mercoledì 6 maggio 2015

WWW Wednesday #10

Buon mercoledì! Oggi sono in giro tutto il giorno ma siccome esistono gli smartphone posso lasciarvi il post con le mie letture della settimana. Sto leggendo abbastanza in questo periodo e ne sono soddisfatta, speriamo che duri... 




1)Che cosa stai leggendo? (What are you currently reading?)
Sto leggendo due libri contemporaneamente (che novità...): L Quinta Onda, di Rick Yancey, per la Lega dei Lettori, che mi sta prendendo moltissimo, e Il Senso di Smilla per la Neve di Peter Høeg, scritto benissimo, ma direi molto lento, e sta faticando a prendermi.



2)Che cosa hai appena letto? (What did you recently finish reading?)
Ho terminato Celeste di Cristina Vichi: la storia mi è piaciuta, ma sul modo in cui è stato scritto avrei qualche appunto da fare (lo so, sono pignola sullo stile, ma è una cosa a cui tengo parecchio... ne riparlerò nella recensione).


3)Cosa pensi leggerai prossimamente? (What do you think you’ll read next?)
Fangirl, di Rainbow Rowell: sarà il tuo momento! (lo spero: la mole di pagine da leggere in lingua mi spaventa sempre!) 



lunedì 4 maggio 2015

Il Giro del Mondo in 80 Libri #7: Florida (USA)

Salve! Questa è una recensione  molto vecchia che contiene riferimenti a una mia pausa con la lettura avvenuta durante il periodo invernale d'esami... ho deciso di non cancellare questi riferimenti perché:
1) la recensione ne avrebbe risentiro
2) sono una sorta di "ricordati di leggere"
Dunque vi lascio  alla recensione, tra l'altro  appartenente alla rubrica Il Giro del Mondo in 80 libri.



TITOLO: Cocktail letale
AUTORE: Donald Bain e Jessica Fletcher
COLLANA: Sperling & Kupfer
PREZZO (CARTACEO): 9,50 
TRAMA:  Portia Shelby ha mischiato troppe pillole dimagranti e farmaci per cardiopatici: un cocktail letale contro cui ogni medico o farmacista avrebbe dovuto metterla in guardia. Ma nessuno l'ha avvertita, e a Jessica Fletcher non resta che recarsi in Florida - insieme al dottor Seth Hazlitt, allo sceriffo Metzger e sua moglie Maureen - per partecipare al funerale dell'amica. Subito capisce, però, che si tratta di omicidio. Il costruttore al cui progetto edilizio Portia si opponeva fermamente, il misterioso ristoratore che forse è un mafioso sotto copertura... o persino l'affascinante marito della vittima: tutti avevano un buon movente per ucciderla, e la Signora in Giallo, una volta fiutata la preda, non se la lascia certo sfuggire...

Dopo una pausa durata quasi un mese sono ritornata alla lettura. In un certo senso non avevo abbandonato i libri ma la mia prima sessione invernale di esami mi aveva costretto a passare dal New Adult alla fisica, dal fantasy alla matematica. Così, dopo molto studio e diversi (ma ahimè non tutti) esami superati ero stanca e non avevo voglia di impegnarmi con romanzi troppo lunghi e più che mai con romanzi in inglese (Fangirl della Rowell, che a dicembre non vedevo l'ora di iniziare, dovrà aspettare ancora un po'): così ho cercato per casa un romanzo che primo, fosse leggero e secondo,  fosse anche un giallo dato che avevo una gran voglia di storie del mistero, che ti tenessero attaccato alla pagina.
Qualche anno fa i miei genitori mi regalarono una collezione di tre romanzi della Signora in   giallo: novecento pagine (dunque trecento circa a romanzo) scritte in  quella che chiamo "carattere speciale per orbi", cioè molto in grande. L'ideale per chi, come me, rientrava alla lettura dopo molto tempo! 
La storia è un classico giallo alla Fletcher: Jessica va da qualche parte, in questo caso in Florida per un  funerale, e puntualmente, accade un omicidio. Meglio, in questo caso la morte della suddetta amica, dovuta ad un attacco di cuore, si rivela in realtà tutt'altro che naturale e la Fletcher, come al suo solito, si mette ad indagare ficcando il naso dove non dovrebbe.
Niente di nuovo sotto il sole.
Dunque cosa mi ha spinto a redigere la recensione di un romanzo che di certo non brilla per originalità, non ha grandi pregi, ma nemmeno enormi difetti?
Semplice: la rappresentazione della Florida. In questo romanzo infatti l'ambientazione ricopre un ruolo principale nella trama ed è proprio ciò che lo distingue dagli innumerevoli gialli della stessa serie, oltre al fatto che mi ha spinto a scriverne una recensione per includerlo proprio in questa rubrica.

