sabato 20 settembre 2014

Recensione: Prodigy - Marie Lu

Buongiorno lettori! Quella di oggi è una recensione che mi sta particolarmente a cuore. E' stata la migliore lettura dell'estate 2014. Ho amato fino all'ultima pagina questo libro, e ho paura di quando Champion arriverà in Italia (e ho ancora più paura del se arriverà in Italia) perché questo romanzo è praticamente perfetto. 

TITOLO: Prodigy
AUTORE: Marie Lu
COLLANA: Piemme Freeway
PREZZO (RILEGATO): 16,50
PREZZO (EBOOK): 6,99
TRAMA:  "Le preoccupazioni di Day sulla mia incolumità adesso sono calzanti. Il piano sembra buono, ma qualcosa potrebbe sempre andare storto. E se invece di condurmi dall'Elector, del quale dovrei conquistarmi la fiducia prima di ucciderlo, mi sparassero nell'istante in cui mi trovano? Oppure potrebbero legarmi a testa in giù in una stanza per gli interrogatori e picchiarmi fino a farmi perdere i sensi. L'ho visto succedere un milione di volte. Potrei essere morta prima della fine della giornata, molto prima che l'Elector venga a sapere del mio ritrovamento. Ci sono un sacco di cose che potrebbero andare storte.
Per questo devo concentrarmi, ripeto a me stessa. E se guardo Day negli occhi non ci riesco."
Niente è quello che appare e la violenza regna sovrana: che senso ha credere ancora nell'amore?
June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'Elector Primo muore e il figlio Ander prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due giovani ribelli si uniscono ai Patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i Patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo Elector. Peccato che Ander non abbia niente a che vedere con il suo crudele genitore.

Questo libro è un prodigio.
Va bene, forse sto esagerando, ma nulla toglie che Prodigy sia un libro veramente bello, un sequel degno, anzi superiore, del primo della serie, Legend, già ottimo inizio di una delle migliori serie distopiche young adults.
Sì, praticamente sto adorando questa serie dalla prima all'ultima riga (e sono già in crisi di astinenza da June, Day &co)
Comunque, stop ai deliri. Torniamo al libro.
Prodigy inizia dalla fine di Legend, nel mezzo del disordine generale seguito agli eventi che avevano concluso il primo libro. Ritroviamo entrambi i protagonisti,  Day e June, e la narrazione a punti di vista alternati, che tanto avevo apprezzato in Legend. Devo ammettere che questa scelta narrativa continua ancora a giovare alla serie: vivere gli eventi dagli occhi di vista di entrambi i protagonisti non solo, secondo me, aiuta il lettore a comprendere ed apprezzare i personaggi, ma gli consente di meglio immedesimarsi nella storia.
E poi continuo ad adorare June... credo sia il mio personale "Oscar per la migliore protagonista femminile di un dispotico" (se mai decidessero di assegnare questo tipo di premi). Almeno non desidero uscire dalla sua testa un capitolo si e l'altro anche, come è invece capitato con altre ragazze protagoniste dello stesso genere! Invece ho amato alla follia il punto di vista di June, forse anche perché bilanciato da quello di Day.
Anche lui infatti è un ottimo personaggio, a mio avviso, ben caratterizzato, con un background credibile nel contesto della serie, e che, tra l'altro, sa anche ammettere le proprie debolezze (e questo è un bene!)
In questo libro affronta un percorso di crescita: già alla fine di Legend da criminale era diventato qualcosa di più, un simbolo, un'icona, e ora viene costretto a scegliere da che parte schierarsi (e, fidatevi, non è affatto una scelta ovvia...)
Ritroviamo anche gli altri personaggi già conosciuti, come Kaede, che in questo libro ho addirittura preferito rispetto al primo, Tess, che dimostra quello che credo tutti avevamo pensato in Legend (e diventa, man mano che il romanzo va avanti, sempre più insopportabile)  e (il mio amato) Anden, il quale da semplice comparsa diventa un personaggio di tutto spessore, e del quale vengono approfonditi molti aspetti, riguardo la storia personale e la psicologia.
Inoltre Marie Lu rimedia a quello che mi era sembrato il difetto più grave del primo libro: la mancanza di informazioni riguardo allo stato e, più in generale, il mondo distopico in cui so svolge la storia.
In Prodigy finalmente ne sappiamo di più: sulla Repubblica, sulle Colonie, sul mondo in generale. Visitiamo nuove città, nuovi territori, scopriamo qualcosa di più anche sul morbo che ha colpito Eden.
Ovviamente non si tratta di notizie prevedibili... In particolare alcune informazioni risultano completamente inaspettate: Prodigy è, infatti, un libro ricchissimo di colpi di scena. È quasi impossibile contare i numerosi rovesciamenti di situazione: ad un certo punto risulta quasi impossibile distinguere i buoni dai cattivi, il giusto dal sbagliato, e veniamo letteralmente inghiottiti dalla confusione che regna nella testa dei protagonisti. 
In particolare un evento molto importante è destinato a cambiare le carte in tavola, sconvolgendo entrambi i protagonisti.
Prodigy risulta una lettura avvincente, a tratti inaspettata e ricca di azione. È facile divorarlo in un pomeriggio, trascinati dalle parti più veloci e dalle numerose sorprese.
Le cinque stelle sono meritate, sperando che la serie riesca a confermarle anche nel finale.
Da un lato vorrei avere Champion (in italiano) qui, subito, dall'altro ho quasi timore di leggere la conclusione di questa splendida serie (e ho paura che non mi piaccia. Capita quando mi affeziono troppo al secondo volume di una serie...)
Tuttavia so per certo che, prima o poi, lo leggerò.

L'avete letto anche voi? Ditemi cosa ne pensate...
Silbi

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Io anche! Credo che "adorare" il verbo adatto per descrivere quanto abbia amato leggere questo romanzo!

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  2. Ho letto solo Legend e mi è piaciuto, ma gli mancava qualcosa.. Devo assolutamente leggere Prodigy! :)

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    1. Secondo me Prodigy è superiore a Legend, quindi vale la pena quantomeno di iniziare la lettura :)

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