AUTORE: Felicia Kingsley
COLLANA: Newton Compton Editore
PREZZO
(CARTACEO): 10,00€
PREZZO
(EBOOK): 5,99€
TRAMA: Summer ha ventisette anni ed è californiana. Blake ne ha quasi trentatré ed è un vero newyorkese. Lei aspira a diventare una sceneggiatrice di successo, ma per ora è solo assistente del direttore di produzione di una serie tv. Lui è uno scrittore da svariati milioni di copie e i suoi bestseller sono sempre nella classifica dei libri più venduti. Summer è fidanzata con un uomo molto più grande di lei, mentre Blake è single per vocazione. Lei è una persona ordinata, precisa e mattiniera, fa yoga e beve tè verde; lui fa colazione con un Bloody Mary e due sigarette, vive nel caos e non si sveglia mai prima delle due del pomeriggio. Summer e Blake non hanno proprio niente in comune, a parte una casa delle vacanze negli Hamptons, che per un mancato passaggio di informazioni è stata affittata a entrambi. Qualcuno se ne deve andare, ma tutti e due hanno ottime ragioni per restare. E le ragioni potrebbero aumentare con il passare dei giorni…
Se dessi peso a chiunque parla male di me, a quest'ora mi avrebbero già internato, ma si permette di definire illetterati, privi di gusto e analfabeti funzionali i miei lettori. Nessuno insulta i miei lettori
Felicia Kingsley è entrata di diritto nella rosa delle autrici di romance di cui non perdo un romanzo da quando ho avuto il piacere, lo scorso anno, di leggere Cenerentola a Manhattan, che mi ha colpito parecchio, e non solo per la copertina che è una di quelle che preferisco dell'intera collana Anagramma Newton Compton.
Per
questo ero pronta a fiondarmi su qualsiasi romanzo di quest'autrice, e la mia
gioia è raddoppiata quando è stata annunciata la pubblicazione di Due cuori in
affitto, un romance spumeggiante che unisce due dei miei temi preferiti: la
"hate to love relation" (termine inglese per descrivere le dinamiche
tra due protagonisti che prima non si sopportano e poi si innamorano) e la
scrittura.
Infatti
entrambi i protagonisti, Blake Avery e Summer Hale, hanno fatto della scrittura
la loro vita, ma con una grande differenza: se il primo è un ricco e celebre
scrittore di bestsellers, la seconda è una sceneggiatrice alla ricerca
dell'incarico che potrebbe lanciare la sua carriera.
Blake
crede che gli sceneggiatori siano solo scrittori falliti e che Summer non
voglia ammetterlo, Summer è convinta che Blake sia solo un pallone gonfiato e
un irriducibile playboy e, come se non bastasse è pure fidanzata con George
Sullivan, critico letterario nonché nemico giurato di Avery...
Le
premesse sono eccellenti e lo svolgimento non è da meno: una delle parole
d'ordine di questo romanzo è brillantezza. Tutta la prima parte del romanzo è
uno spasso, tra situazioni surreali e botta e risposta tra i due protagonisti,
ma in generale tutto il libro è davvero piacevole, nonostante devo dire che da
circa metà, la storia rientra nei binari del romance più standard.
Anche
i personaggi mi sono piaciuti: Blake attira l'attenzione fin dalle prime
pagine, con il suo carisma e l'aria da scrittore maledetto, ma è Summer, la
protagonista femminile, la vera rivelazione del romanzo. All'inizio sembrava la
classica californiana salutista, perfettina e rompiscatole, ma più la storia
andava avanti, più il suo personaggio cresceva, rivelando aspetti inediti della
propria personalità e dimostrando di essere molto di più di uno stereotipo.
Eppure,
Due cuori in affitto non sarebbe il romanzo che è senza i personaggi secondari:
sono molti, sono uno diverso dall'altro, e danno colore e vivacità ad una
storia che potrebbe tranquillamente vivere di rendita solo con i suoi
protagonisti.
Tuttavia
non do il massimo dei voti per alcuni piccoli difetti di cui voglio parlarvi.
Il
primo, in realtà, non è un vero difetto ma solamente una questione di deja vu
legato al personaggio di Avery: lo ammetto, mi è piaciuto molto, ma fin dalle
prime pagine mi ha ricordato altri personaggi, sia di romanzi dello stesso
genere, che di serie tv, tutti appartenenti alla stessa categoria, quella dello
scrittore ricco, affascinante, amante delle belle donne che mette la testa a
posto dopo aver conosciuto quella giusta. Lo so che è un tipo di personaggio
intrigante, piace molto anche a me, ma, talvolta, mi sarebbe piaciuto che Blake
uscisse un po' dai soliti binari.
Un'altra
nota, invece, riguarda la seconda parte del romanzo, che ho trovato meno
brillante e più standard rispetto alla prima. Se nei primi capitoli regnava
l'ironia, da metà romanzo è il romanticismo a farla da padrone: tuttavia, mi
sta bene la storia d'amore, mi piacciono le scene romantiche e i due
protagonisti hanno una buona chimica però non serve ripetere ogni santa volta
quanto sia sexy e dannato Avery e quanto sia bella e adorabile Summer.
L'ho
trovato un po' pesante e ridondante al punto che ho cominciato a sentire la
mancanza di Dwight e delle sue incursioni!
Ciononostante
non posso non ammettere l'innegabile: Due cuori in affitto mi è piaciuto.
Per
questo motivo la mia valutazione è di quattro stelline belle piene.
Due
cuori in affitto è una storia d'amore, ma è anche una storia di due persone che
si scoprono affini e di una passione, la scrittura, che è parte integrante
della loro vita. Non solo: questo libro sa emozionare, ma anche intrattenere e
far sorridere il lettore.
E
in un romance, questo è proprio quello che fa per me...
Non sono tanto amante dei rosa, ma chissà...
RispondiEliminaQuesti sono molto carini e "fuffosi"anche se forse ti consiglierei di più Cenerentola a Manhattan
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