Dove è ambientata la vicenda
Infatti l'unico aspetto del romanzo degno di nota è che ogni ambiente è talmente descritto alla perfezione che il lettore si sente partecipe dell'indagine di Jessica. Non a caso, il punto del libro che ho preferito è il viaggio dei protagonisti alle Keys Islands, un arcipelago situato a sud della Florida, che mi è capitato di vedere in un programma alla televisione qualche tempo fa e del quale mi sono innamorata.

Ribadisco il concetto
Per il resto la trama è passabile: niente che strappi il cuore in mille pezzettini e coinvolga il lettore al punto da fargli passare la notte in bianco, ma nemmeno così noiosa da interrompere la lettura.
I personaggi come al solito non sono caratterizzati: la Fletcher appare come la signora troppo curiosa (ma nel cartaceo non può godere della recitazione della brava Angela Lansbury) i suoi amici non sono altro che un pretesto per permettere alla protagonisti di fare domande, e i cattivi, o presunti tali, lasciano un poco a desiderare.
La mitica Key Lime Pie, citata fino allo sfinimento nel romanzo,
con cui concludere in dolcezza la recensione! 
Dunque la mia valutazione finale è di tre oneste stelline, per un libro che si è rivelato una lettura passabile, che mi ha regalato di bello un viaggio con la fantasia alle Florida Keys e poco altro. 

venerdì 1 maggio 2015

Monthly Recap: April 2015

Hola! Vedendo che il mese è finito -e notando la mia bacheca di blogger intasata dai vari recap del mese- mi sono detta: "Perché non fare anch'io un riassunto del mese?"
Non so perché non ci ho pensato prima, ma mi è sembrata un'ottima idea.
Dunque, ricapitolando con ordine....


LETTURE:
-Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven: devo iniziare a scrivere la recensione... mi è piaciuto? Molto, ma è riuscito a sconvolgermi come poche letture. Veramente, una chicca. Solo, devo riuscire a buttare giù qualcosa che abbia un verso.
- El Mundo Amarillo di Albert Espinosa: ho letto poco questo mese? Colpa sua! Le letture in lingua mi bloccano, non c'è nulla da fare! Almeno è stata una bella lettura, e sono riuscita a cercare tutte le parole che non conosco, riprendendo un po' in mano il mio spagnolo.
-Battle Royale di Koushun Takami, letto a metà tra marzo e aprile, unica opinione possibile: "perché non l'ho letto prima"?
-Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli: molto interessante, troppo breve, talmente breve che per farmelo durare almeno due giorni (volevo gustarmelo perché mi stava proprio piacendo) ho dovuto iniziare un altro libro in mezzo. Non ho nemmeno scritto una recensione, ma sarebbero state 3 stelline. Si poteva fare di più, senza tuttavia scrivere di cose più complicate. Insomma, avrei voluto 14 o 21 lezioni fisica.
-Champion di Marie Lu: un'altra serie conclusa con successo e nel miglior modo possibile. Evviva!

