venerdì 5 ottobre 2018

Recensione: Magic - V.E. Schwab

Buongiorno a tutti! La prossima settimana sul blog verrà pubblicata una delle varie recensioni dedicate a Legend, no, non quello di Marie Lu, ma il seguito di Magic di V.E. Schwab, romanzo che avevo già letto ma di cui, come talvolta accade, non ho pubblicato la recensione. Allora, rimedio oggi:


TITOLO: Magic
AUTORE: V.E. Schwab
COLLANA: Newton Compton Editori 
PREZZO (CARTACEO): 10,99€
PREZZO (EBOOK): 1,99€
TRAMA: Kell è uno degli ultimi maghi della specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse versioni della stessa città: Londra. Ci sono la Rossa, la Bianca, la Grigia e la Nera, nelle quali accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al servizio dell’Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio III nella Londra Grigia, la più noiosa delle versioni di Londra, quella priva di magia. Ma Kell in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere piccoli scorci di realtà ai quali, solo con le proprie forze, non avrebbero mai accesso. Si tratta di un hobby molto rischioso, però, e Kell comincia a rendersene conto. Dopo un’operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo salva da un nemico mortale, e infine lo convince a seguirla in una nuova avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se vuoi continuare a giocare prima di tutto devi imparare a sopravvivere…


Tra le autrici angloamericane di fantasy più famose tra i blogger del settore non si può non citare V.E. Schwab, acclamata in particolare per la sua capacità di creare dal nulla mondi fantastici, ciascuno dotato di vita propria, e per il tocco dark che caratterizza le sue storie. Tra i libri della Schwab tradotti in italiano ho letto e amato Questo Canto Selvaggio, pubblicato l'anno scorso, in cui ho trovato tutti gli elementi, worldbuilding, magia e creature oscure, che hanno reso famosa questa autrice. In attesa del seguito, Il nostro oscuro duetto, la cui uscita è stata più volte annunciata e rimandata, mi sono buttata, con aspettative molto alte, sulla serie A darker shade of magic, il cui primo volume è stato portato in Italia da Newton Compton con il semplice titolo di "Magic".
Ancora una volta, la Schwab non mi ha delusa: non so come, ma questa autrice riesce ogni singola volta a fare centro, dando vita non solo a storie avvincenti e coinvolgenti ma soprattutto originali. Se Questo Canto Selvaggio era ambientato in una sorta di città futuristica infestata da mostri, Magic è incentrato su quattro universi paralleli accumunati dalla presenza di una città chiamata Londra. Uno di questi universi è il nostro, grigio, fumoso e senza magia, e proprio nella Londra dell'Ottocento, periodo in cui Magic si svolge, vive Delilah Bard, ladra di strada che sogna di essere un pirata.
Lila, così viene chiamata, desidera vivere avventure, e una di queste le si presenta davanti quando incontra Kell, un tipo molto particolare che sembra nascondere qualcosa di grosso. In realtà, Kell è un Antari, un raro tipo di mago, che viene da una città di nome Londra Rossa, ovvero l'equivalente della nostra Londra, ma in un universo parallelo in cui la magia è molto più diffuso. Nonostante a Londra Rossa la magia sia comune e praticata da diverse persone, Kell è l'unico mago in grado di viaggiare fra i mondi, insieme ad Holland, l'unico altro Antari esistente al mondo proveniente da un'altra Londra, quella Bianca, un mondo crudele e ghiacciato dominato da due stregoni gemelli.
L'ambientazione mi ha colpito parecchio: i protagonisti si muovono fra quattro mondi (anche se in realtà nel volume ne visitano solo tre) molto diversi tra loro ma accumulati da unico punto fermo: una città, attraversata da un fiume, chiamata Londra. particolare, Kell distingue le varie Londra assegnando a ciascuna un colore: Londra Grigia, ovvero la Londra Vittoriana del nostro mondo quasi completamente priva di magia, Londra Rossa, una città ricca di colore che profuma di fiori, Londra Bianca, sbiadita  e popolata da uomini affamati di potere, e infine Londra Nera, la città maledetta sopraffatta dalla magia. Sono rimasta affascinata dalla capacità dell'autrice di dare vita a un worldbuilding brulicante di magia, ma anche di una sorta di realismo: per quanto si tratti in ogni caso di un'ambientazione rigorosamente fantasy, potevo, come in un quadro, immaginarmi ciascuna delle quattro Londra.
Anche la scrittura dell'autrice risulta convincente: Magic è un romanzo lungo e complesso, ma mai una volta che mi abbia annoiata. L'ho letto in pochissimi giorni, e ne ho adorato ogni singola parte, dai primi capitoli, che, seppur introduttivi, non mi hanno né tediato né confuso, alla conclusione, dove gli eventi precipitano e la narrazione segue un ritmo altissimo, che si conclude in un gran finale, fortunatamente senza i tanto odiati cliffhanger. Ho apprezzato anche la narrazione in terza persona: forse non sarà coinvolgente tanto quanto quella in prima, eppure in una storia così ricca di personaggi ed ambientazioni avere l'opportunità di spaziare in lungo e in largo è una grande possibilità, e la Schwab è riuscita a sfruttarla al meglio.
I personaggi invece, per quanto siano comunque ben descritti e caratterizzati, non mi hanno colpito tanto quanto il worldbuilding. Lila rientra un po' nei canoni della protagonista femminile che va di moda negli ultimi anni: forte, indipendente, e con un senso dell'umorismo leggermente sarcastico mentre Kell, con il fatto che è un po' soffocato dal suo ruolo di Antari e dal fatto che non abbia ricordi di sé, ho fatto un po' di fatica a inquadrarlo, anche se credo che ci darà grandi soddisfazioni nei romanzi successivi. Menzione a parte la merita Rhy, principe di Londra Rossa e fratello adottivo di Kell: è uno di quei personaggi che forse non sarà il massimo dell'originalità della caratterizzazione, in quanto è affascinante, amante delle feste e dei divertimenti, eppure al tempo stesso risulta così simpatico ed adorabile che è senza ombra di dubbio il mio personaggio preferito della saga.
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo. V. E. Schwab dimostra che la sua fama di autrice fantasy è assolutamente meritata e lo fa con una storia che brilla soprattutto per ambientazioni. Fortunatamente il seguito sta per arrivare in Italia: speriamo che presto arrivi anche l'ultima parte di questa sorprendente trilogia! 

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