giovedì 20 dicembre 2018

Review Party: Macchine Mortali - Philip Reeve

Ciao a tutti. E' uscito da poco al cinema un nuovo intrigante film: si chiama Macchine Mortali e, tanto per cambiare, è tratto da un libro. Io quel libro l'ho letto, proprio in occasione di questo review party, e, certamente, non mi ha proprio lasciato indifferente...



TITOLO: Macchine Mortali 
AUTORE: Philip Reeve
COLLANA: Mondadori 
PREZZO (CARTACEO): 17,50€
PREZZO (EBOOK): 8,99€ 
TRAMA: In un futuro remoto, dopo che la Guerra dei Sessanta Minuti ha quasi distrutto l’umanità e causato terribili sconvolgimenti geologici, le città si sono trasformate in enormi ingranaggi mobili che vanno in giro per il mondo a caccia di altre città di cui cibarsi per sopravvivere.
Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe che lavora nel museo di Londra, una delle città più potenti, sventa fortuitamente il piano di Hester, una ragazza orribilmente sfigurata che attenta alla vita di Valentine, l’archeologo a capo della Corporazione degli Storici. Appena prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del Territorio Esterno, la regione selvaggia e desolata che si estende al di fuori delle città su ruote, Tom riesce a scoprirne l’identità e da quel momento da eroe si trasforma in preda.
Macchine mortali è un romanzo originale e pieno di mistero, nel quale le macchine sono strumenti di potere e la tecnologia l’unica vera religione. Una storia che ha ispirato la superproduzione cinematografica omonima.


A volte ritornano. Ebbene sì, per la terza volta nella sua storia, Macchine Mortali, romanzo young adult di Philip Reeve, torna negli scaffali italiani, forte di una trasposizione cinematografica prodotta nientepopodimeno che da Peter Jackson, alias Mister Signore degli Anelli.
Copertina italiana 1
Prima di iniziare la recensione, giusto due paroline su questa storia, visto che la trovo particolarmente curiosa (nonché significativa di come funziona il mondo dell'editoria).
Macchine Mortali è il primo volume di una serie di quattro romanzi di genere distopico-fantascientifico, ed è stato pubblicato per la prima volta in Italia all'inizio degli anni duemila, prima del boom del fantasy young adult e del distopico futuristico. Alla sua pubblicazione è seguita quella del secondo volume della serie, Freya delle lande di ghiaccio. Poi, basta. Come per molte altre storie, mentre l'autore in lingua originale sfornava due seguiti e qualche spin off, la traduzione italiana si è arenata dopo i primi due.
Passano gli anni e irrompe sulla scena Hunger Games. Cosa c'entra con l'opera di Reeve?, chiederete voi. C'entra eccome: subito dopo il successo della trilogia della Collins, tutto il mondo dell'editoria ha cominciato a sfornare distopici, e, tra un romanzo e l'altro, si è provato a riesumare anche la serie di Reeve, ovviamente con una nuova copertina e un nuovo titolo che richiamasse alla memoria del lettore l'opera di Suzanne Collins. Ed è così che è tornato in libreria "Hungry City", un titolo che alla fine si è dimostrato anche abbastanza coerente con la storia. Sfortunatamente l'operazione non è andata in porto, e la traduzione si è fermata dopo il primo volume.
Fortunatamente cinque anni dopo, grazie all'uscita nelle sale dell'adattamento cinematografico, la Mondadori ci ha riprovato con l'edizione che riprendere titolo e locandina del film: sarà la terza volta quella giusta?
In sé Macchine Mortali non è male come romanzo. L'idea di base è originale: dopo una terribile guerra che ha alterato l'aspetto del pianeta, le città sono state ricostruite su ruote e da allora si muovono dando la caccia le une alle altre. Londra, in particolare, è una città su ruote che, dopo un momento di crisi, sembra essersi aperta a una nuova stagione di caccia, ed è proprio qui che vive il giovane Tom, protagonista del romanzo, che, a un certo punto, si ritrova coinvolto in un affare più grande di lui. Tom, infatti, viene sbalzato fuori dalla città, e si ritrova a zonzo per il terreno di caccia (così vengono chiamati i territori esterni alle città su ruote) con la sola, inquietante, compagnia di Hester Shaw.
Copertina italiana 2
Non badate alle immagini promozionali del film: la Hester del libro è completamente diversa. Hester Shaw è una ragazza barbaramente sfigurata da Thaddeus Valentine, il capo della congrega degli storici di Londra, e ha un solo scopo nella vita: ucciderlo. È una protagonista molto più cupa e burbera rispetto a quelle che solitamente si incontrano nei romanzi young adult, ed è forse per questo motivo che mi è piaciuta, forse anche più di Tom che, all'apparenza più simpatico e solare, rimane comunque nei canoni del genere.
Menzione speciale a Katherine Valentine, figlia di Thaddeus: credevo fosse il classico stereotipo della ragazzina viziata e ingenua di città, un po' idealista ma senza troppa sostanza, e invece si è dimostrata la più grande sorpresa del romanzo, un personaggio che compie il proprio percorso crescendo pagina dopo pagina.
Le ambientazioni sono il pregio del romanzo: sono innovative, originali e anche molto ben descritte. Tutte le città che appaiono nel romanzo, e non solo Londra, sono vivide, quasi reali nel loro essere così insolite e futuristiche. Peccato solo che l'autore non approfondisca molto la loro storia e la loro creazione: capisco che Macchine Mortali sia solo il primo di una (lunga) serie di romanzi, ma, da lettrice, avrei preferito qualche dettaglio in punto, considerando anche il fatto che le vicende di Hester e Tom raggiungono comunque una sorta di conclusione al termine del libro.
Lo stile dell'autore invece mi è piaciuto: l'ho trovato piuttosto essenziale e pulito, e lascia spazio più all'azione che alle riflessioni psicologiche dei personaggi, e questo, in un romanzo del genere, è a mio avviso più un pregio che un difetto. Tra l'altro ho apprezzato particolarmente la brevità dei capitoli: in un periodo in cui ho avuto qualche problema a leggere romanzi molto lunghi, Macchine Mortali è stata una lettura decisamente godibile e per niente faticosa.
In conclusione? La mia valutazione è di tre stelline e mezzo. Macchine Mortali è un romanzo interessante e originale, che, nonostante qualche difetto, rimane comunque un buon inizio di una serie e una lettura consigliata soprattutto per gli amanti dei distopici futuristici,
Per quanto riguarda i seguiti, pare che anche il secondo volume verrà ripubblicato con un nuovo titolo, secondo me più moderno di quello con cui era stato originariamente tradotto, ovvero: "I predatori d'oro. Macchine Mortali". Sarà vero? Sarà falso? Non ci resta che scoprirlo!


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