RECENSIONI POSTATE:
-Battle Royale, Koushun Takami
-Con un poco di zucchero, Chiara Parenti
-Never Never. Colleen Hoover e Tarryn Fisher
-Verso l'Infinito, Jane Hawking
-Champion, Marie Lu

TO BE READ - MAGGIO:
-Celeste di Cristina Vichi: sono al 30% circa. Da un lato mi sta piacendo, ma alcune cosette riguardo soprattutto allo stile me le sto annotando... ne riparliamo nella recensione.
-La Quinta Onda di Rick Yancey: per la Lega dei Lettori. da leggere entro e non oltre il 20 maggio!
-Fangirl di Rainbow Rowell: almeno iniziarlo... *non ce la farò mai!*

VITA FUORI DAL BLOG: 
Finora mi dedico solo a università, palestra e blog. Vorrei fare qualcos'altro, vedo tutti i miei amici super-iper-extra-straimpegnati e mi sembra di non fare nulla... ma poi crollo stanchissima alle nove di sera, quindi mi sa che per ora basta così. Maggio sarà ancora tranquillo, poi a giugno inizieranno gli esami... e già inizio a tremare!

giovedì 30 aprile 2015

Recensione: Champion - Marie Lu

Buongiorno! Oggi post mattiniero... e dire che non sono nemmeno all'università  (stamattina). In realtà  avrei dovuto pubblicare ieri ma... mi è  passato di mente! Dunque mi ritrovo a rimandare ad oggi la recensione dell'ultimo libro di una trilogia distopica che può  essere descritta come "fantastica": ovvero Champion di Marie Lu. Nella pagina recensioni trovate i link per le recensioni di Legend e Prodigy i volumi che precedono questo ultimo capitolo! 

TITOLO: Champion
AUTORE: Marie Lu
COLLANA: Piemme
PREZZO (CARTACEO): 16,50
PREZZO (EBOOK): 6,99
TRAMA: Per il bene della Repubblica, June e Day hanno rinunciato all’amore che provano. In cambio, June è tornata nelle grazie dell’élite, mentre Day ha raggiunto i vertici della gerarchia militare. Purtroppo è esattamente per il bene della Repubblica che sono chiamati di nuovo a lavorare fianco a fianco. Ma le richieste del nuovo governo non si limitano a questo. June dovrà convincere l’unica persona che ama a sacrificare tutto quello a cui tiene per salvare migliaia di vite sconosciute. Il che significa usare il proprio fascino, non dire tutto, fingere una convinzione che non ha e, quel che è peggio, sapere che Day non saprà rinunciare a fare la cosa giusta, costi quel che costi. Fra colpi di scena e suspense, la trilogia distopica ambientata in un’America divisa fra Colonie e Repubblica arriva al suo gran finale.

