mercoledì 28 agosto 2019

Recensione Arretrata: Signore delle Ombre - Cassandra Clare

Ciao a tutti. Oggi in programma c'è una recensione arrtrata: grazie ai review party avevo infatti recensito il primo e il terzo volume della serie The Dark Artifices di Cassandra Clare (terza serie dedicata agli Shadowhunters) ma non il secondo. Ho riletto a giugno Signore delle Ombre, grazie al gruppo di lettura di Divoratori di Libri e Arya Ravengirl (di cui non ricordo il nome del blog) e ora vi lascio la mia opinione. 


TITOLO: Signore delle Ombre 
AUTORE: Cassandra Clare 
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (CARTACEO): 19,90€
PREZZO (EBOOK): 6,99€ 
TRAMA: Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai - questo dice la Legge - dovrà trasformarsi in amore. Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? L'unica loro speranza sembra racchiusa nel "Volume Nero dei Morti", un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto. Ben presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre - il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo

Signora delle Ombre è il secondo volume della trilogia The Dark Artifices, la terza serie di Cassandra Clare ambientata nel mondo degli Shadowhunters. Come anche Signora della Mezzanotte, il libro precedente, Signore delle Ombre si concentra su Emma e Julian, i due parabatai il cui amore proibito rischia di portare alla luce un'antica maledizione, sui sette fratelli Blackthorn e i loro problemi, su Cristina, divisa fra tre ragazzi e su Diana, che deve affrontare i problemi del suo passato.
Per chi non lo avesse ancora capito, iniziare a leggere degli Shadowhunters è come iniziare una soap opera degna di Beautiful, ma con un forte elemento paranormale: colpi di scena, relazioni intricate tra i personaggi, parentele inaspettate e tanto altro ancora... non manca nessuno dei cliché da telenovelas, conditi però da battaglie, duelli all'ultimo sangue e morti illustri in puro stile Cassandra Clare.
Tuttavia, se nelle prime serie questi aspetti erano ancora accennati, in The Dark Artifices, le relazioni tra personaggi iniziano a prendere il sopravvento sulla trama e, da questo punto di vista, Signore delle Ombre è la goccia che fa traboccare il vaso.
Perché in concreto in oltre seicento pagine di avvenimenti davvero importanti ne accadono pochi, la maggior parte dei quali concentrati nei capitoli finali... eppure io questo romanzo l'ho letto molto volentieri. Come mai?
Illustrazione di Cassandra Jean
Colpa dei personaggi e delle loro dinamiche, con cui Cassandra Clare, in questo volume, si è proprio sbizzarrita. Ci sono le sottotrame romantiche, come quella tra l'amore impossibile tra Emma e Julian e il triangolo tra fate e Nephilim di Mark, Cristina e Kieran. Ci sono le storie di amicizia, come quella che lega i gemelli Livvy e Tu a Kit Herondale, che in questo libro ricopre un ruolo più importante che nel precedente.  È c'è un interessante trama politica legata a un gruppo di Shadowhunters intolleranti e razzisti nei confronti dei Nascosti capitanati da Zara Dearborn, il personaggio più insopportabile di tutte le serie, novelle incluse, di Cassandra Clare.
I personaggi sono a dozzine ma, devo dirlo, rimangono comunque caratterizzati in maniera accettabile. Merito, o colpa, della tendenza della Clare a inserire (o per lo meno, a citare) tutti i personaggi delle serie precedenti anche nei volumi di The Dark Artifices.
Il risultato rimane a metà tra un grande affresco corale e una grande baraonda, ma nel complesso non mi dispiace, oltre al fatto che Shadowhunters è una delle poche serie in cui i personaggi tendono a ricordarsi degli eventi del passato e anche dei loro lutti.
Per quanto riguarda lo stile, devo dire che anche questo l'ho trovato però un po' caotico.
Cassandra Clare è un'autrice che adora due cose: le descrizioni e i rimandi ai classici, della storia dell'arte, della letteratura, oltre che le citazioni bibliche. Si vede che queste chicche le piacciono, che cura tantissimo l'espressione, e che le vuole inserire in ogni dove ma, a mio avviso, il troppo stroppia e sempre più spesso ho avuto l'impressione che la Clare perdesse di vista il nocciolo della questione, specialmente per quanto riguarda le descrizioni: lunghe, lunghissime, infinite e che spezzano il ritmo della narrazione in tanti, troppi punti.
Il risultato è quindi un romanzo di seicento pagine in cui gli eventi appaiono costantemente diluiti da descrizioni, dialoghi e scene che avrebbero potuto essere accorciate o direttamente tagliate, ed in cui solo il capitolo finale, di oltre trenta pagine, risulta veramente incisivo.
Quindi la mia valutazione è di quattro stelline con un meno: Signore delle Ombre non è un brutto romanzo e devo dire di averlo letto piacevolmente, ma da troppa importanza alle relazioni, amorose e non, tra i personaggi, che alla trama vera e propria.

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