Ciao a tutti lettori! Sono durante la pausa di fisica A che sta parlando di cose assurde... (non troppo comprensibili)! Vi lascio quindi con questo quarto appuntamento del Giro del Mondo. A chi potevo lasciare l'Inghilterra se non a J.K Rowling e a un romanzo che mi è piaciuto moltissimo! (Chi mi conosce lo sa che ho una passione per i gialli, appunto, all'inglese).
TITOLO: Il Richiamo del Cuculo
TITOLO: Il Richiamo del Cuculo
AUTORE: Robert Galbraith (J.K. Rowling)
COLLANA: Salani
PREZZO
(RILEGATO): 16,90 €
PREZZO
(EBOOK): 2,99€
TRAMA: Il primo caso per Cormoran Strike in questo romanzo di
esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di
Harry Potter e de "Il seggio vacante". Londra. È notte fonda quando
Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo
lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso
come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di
affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio
di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una
gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per
lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso
significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta
a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta
la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo
scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha
schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per
mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile
abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso
di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta,
ipnotica e ricca di seduzioni.
I romanzi post-Harry Potter della
Rowling sono sempre stati molto discussi. Ricordo le recensioni parecchio
discordanti sul suo primo romanzo per un pubblico adulto, il seggio vacante:
alcuni lo avevano amato proprio per i suoi temi più difficili, altri lo avevano
aspramente criticato. Non avendolo letto, non posso esprimermi, invece posso
raccontarvi della mia esperienza positiva con il Richiamo del cuculo,
pubblicato sotto il falso nome di Robert Galbraith.
Credo abbia destato scalpore,
all'inizio, la scelta dell'autrice di pubblicare sotto pseudonimo senza
rivelare la propria identità. Difatti, nel primo mese di pubblicazione, il
Richiamo del cuculo non era altro che l'esordio di un tale Robert Galbraith,
autore dotato di buone recensioni della critica e scarso successo di pubblico.
Tuttavia, dopo "la grande
rivelazione" il giallo è diventato un buon successo, capace di vendere in
poche ore migliaia di copie.
Ma, al di là della celebrità
dell'autore, vale la pena di leggere questo romanzo? A mio parere, la risposta
è sì, anche se l'autore fosse stato davvero un esordiente chiamato Robert
Galbraith.
Il richiamo del cuculo è un
classico giallo all'inglese. E io, lo confesso subito, vado pazza per questo
genere (soprattutto per i gialli di Agatha Christie... ma questa è tutta
un'altra storia!) Avrei voluto arraffarlo subito dopo l'uscita, ma, per un
motivo o per l'altro, mi sono sempre vista costretta a rimandare il suo
acquisto. Inoltre, le recensioni altalenanti sul suo conto non sono state
proprio il miglior biglietto da visita... Tuttavia, vedendo anche la nuova
edizione rilegata (nonostante avessi preferito la copertina nei toni più chiari
della prima edizione) ad un prezzo ribassato mi sono detta: forse è ora.
E così è stato.
La struttura non contiene molte
innovazioni: è quella tradizionale del genere giallo, omicidio più indagini,
con tanto di detective privato.
Il protagonista è Cormoran Strike,
pittoresco come la maggior parte degli investigatori privati dai tempi di
Sherlock Holmes in poi, aiutato dell'assistente Robin, sveglia e simpatica, un
personaggio veramente adorabile (forse la mia preferita dell'intero romanzo).
La vittima? Una famosissima
modella, la cui vita è meno scintillante di quello che si crede... circondata
da amici, veri e presunti, e nemici, ciascuno con la propria personalità, e con
i propri segreti. Ogni personaggio è vivido e reale, e questo contribuisce a
rendere il mistero sempre più fitto (ed avvincente).
Lo stile della Rowling è una
garanzia: passaggi più lenti, composti per lo più da lunghe descrizioni (a
tratti anche poetiche) si alternano a parti più rapide, dove l'azione è
protagonista. Inutile dire che la lettura è stata veramente piacevole, e che
mentre leggevo mi focalizzavo nella testa il possibile film tratto dal romanzo,
tanto l'ambientazione era vivida e realistica... (e ora sono arrivata al punto
da desiderare almeno un adattamento televisivo del romanzo, che so già
renderebbe benissimo!)
La Londra in cui è ambientato il
romanzo è molto ben resa, città solare (sempre che questo aggettivo possa
essere riferito alla capitale inglese) e sfavillante in apparenza, ma sotto
sotto scura e ombrosa, da nascondere le verità più terribili.
Mi è piaciuta soprattutto la
descrizione del luogo del delitto, la casa di Lula, tanto ben descritta (in
lungo e in largo nel libro) che, a fine lettura, quasi mi sembrava di esserci
stata!
Tuttavia, se c'è qualcosa che mi
ha fatto storcere un po' il naso, beh... quello è stato il finale! Non vi dico
nient'altro, il piacere della scoperta dell'assassino è stata una delle cose
che più ho apprezzato del romanzo!
La valutazione complessiva è
quindi di 4 stelline e mezzo: sarebbe stata di 5, se non fosse stato per quel
finale...
Ad ottobre arriverà in Italia il
sequel, intitolato il Baco da Seta e già uscito in GranBretagna a giugno.
Lo comprerò? Certo! Già non vedo
l'ora di seguire Cormoran anche in questo caso...