Si potrà dire che questa è una recensione divisa in tre parti, che parla quasi di tre libri distinti tra loro: c'è il primo, che occupa la prima parte del romanzo, che mi era piaciuto, ma senza lasciarmi niente in più, poi c'è il secondo, che arriva quasi alla fine, e che mi ha riempito di adrenalina, coinvolgendomi completamente nella lettura. E poi ci sono gli ultimi tre capitoli, che mi hanno distrutta psicologicamente.
La prima parte non mi ha colpito più di tanto. Ormai è passato un anno da quando avevo freneticamente letto prima Legend e poi Prodigy e la storia aveva cominciato a sbiadire nella mia testa, tanto che ho dato una riletta alle recensioni pubblicate proprio qui, sul blog. Mi ci è voluto un attimo per immergermi di nuovo nella storia, per rientrare in contatto con June e Day, e nei primi capitoli ho proseguito la lettura senza troppe emozioni forti: per quanto la storia fosse ricca di azione, già dalle prime pagine, fino a metà libro non si è discostata troppo dai molto libri dello stesso genere che ho già letto.
A metà libro, però, c'è stato lo scossone: non so come, ma sono passata da una storia che mi stava un poco deludendo rispetto alle aspettative, al finale della trilogia che desideravo. In primo luogo Day, che all'inizio del romanzo soffriva per ciò che aveva scoperto nel finale di Prodigy, e giustamente si lamentava abbastanza, è passato dalla lagna all'azione, e mi è proprio parso di ritrovare il ragazzo che avevo conosciuto all'inizio di Legend, e ho apprezzato questo chiudersi del cerchio. In secondo luogo ho amato June: è sempre stata il mio personaggio preferito, la perfetta protagonista di una trilogia distopica; sebbene anche lei all'inizio sembrasse quasi estranea alla ragazza d'azione dei primi due volumi, forse per la sua carica prettamente politica, ha saputo ritrovarsi e confermarsi, fino al finale. Anden è stato una sorpresa: il suo personaggio, introdotto in Prodigy, viene ulteriormente approfondito, sia nelle difficoltà legate al ruolo di Elector sia nel rapporto con il padre (una delle molte chicche del romanzo), rivelando contraddizioni e dubbi tipici di una persona in carne ed ossa, e questo me lo ha fatto apprezzare ancora di più.
Menzione speciale, al piccolo Eden, comparsa nei primi due romanzi, qui presente nei protagonisti: uno dei personaggi a mio avviso migliori, intelligente e responsabile, nonostante la giovane età.
Inoltre, in Champion si allarga il quadro geopolitico, sempre molto accurato, che era stato solo parzialmente descritto in Prodigy: dalla Repubblica e dalle Colonie si passa direttamente all'Antartide, che a causa dei cambiamenti climatici, si è trasformato in uno stato non solo abitale, ma potente e tecnologicamente sviluppato. Anche l'Africa assume un ruolo determinante nelle politiche militari che sono uno dei perni della trilogia.
Lo stile dell'autrice è come sempre ottimo ed equilibrato: infatti vi è, come già avevo notato nei precedenti volumi, una perfetta alternanza tra parti riflessive e di grande intensità emotiva, come molti dei dialoghi tra June e Day (direttamente evidenziati e salvati nel mio Kindle), e parti dove l'azione e l'adrenalina la fanno da padrone, lasciando il lettore costantemente con il fiato sospeso e l'incertezza di ciò che accadrà.
Ero arrivata dunque quasi alla fine, contentissima per la grande ripresa del romanzo, che non ero pronta per ciò che mi aspettava... Mai dare per scontato un romanzo del genere, se non si è giunti all'ultima pagina. Gli ultimi tre capitoli sono nettamente i migliori del romanzo, inutile dire che ho pianto per tutte le loro pagine, tanto li ho trovati commoventi ed emozionanti. Tra l'altro il finale riprende un tema già presente in Legend e mi è sembrato la conclusione perfetta per quella che, nel complesso, è la mia trilogia distopica preferita.

In conclusione questo ultimo volume ha una valutazione di quattro stelline e mezzo, non gli do il massimo solo per quella prima parte che mi aveva fatto dubitare dell'intero volume. In ogni caso si tratta di un'ottima serie (tra l'altro tutta disponibile in italiano, cosa non scontata) di cui consiglio a tutti la lettura. Io invece sono proprio curiosa di mettere il naso negli altri lavori di Marie Lu, e devo ammettere che la serie The Young Elites mi intriga parecchio!

lunedì 27 aprile 2015

The Great Book Tag #11: Real Time Tag

Buongiorno! Il lunedì è sempre una giornata pesantissima e le prime due ore di analisi matematica non finivano più, per non parlare del mal di testa che mi è anche venuto...
Per rimediare dunque al grigiore della giornata perché non pubblicare un qualche bel tag? Questo, lunghissimo, non finiva più... ma è  stato divertente farlo! L'ho scoperto nel blog di Silvy, We Found Wonderland in Books.



1-Io e le mie mogli: un libro con una storia o più d'amore stucchevoli o un triangolo amoroso che l'autore poteva benissimo evitare.
Un classico del genere: Toilette Twilight. Scherzo, la battuta è  vecchissima e ai tempi mi piacque anche molto, ma sentirne troppo parlare smaga, e il triangolo Bella-Jacob-Edward mi aveva rotto già in New Moon. Tanto come andava a finire era prevedibile, perché allora inserire sta scocciatura?


2- Ma come ti vesti: un libro con una copertina orrenda.
Scusate, non l'ho letto, ma la modella con la faccia da pesce lesso non la posso reggere... per non parlare del titolo (e stando a certe recensioni, anche il romanzo non è un capolavoro). Il libro in questione è "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto". 


3- 24 ore in sala parto: un libro che ti ha fatto soffrire.
Battle Royale mi ha straziato, sconvolto, disgustato, mi ha fatto soffrire e piangere... ma è stata la migliore lettura dell'anno. E non mi stancherò di dirlo (sempre che non incontri un libro che sappia sconvolgermi di più: la caccia è aperta)



4- Malattie imbarazzanti: un libro che ti vergogni di aver letto e quando ci ripensi ti giustifichi dicendo cose come 'non ero in me' e varie.
Chi è che ha letto il Libro del Destino di Elisa Rosso? Non ero in me, ero una ragazza piccola e ignara della vita, che ammirava chi riusciva a pubblicare un libro.


