quanto ha chiesto. Inizia tutto con degli strani tatuaggi che sembrano conferirle poteri insoliti. Poi arrivano le allucinazioni che risvegliano oscuri e antichi culti legati ai non morti, e Lisa si ritrova a lottare contro giaguari bianchi e demoni cannibali emersi dalla tomba. Il confine tra l'incubo e la realtà si fa molto, molto sottile, fino a dissolversi del tutto in questo romanzo, miscela surreale, irresistibile e a tratti esilarante di macabro e satirico.


Ed eccomi a recensire una nuova delusione letteraria in questo 2021. Di chi parliamo?
Ma di Al nuovo gusto di ciliegia di Todd Grimson, tradotto in italiano dopo oltre venticinque anni dalla pubblicazione originaria, grazie anche all'uscita su Netflix della serie omonima interpretata da Rosa Salazar. 
Mi sono bastate poche parole magiche per convincermi a leggerlo: horror, weird, satira. 
Ho già letto romanzi di questo genere, primi fra tutti i libri di Grady Hendrix, tradotti in italiano sempre da Mondadori, ed ero convinta che avrei amato allo stesso modo anche Al nuovo guato di ciliegia. 
Invece mi sbagliavo.
Eppure la trama aveva un che di intrigante. Lisa Nova, una giovane aspirante regista, è delusa dalla Hollywood degli anni Novanta, dove, a scapito delle persone veramente talentuose, sembrano andare avanti solo i raccomandati. Dopo aver ricevuto l'ennesima delusione, Lisa incontra Boro, una sorta di sciamano dalla storia incredibile che le propone di fare il malocchio ai suoi nemici.
Un po' per scherzo, un po' per la rabbia, Lisa accetta: ma Boro non è un ciarlatano, e il suo rituale ha conseguenze imprevedibili, e non solo sui "nemici" della protagonista...
Raccontato così, Al nuovo gusto di ciliegia sarebbe una storia incredibile, ma la realtà è che mi sono bastati pochi capitoli per ridimensionare le mie aspettative.
Al contrario delle storie di Hendrix (un po' il mio metro di paragone per il genere), che mantengono sempre una logica interna, Al nuovo gusto di ciliegia alterna capitoli piuttosto standard, appassionanti come un film polacco senza sottotitolo in bianco e nero ad altre che sembrano un delirio dell'autore scritto sotto allucinogeni.
La protagonista, Lisa Nova, è piuttosto piatta, se non addirittura insopportabile. 
E dire che il suo punto si vista, quello di una ragazza dotata di talento che cede alla rabbia di chi si vede sempre sorpassare dai raccomandati, è molto condivisibile. Però l'autore non riesce, a mio avviso, a caratterizzarla in modo efficace e l'uso del narratore in terza persona amplifica questo effetto.
Forse il romanzo scritto in prima persona sarebbe stato una storia completamente diversa... 
O forse no. 
I personaggi secondari, infatti, non sono tanto meglio di Lisa.
Ci troviamo infatti di fronte a una sfilza di nomi che dimenticavo subito dopo la loro introduzione. 
L'unico a fare la differenza è Boro, il personaggio che è anche il cuore horror del libro. 
Lui un po' di curiosità me l'ha lasciata... Ma non a sufficienza per farmi piacere la lettura. 
Infatti, non si è trattato solo dei personaggi.
La scrittura come vi ho anticipato è piatta. Non ho provato paura, non ho sentito l'ironia che veniva anticipata nella trama: tutta la lettura è stata contraddistinta dalla noia. 
La storia poteva essere interessante, ma doveva essere sviluppata e scritta in modo diverso.
Così, è solo un'idea elaborata in un modo non all'altezza delle sue possibilità.
Dunque la mia valutazione è di due stelline. Avevo grandi aspettative ma, sinceramente, avrei voluto abbandonare la lettura di Al nuovo gusto di ciliegia dopo poche pagine.
Vi prego, consigliatemi un buon horror weird per riprendermi da questa delusione! 

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