venerdì 5 settembre 2014

Il giro del mondo in 80 libri #3: Giappone

Buongiorno! Sono riuscita a cambiare le stelline di valutazione: ora abbiamo i girasoli (in accordo con la grafica). Torniamo alla rubrica del Giro del Mondo, che è da un po' che non la facciamo. Che dite? Oggi il nostro viaggio ci porta in Giappone, con un romanzo molto particolare di Banana Yoshimoto. 


TITOLO: Delfini
AUTORE: Banana Yoshimoto
COLLANA: Canguri Feltrinelli
PREZZO (RILEGATO): 12,00
PREZZO (EBOOK): 4,99
TRAMA: Kimiko, giovane scrittrice di romanzi d'amore, esce con Goro. Una sera, dopo una visita all'acquario di Tokio per vedere i delfini, fanno l'amore, ma Kimiko capisce subito che la loro storia non ha futuro; Goro convive infatti con un'altra donna, più grande di lui e dalla quale non vuole separarsi. Kimiko decide allora di abbandonare Tokio per trovare rifugio in un tempio vicino al mare, dove conosce Mami, ragazza dalle doti soprannaturali. È da lei che viene a sapere di essere incinta. Le notti di Kimiko, i suoi sogni, si popolano di delfini, meravigliose creature che l'accompagnano, insieme ad Akane, la bambina che porta in grembo, verso un futuro che non si era immaginata. Un romanzo molto intimo, quasi privato, che apre una nuova area di esperienza emozionale del mondo di Banana Yoshimoto.

È difficile dare una recensione di questo libro, limitarsi al "mi è piaciuto" o "non mi è piaciuto" è assolutamente limitativo, anche perché non so esattamente se questo libro mi sia effettivamente piaciuto o non piaciuto. È difficile esprimere a parole cosa ho sentito durante la lettura di Delfini. Perché, può apparire strano, ma una catena di parole messe in un certo ordine una dopo l'altra, può comunicare qualcosa che va al di là del singolo significato delle parole che formano la catena, che poi sarebbe la frase, il periodo, la storia.
Delfini è un romanzo particolare, forse anche definibile strano. L'ho letto sentendo in bocca il sapore agrodolce della cucina orientale, evidenziato dai continui riferimenti al cibo. Alcune parti le ho lette velocemente, voltando con continuità le pagine, altre le ho affrontate più lentamente, gustandomi ogni paragrafo lentamente, con calma.
Già la copertina ha un qualcosa di poetico che attrae subito l'occhio. Lo sfondo così azzurro è molto bello, e le sagome, nient'altro che ombre, che si stagliano di fronte hanno un che di solenne e raffinato, e non fanno altro che esaltare il colore intenso della copertina (perfino la scelta delle meduse non mi pare così azzardata, nonostante non siano animali che piacciano molto e il romanzo, tra l'altro, si intitoli Delfini).
Delfini è un libro inusuale anche nella forma: non ha capitoli, solo 150 pagine circa di storia, divisa in periodi separati tra loro da spazi bianchi. Non ha un ritmo di lettura uniforme: alcune parti scorrono lente, placide, altre si divorano in un batter d'occhio.
Questa è una struttura che ben riflette l'ambientazione del romanzo, il Giappone più poetico, tra templi e scogliere che convivono con le grandi metropoli, come Tokyo, dove vive la protagonista Kimiko.
Anche Kimiko riflette le contraddizioni del romanzo: è un personaggio vivo, molto ben caratterizzato, che racconta in prima persona la sua vicenda, ordinaria e speciale al tempo stesso. Accanto a lei conosciamo molti altri personaggi: da Goro, il suo amante all'amico senza nome che le presta la casa al mare, alle ragazze del tempo, alla speciale Mami, a Yukiko. Sono personaggi talmente fini, delicati, che è quasi impossibili odiarli (sto parlando in particolare di Yukiko, che, per quanto non mi piacesse molto, non sono arrivata a quell'odio letterario che provo invece per molti altri personaggi).
Mi è piaciuta molto Mami, ragazza semplice dal passato difficile e dalle doti magiche. La sua spiegazione delle sue capacità di veggente mi ha lasciato quasi stupita, tuttavia mi è piaciuta molto nella sua verosimiglianza, nella ricerca di una qualche scientificità.
Adoro infatti quando l'elemento magico o paranormale si insinua in maniera delicata nella storia, quasi per paura di sconvolgerla troppo. In Delfini accade proprio questo: il paranormale, in questo caso o sogni e la capacità di vedere cose che gli altri non vedono, non è l'elemento principale del romanzo, ma è un qualcosa in più, che arricchisce non solo la descrizione dei personaggi, ma anche la dimensione spirituale della vicenda.
Difatti, una delle cose che mi sono piaciute di più di questo romanzo è l'atmosfera: è quasi impossibile descriverla, perché credo che il modo con cui percepiamo qualcosa sia assolutamente soggettivo. 
Nel mio caso ho percepito la tranquillità del tempio, contrapposta alla vita cittadina, e la maturazione interiore di Kimiko, uno straordinario percorso che viene portato a termine nelle ultime pagine del romanzo. Ed è proprio quel momento, raccontato in maniera delicatissima e poetica il giusto coronamento di una storia insolita e per certi versi non valutabile. 
Difatti, nonostante possa dare una valutazione indicativa di quattro stelline, non è un giudizio che descrive in maniera oggettiva Delfini. Alcune parti avrebbero meritato cinque stelline e qualcosa anche in più, tanto mi hanno coinvolto ed emozionato, altre invece non andrebbero al di là di tre stelline, e le avrei addirittura saltate a piè pari.
So solo, in fondo, che Delfini è una di quelle letture che, al di là della recensione, ti entrano dentro, e sono sicura che mi ricorderò di questo libro così particolare. 



6 commenti:

  1. La Yoshimoto è un'autrice che voglio proprio leggere *www*

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    1. Sono libri particolarissimi, ma ne vale la pena *-* (ne ho letto anche un altro suo)

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  2. Non ho letto nulla della Yoshimoto, e ne sento parlare benissimo da ogni parte! Dovrò recuperare qualcosa di suo!

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    1. Tra l'altro la Yoshimoto ha scritto tantissimi libri e racconti: c'è solo l'imbarazzo della scelta!

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  3. Hey Silbi ^^ Nuova follower (ho anche rubacchiato il tuo banner :P) ^^ Bel blog, complimenti!
    Lo sai che abbiamo la stessa rubrica con lo stesso nome? O.o Gurda qui: http://neversaybook.blogspot.it/p/rubriche.html! All'inizio pensavo l'avessi adottata avendola vista da me ma ho letto nel tuo primo post che hai avuto tu l'idea perciò...abbiamo pensato uguale XD Non ci posso credere ^^ Che forte!!
    Un bacione
    Francy

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    1. Non ci posso credere neanche io O-O se l'avessi presa da te avrei messo i credits ;) invece no, ed è stranissimo (mi pareva addirittura di aver cercato su google... chissà che cavolo ho cercato ^^').
      Giuro, abbiamo veramente pensato uguale senza mai saperlo! (Il colmo sarebbe che abbiamo abbinato i paesi agli stessi libri...)
      Grazie di avermelo segnalato comunque, che faccio un salto a vedere i tuoi post (è una coincidenza!)

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