5- Breaking Amish: un libro al quale non ti saresti mai avvicinata, ma che poi ti ha cambiato la vita.
Se non fosse stato per il film non avrei mai letto Harry Potter, e invece è stato un pezzo fondamentale della mia infanzia. Harry, I still love you! 


6- Non sapevo di essere incinta: un libro che ti ha sorpreso.
Ho comprato i libri di George R.R. Martin all'usato, prima che scoppiasse il fenomeno Game of Thrones e credevo si trattasse dei soliti fantasy che leggevo (da quindicenne leggevo quasi solo fantasy). Mi sbagliavo, e anche di parecchio: i primi tre volumi sono dei veri e propri capolavori, gli altri due... stendiamo un velo pietoso, vi prego. (non che siano pessimi, ma, secondo me, non c'è paragone)

7- Nudi e crudi: il personaggio di un libro al quale strapperesti i vestiti di dosso.
Chaol Westfall... *quintali di bava* ... puoi tenere la spada addosso, se vuoi...



8- Il mio grosso, grasso, matrimonio Gipsy: il libro più trash che tu abbia mai letto.
Momento confessione: amo il trash e non mi faccio troppi problemi a confessarlo. Però il trash del trash non so nemmeno dove trovarlo -forse Fallen di Lauren Kate, dove c'erano tutti gli elementi più trash del genere: la protagonista decelebrata riservata, il triangolo amoroso, le creature paranormali, la scuola cupa e misteriosa, l'amica della protagonista e bla bla bla.



9- Io e le mie ossessioni: un libro che ti ha fatto entrare in un tunnel di fangirlismo assurdo.
I romanzi di Cassie Clare sono il pane quotidiano di una fangirl che si rispetti. Ci sono troppi -troppi! personaggi fangirlabili (aggettivo che entrerà nello Zingarelli 2xxx). Per di più con le mille mila serie che scrive quella donna c'è sempre qualche personaggio da accopp(i)are!




10- Abito da sposa cercasi: un personaggio di un libro al quale ruberesti il guardaroba.
Blair. O Serena? Non importa: tutti il cast di Gossip Girl di Cecily Von Ziegesar (anche il romanzo è fantastico) ha un guardaroba da urlo!


11- Il boss delle torte: un personaggio che prenderesti volentieri a torte in faccia.
Odiosa Charlie di Never Never: beccati questa! *Silbi le getta una torta nuziale di Buddy Valastro in faccia. E gode. Molto*

12- Dire, fare, baciare: un personaggio a cui diresti, faresti e baceresti tante cose.
Will di Tutto ciò che sappiamo dell'amore (che, eresia, avevo confuso con le Coincidenze dell'amore, sempre della stessa autrice... chiamarli Slammed e Hopeless no?) della Hoover, il mio ragazzo ideale, anche fuori dai mondi di carta.

3- Grassi contro magri: il libro più grosso e quello più sottile della tua libreria.
Il più magro: Nessun Luogo è lontano - Richard Bach
Il più grasso (escludendo i volumi tutto-in-uno): Inheritance - Christopher Paolini



14- Cucine da incubo: un libro che ti ha sconvolto così tanto da farti venire gli incubi.
Avevo quindici anni e a un corso extrascolastico sul giallo un ragazzo di terza aveva detto di aver letto Uomini che Odiano le Donne di Stieg Larsson. Il relatore rispose "non era troppo pesante?" Avrei imparato più tardi, a mie spese, che con pesante non intendeva la mole del romanzo... per quanto abbia terminato la trilogia, al contrario degli altri due, questo non ho mai avuto il coraggio di rileggerlo...



15- Shopping Night: un libro che ti ha fatto scoprire un autore al punto da comprare tutte (o quasi) le sue opere.
Lo ammetto: a me le Cronache del Mondo Emerso sono piaciute. E ho quasi tutti i libri di Licia Troisi a casa (anzi, direi tutti tranne gli ultimi due,che sto pensando di acquistare in brossura). Lei è il mio guilty pleasure.



