Ciao
a tutti. La recensione di oggi è relativa al secondo volume di una serie di
fantascienza molto soft, che consiglierei a tutte le amanti di romance che
volgiano provare qualcosa di diverso dal solito. L’autrice è Angela Contini,
che sarà presente al Festival del Romance di giugno… un vero peccato non
esserci perché avrei davvero voluto incontrarla!
TITOLO: Polvere di stelle
COLLANA: Newton Compton Editori
PREZZO (CARTACEO): 12,90€
PREZZO (EBOOK): 1,99€
TRAMA: Dopo aver scoperto di essere in grado di prevedere il futuro grazie al suo DNA ibrido, Abby Allen deve fare i conti con una delle peggiori visioni che le capita di avere: quella che le svela la morte di Kevan, l’alieno di cui è innamorata, che sembra si sacrificherà per salvare proprio lei. Sceglie quindi di stargli lontana, ma più lei si allontana, più Kevan le si avvicina, conscio ormai di non poter più fare a meno della “colorata” presenza di Abby. Riuscirà la ragazza a tenere fede ai suoi propositi, o le lusinghe dell’alieno avranno la meglio sulla sua volontà?
Nel frattempo, la lotta contro i Niviuxiani, la razza aliena a cui appartiene Kevan, prosegue senza esclusione di colpi. Abby, Kevan, Dakota e Jay, intraprendono un viaggio che dovrebbe portarli al sicuro. Ma le cose non andranno come previsto, perché si sa, il futuro riserva sempre delle sorprese. I ragazzi si ritroveranno al punto di partenza e l’incubo della cattura si abbatte di nuovo sulle loro vite. Abby e Kevan dovranno perciò incontrare il triste epilogo che è stato scritto per loro, o forse il futuro può essere ingannato?
Credo
sia impossibile imbrigliare in uno schema la serie Hunted di Angela Contini: la
base è una storia che parla di alieni, ma anche di adolescenza, primi amori e
famiglia, il tutto unito da battute ironiche e riferimenti molto nerd...
Insomma un vero e proprio pout-pourri di storie, personaggi, ed emozioni che è
quasi impossibile da classificare.
Già
Universi Sconosciuti mi aveva colpito, ma anche Polvere di Stelle, secondo
volume della serie, nonché conclusione della duologia dedicata ad Abby e Kevan,
non è da meno. A differenza del primo romanzo, che era incentrato
principalmente su Abby e sulla scoperta delle sue vere origini, in Polvere di
Stelle la storia si concentra su un quartetto di protagonisti: oltre ad Abby
rivediamo Kevan e Dakota, i due Nivuxiani (o erano Gadoriani? Me li confondo
sempre...) passati "alla parte giusta della barricata" e Jay,
l'ibrido un po' piromane e un po' megalomane, che viene promosso a personaggio
principale, insieme a tutti i personaggi secondari, da Samuel Fitzgerald, il
potente ibrido nonché vero padre di Abby, fino al malvagio alieno Rhio,
Come
nel caso del precedente romanzo, ho solo parole positive su Abby. Nonostante
sia un personaggio che cresce moltissimo e cambia rispetto alle prime pagine de
Universi Sconosciuti, e non solo perché scopre di essere un'aliena a metà,
riesce comunque a mantenersi fedele a se stessa, e a non perdere quell'ironia,
quella genuinità che me l'aveva fatta amare sin dall'inizio.
Anche
Jay e Dakota mi hanno colpito, e non solo per la chimica che li unisce:
entrambi sono due personaggi che, pur nel loro essere soprannaturali (il primo
è un ibrido, la seconda un'extraterrestre) risultano realistici: come tutti noi
hanno pregi e difetti, punti di forza e punti deboli, li potevo odiare in un
capitolo e amare subito la pagina dopo e, proprio per questo, li ho apprezzati
forse più di Kevan. Proprio Kevan è stato il personaggio che meno mi ha
entusiasmato: mancando gli stimoli del primo volume, in questo romanzo l'ho
trovato troppo "Abby-centrico" e leggermente monotono. La ragazza
infatti è diventata il punto cardine della sua personalità, e, non essendo
forse in vena di leggere di storie d'amore tutte rose e fiori, non ho trovato i
suoi capitoli godibili come in Universi Sconosciuti.
Lo
stile dell'autrice è, invece, anche questa volta, uno dei più grandi pregi del
libro.
Un'abilità
che ammiro tantissimo ad Angela Contini è quella infatti di saper mixare una
scrittura leggera e ironica a interi capitoli ricchi di azione e di pathos. La
lettura di Polvere di Stelle non è mai noiosa: un momento si soffre per il
destino dei protagonisti, e si scaplita per le serratissime scene d'azione, e
la pagina dopo si ride grazie alle osservazioni argute di Abby e ai battibecchi
tra Dakota e Jay.
Ancora
una volta ho trovato giusto l'utilizzo di diversi narratori: come ho detto in
precedenza non ho amato troppo i capitoli di Kevan, ma, durante la lettura, ho
rivalutato tantissimo Dakota e la sua relazione con Jay.
Anche
il finale mi è piaciuto: autoconclusivo per quanto riguarda le vicende di Kevan
e Abby, ma con uno spiraglio per quanto riguarda Dakota e Jay, ed è proprio
quello spiraglio a dare vita a Oltre l'Infinito, terzo e ultimo libro della
serie.
Quindi
la mia valutazione è di quattro stelline. Polvere di stelle è stato il romanzo
che volevo, la continuazione ideale di una saga che al tempo stesso funge da
conclusione per una coppia e da volume di transizione per l'altra. Dato che,
come ho ribadito più volte, tengo esplicitamente per Jay e Dakota, non vedo
l'ora di leggere un romanzo totalmente dedicato a loro!
Ne avevo già sentito parlare, e con la tua recensione mi è venuta la voglia di leggerlo.
RispondiEliminaGrazie per questa bellissima recensione!
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