Buon Halloween a tutti voi lettori! Come passare al meglio questa notte dell'orrore se non pubblicando la recensione di uno dei più famosi racconti sui vampiri! Non fatevi fregare dalla data di pubblicazione: Carmilla sa ancora come incutere timore!
TITOLO: Carmilla
COLLANA: Grandi Tascabili Economici (Newton Compton)*
PREZZO (CARTACEO):
6,00€
PREZZO
(EBOOK): 1,99€
TRAMA: Avvolti in atmosfere sinistre e inquietanti,
popolati da creature sospese tra la vita e la morte, assetate di sangue e
portatrici di sciagure, questi racconti di Joseph Sheridan Le Fanu hanno
profondamente influenzato la narrativa fantastica e dell’orrore. Da Il
testamento del gentiluomo Toby ai Racconti di fantasmi della Tiled House, da La
cugina assassinata a Una notte alla “Locanda della Campana”, da Il fantasma e
il conciaossa a Il fantasma della signora Crowl, da Il patto col Diavolo a La
persecuzione, fino al celebre Carmilla – per citare solo alcune delle storie
qui proposte – la fantasia di Le Fanu risveglia invincibili paure ancestrali,
creando un universo oscuro e sconvolgente.
«Sarebbe inutile tentare di spiegare
l’orrore con cui, anche ora, ripenso a quella notte. Non era un terrore
transitorio, come quelli che seguono i sogni. Era una paura che sembrava
diventare più forte via via che il tempo passava. La stanza e perfino i mobili
sembravano intrisi di terrore, dopo quell’apparizione.»
Carmilla è stato una piacevole
sorpresa. Avevo letto Dracula di Bram Stoker anni fa e lo ricordavo come un
pesante romanzo ottocentesco, prima che una storia di vampiri neanche troppo
oscura. Sebbene Carmilla appartenga più o meno alla stessa epoca (anche se è
stato pubblicato circa 20 anni prima) risulta totalmente diverso, e forse più
simile ad un vero horror. Le mie aspettative, all'inizio, non erano poi così
alte: mi immaginavo una sorta di Dracula al femminile, ma molto, molto più
breve e invece mi sono ritrovata di
fronte una piccola sorpresa, tanto che l'unico vero problema che ho trovato è
la sua lunghezza, così breve che alcuni passaggi, secondo me, potevano essere
approfonditi.
Infatti, più che un romanzo, Carmilla
è un racconto lungo, ambientato nell'Impero austro-ungarico ottocentesco che ha
per protagoniste due donne: Laura, la narratrice, una ragazza di buona famiglia
che vive con il padre in una magione isolata, e la misteriosa Carmilla. È stata
Carmilla la vera sorpresa del romanzo: non avrei mai immaginato che fosse un
personaggio così ben caratterizzato e soprattutto "moderno".
Carmilla, prima ancora che essere una creatura sovrannaturale, è ammaliante,
affascinante, multiforme: Laura non può che essere attratta da una figura al
tempo stesso seducente e rivoltante e il loro rapporto, dipinto magistralmente
da Le Fanu in ogni sua sfumatura è sicuramente il punto di forza del
libro, nonché, secondo me, il punto più
inquietante del racconto.
La relazione tra le due
protagoniste è sempre giocata sul piano dell'ambiguità, tra l'amicizia, il
sospetto e l'amore, e mi ha sorpreso tantissimo, io che credevo che si
trattasse "solo" di un raccontino pseudo-horror dell'ottocento (che
illusa che ero...)
Ovviamente non manca una parte
propriamente horror, con vampiri e professori in stile Van Helsing, ma non ha
lo stesso potere inquietante della prima parte, che mostra come un personaggio
come Carmilla possa insinuarsi a tal punto nella vita della protagonista, suscitando
sia oscuri sospetti che un'attrazione che Laura non riesce né a capire, né a
rifiutare fino in fondo.
Il principale difetto del
racconto, come ho già accennato all'inizio, è la brevità. In linea di principio
non disprezzo affatto i racconti più o meno brevi, se ben scritti, e Carmilla,
sul centinaio di pagine (scritte abbastanza in piccolo) non risulta nemmeno tra
i più corti. Tuttavia, la brevità è relazionata allo sviluppo della narrazione:
un racconto contare un centinaio di pagine e non risultare affatto corto, in
quanto tutti i personaggi e l'ambientazione ricevono un'adeguata
caratterizzazione; questo, al contrario può non verificarsi in tomi molti più
lunghi.
Ebbene, in Carmilla ho sentito che
non venivano rispettati i tempi ideali della narrazione: mi sembrava quasi che
l'autore avesse schiacciato il tasto "manda avanti", tanto i colpi di
scena si susseguivano veloci, senza sosta. Ho inoltre trovato che la relazione
tra Laura e Cramilla, che tanto mi ha intrigato, fosse stata tuttavia accelerata
nei tempi: avrei sicuramente preferito qualche pagina in più e un
approfondimento migliore.
Ciononostante Carmilla resta
comunque una lettura veloce e sorprendente, adatta per notti buie e tempestose.
L'atmosfera gotica vi stregherà,come ha fatto con me, e rimarrete stupiti da
quanto Le Fanu sia moderno come autore!
La valutazione si ferma solo a tre
stelline e mezzo perché si tratta comunque di un romanzo breve e perché la
fine, e la rapidità con cui viene gestita la narrazione, mi ha delusa,
altrimenti avrebbe potuto guadagnarsi tranquillamente il massimo!
*i dati fanno riferimento a un’edizione
con altri racconti dell’orrore dello stesso autore. Io ne ho letto qualcuno, e
vi dirò che non sono male.