16- Cerco casa disperatamente: un libro che ti fa talmente pena da volergli trovare posto nella libreria di qualcun altro.
Poveri libri del club delle Baby sitter. Occupate solo spazio, ma vorrei qualcuno che vi amasse come io vi ho amato da giovane.



venerdì 24 aprile 2015

Recensione: Verso l'Infinito - Jane Hawking

Buongiorno! Era da un po' che non pubblicavo una recensione e questo per un blog letterario è male! Oggi rimedio con un libro che mi è piaciucchiato... ma me lo ricordo come pesante!
Inoltre manco quest'anno non andrò  al salone del libro *lacrime* ma ho addocchiato un paio di iniziative vicino a casa frequentabili per maggio e giugno... speriamo bene. 

TITOLO: Verso l'infinito
AUTORE: Jane Hawking
COLLANA: Piemme Voci
PREZZO (RILEGATO): 8,50
PREZZO (EBOOK): 19,50
TRAMA: È il 1962 e Jane e Stephen frequentano l’università inglese di Cambridge. Lei è una ragazza vivace che palpita per i versi dei poeti spagnoli, lui un promettente studente di cosmologia, sempre perso nei suoi pensieri, alla ricerca di una spiegazione semplice e unica dell’universo. Eccentrico e bizzarro, così lo definisce Jane quando lo conosce. E le piace molto. Le loro vite scorrono separate, fino a che qualcosa non le avvicina indissolubilmente. Stephen ha solo ventun anni, l’età in cui l’immortalità è ancora l’unica ipotesi contemplata, quando riceve una diagnosi sconvolgente: una malattia degenerativa che gli lascia solo due anni di vita. È allora, con il destino alle calcagna, che i due si innamorano perdutamente e decidono di sposarsi. Con Jane al fianco, Stephen combatte instancabilmente contro la malattia e intanto si butta a capofitto a studiare ciò che a lui più manca: il tempo. Grazie all’amore e alla caparbietà, i due giovani strappano giorni all’eternità, uno dopo l’altro. Mentre il corpo di Stephen è imprigionato in limiti sempre più stringenti, la sua mente continua a espandersi, fino a forzare le frontiere della fisica. Insieme, si spingono più lontano di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Forse, la formula che tiene insieme l’universo ha un solo elemento comune: l’amore.

Sarà difficile scrivere una recensione di questo romanzo perché durante la lettura ho provato sensazioni contrastanti. Mi è piaciuto? Tendenzialmente sì. Mi ha annoiato? In alcune parti sì. L'hai capito? Forse non sono in grado di comprendere a fondo certe parti.
Verso l'infinito (da non confondersi con La teoria del tutto, che è il titolo del film tratto dal romanzo) è la storia di Jane Hawking e dei suoi venticinque anni di matrimonio passati al fianco di Stephen Hawking uno dei più grandi fisici del nostro secolo, afflitto da una grave disabilità. L'autrice ripercorre la sua vita con minuzia di particolari, non soffermandosi solo sugli eventi principali, come il matrimonio, i grandi successi di Stephen o la nascita dei tre figli della coppia, ma anche su piccole cose, che agli occhi di un lettore esterno posso apparire quasi secondarie, ma importanti nella vita della coppia.
il romanzo inizia con il primo incontro di Jane e Stephen, quando lei era una studentessa appena diplomata, e lui un ancora sano studente di Oxford e si conclude con la fine di un legame durato quasi un quarto di secolo: nel mezzo, ci sono più di cinquecento pagine che trattano non solo della vita dei protagonisti, ma anche di fisica, letteratura spagnola medioevale, "home makeovers" e tanto altro...
Ed è proprio questo, a mio avviso, il principale pregio, e al tempo stesso il peggior difetto, del romanzo: la Hawking ha l'abitudine di approfondire ogni argomento di cui parla, distogliendo spesso l'attenzione del lettore da quello che è il punto principale del discorso, introducendo nozioni teoriche talvolta semplici, talvolta complesse e inducendo qualche volta alla noia. Infatti l'intento della Hawking non è solo quello di raccontare le sue memorie, ma anche di mantenere la propria identità intatta all'interno del racconto, evitando di finire schiacciata dall'ingombrante figura di Stephen, cosa che ha cercato di fare, tra mille difficoltà, anche nella vita.
Tuttavia, il romanzo risente di un'eccessiva pesantezza, dovuta soprattutto allo stile un po' prolisso che affligge soprattutto certe parti, che avrei volentieri saltato a piè pari. È qui infatti che insorge il secondo problema del romanzo: la paura di non aver capito quello che l'autrice vuole comunicare al lettore. Difatti, in certi capitoli, il tono usato da Jane mi sembrava eccessivamente lamentoso e, nonostante comprendessi la difficoltà della situazione, che veniva descritta schiettamente dalla Hawking e senza mezzi termini, mi sentivo un po' infastidita da ciò.
In seguito, riflettendoci sopra, ho pensato che l'autrice sentisse il bisogno di mettere su carta tutto quello che ha dovuto passare in anni difficili, passati al fianco di una figura controversa, il "genio disabile", come lei stessa lo definisce, che all'ottimismo e alla forza di volontà che lo distinguono, affianca un certo egoismo e una propensione alle luci della ribalta che spesso porta alla nascita di dissapori nella coppia. Dal punto di vista personale ammiro Jane, che è riuscita a sopportare situazioni veramente complicate, superando le difficoltà senza tirarsi troppo indietro, ma dal punto di vista letterario alcune sue riflessioni sono risultate ridondanti e un po' difficili da digerire.
Per quanto riguarda le altre persone che compaiono del romanzo, devo constatare che la Hawking ha citato un numero enorme di amici, scienziati, studenti che hanno avuto a che fare con loro nel corso degli anni. Da un lato mi è piaciuto che abbia citato nelle sue memorie tutte queste persone che sono intervenute nei suoi momenti di difficoltà, evitandole di mollare quando tutto sembrava perduto, ma da lettore ricordarsi e distinguere tutti quei nomi è una missione impossibile, e ogni volta che Jane citava un amico già apparso precedentemente, il mio pensiero più frequente era: "e questo da dove spunta?"
Per quello che riguarda la fisica, disciplina che interessa molto, ho apprezzato il fatto che, oltre a ricapitolare i successi scientifici di Stephen, dagli inizi alla ribalta internazionale, l'autrice abbia anche cercato di descrivere le scoperte scientifiche del marito, attraverso il suo sguardo di non appartenente al settore, coinvolgendo così il lettore nella fisica di Hawking senza tuttavia disorientarlo con termini troppo tecnici o concetti eccessivamente complessi.
In conclusione non si tratta di una lettura semplice, e neppure divertente, ma nonostante tutto non è un brutto libro, che permette al lettore di immergersi completamente nella normale vita di una coppia che normale non è. La mia valutazione si aggira dunque sulle tre stelline e mezzo, che non riguardano assolutamente la storia, ma sono rivolte all'aspetto meramente letterario del romanzo. 


  

mercoledì 22 aprile 2015

WWW Wednesday #9

Salve! Oggi posto di buon ora, ma avevo voglia di lasciarvi un bel post! Siccome è  mercoledì... ci vuole un Www Wednesday! 



1)Che cosa stai leggendo? (What are you currently reading?)
Sto affrontando Raccontami di un Giorno Perfetto di Jennifer Niven, da cui non so cosa aspettarmi. O lo si ama, o lo si odia, per ora credo di rientrare nella prima categoria, ma sono ancora all'inizio



2)Che cosa hai appena letto? (What did you recently finish reading?)
Ho finito Champion di Marie Lu, che è stata una degna conclusione di quella che è la mia trilogia distopica preferita e El Mundo Amarillo di Albert Espinosa, che mi ha commosso, ma mi ha fatto anche impiegare un mese per finirlo.



3)Cosa pensi leggerai prossimamente? (What do you think you’ll read next?)
Inizierò Celeste di Cristina Vichi, che ringrazio vivamente per avermi dato una copia... spero di poer esprimere presto il mio parere qui sul blog!


domenica 19 aprile 2015

Cover Change #5

Buona domenica! Stamattina ho fatto una guida lunghissima... non mi piace molto guidare e devo ancora capire  perché mi tocca prolungare la tortura anche ora che ho la patente, ma sorvoliamo... tanto una volta a casa ho preparato le meringhe *-* speriamo vengano! Vi lascio con un post ricco di cover e anche abbastanza colorato.


Della serie: "cose che non accadono solo in Italia". E' stata da poco presentata la cover dell'ultimo volume della serie "The Dark Elements" di Jennifer L. Armentrout, Every Last Breath e... sorpresa sorpresa, la cover non combacia con le precedenti! Anzi, la serie, all'ultimo volume, è stata ristampata con delle nuove cover per tutti i volumi che la compongono, compresa la novella "Bitter Sweet Love". Inutile dire che le nuove copertine sono completamente diverse dalle precedenti, e chi aveva tutta serie nella vecchia edizione si troverà proprio con l'ultimo volume non combaciante (che, da lettrice perfettina quale sono, è una cosa che non mi piace molto...)
In particolare, queste sono le cover a confronto:

Bitter Sweet Love (The Dark Elements #0,5)


White Hot Kiss (The Dark Elements #1)



Stone Cold Touch (The Dark Elements #2)



Every Last Breath (The Dark Elements #3)


Per una volta preferivo le precedenti. Tutto quel bianco non mi convince, mi sembra troppo asettico, e non so, preferivo i colori della prima versione.
Per non parlare del fatto che, in Italia, avevano iniziato a stampare la serie nella versione da edicola, con queste copertine:


...e ora la stanno ristampando in edizione da libreria con le copertine prima versione. Che sono state appena cambiate. Riuscirà qualcuno ad avere l'intera serie con le copertine combacianti?

venerdì 17 aprile 2015

Shopping Maniac #3 - Festa di Primavera all'usato

Hola! Adoro le iniziative del mercatino  dell'usato: piantina in omaggio, mini buffet e tanti tanti libri... L'occasione giusta per una puntata di Shopping Maniac! (Ps: il post è  stato scritto subito  dopo "l'evento")


Ecco il bottino! *risata malvagia* 


Perdonate la foto, non avevo tempo di riprenderli tutti insieme... sono appena tornata dalla Festa di Primavera al mercatino dell'usato vicino a casa mia e, come al solito, nonostante un budget limitatissimo sono riuscita come ad uscirne a buste piene. Infatti ho speso13 euro per 8 libri, di cui tre completamente nuovi. Nel dettaglio mi sono impossessata di:
-"Il figlio della Luce", "La battaglia di Qadesh" e "La Regina di Abu Simbel" (sono i tre libroni più a destra) rispettivamente volume primo, terzo e quarto del Romanzo di Ramses di Christian Jacq. Se vi state chiedendo perché il primo, il terzo e il quarto, sappiate che mia madre ha comprato a caso il secondo e il quinto, così senza neanche curarsi che fossero in ordine. Almeno adesso ho rimediato (tra l'altro è una di quelle saghe con i volumi tutti uguali che sullo scaffale fanno un figurone!)
-Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban: ho letto i primi cinque di Harry Potter in prestito tra amiche e biblioteca, poi ho acquistato il sesto, ho la prima edizione del settimo e poi ho iniziato a comprarli in usato: ho infatti il primo in brossura e un secondo prima edizione parecchio rovinato. Così quando ho visto il terzo, anche se in quella edizione, non ho resistito... Meno due alla saga completa! Il mio scaffale piange (tre volumi rilegati vecchi, una brossura vecchia, una brossura nuova), ma io in questo caso me ne frego...
-Scarpe azzurre e felicità e Il buon marito di Alexander McCall Smith: amo la signora Ramotswe e ogni volta che incontro un suo caso me lo accaparro sempre volentieri, soprattutto se sono due volumi nuovi a tre euro (tutti e due!)
I restanti due romanzi, Invisible e Bersaglio Acquisito li ha comprati mio babbo, so solo che sono due romanzi thriller/d'avventura, ma non ho intenzione, per ora, di leggerli.