mercoledì 8 ottobre 2014

Il giro del mondo in 80 libri #4: Inghilterra

Ciao a tutti lettori! Sono durante la pausa di fisica A che sta parlando di cose assurde... (non troppo comprensibili)! Vi lascio quindi con questo quarto appuntamento del Giro del Mondo. A chi potevo lasciare l'Inghilterra se non a J.K Rowling e a un romanzo che mi è piaciuto moltissimo! (Chi mi conosce lo sa che ho una passione per i gialli, appunto, all'inglese). 


TITOLO: Il Richiamo del Cuculo
AUTORE: Robert Galbraith (J.K. Rowling) 
COLLANA: Salani
PREZZO (RILEGATO): 16,90
PREZZO (EBOOK): 2,99
TRAMA: Il primo caso per Cormoran Strike in questo romanzo di esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e de "Il seggio vacante". Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.

I romanzi post-Harry Potter della Rowling sono sempre stati molto discussi. Ricordo le recensioni parecchio discordanti sul suo primo romanzo per un pubblico adulto, il seggio vacante: alcuni lo avevano amato proprio per i suoi temi più difficili, altri lo avevano aspramente criticato. Non avendolo letto, non posso esprimermi, invece posso raccontarvi della mia esperienza positiva con il Richiamo del cuculo, pubblicato sotto il falso nome di Robert Galbraith.
Credo abbia destato scalpore, all'inizio, la scelta dell'autrice di pubblicare sotto pseudonimo senza rivelare la propria identità. Difatti, nel primo mese di pubblicazione, il Richiamo del cuculo non era altro che l'esordio di un tale Robert Galbraith, autore dotato di buone recensioni della critica e scarso successo di pubblico.
Tuttavia, dopo "la grande rivelazione" il giallo è diventato un buon successo, capace di vendere in poche ore migliaia di copie.
Ma, al di là della celebrità dell'autore, vale la pena di leggere questo romanzo? A mio parere, la risposta è sì, anche se l'autore fosse stato davvero un esordiente chiamato Robert Galbraith.
Il richiamo del cuculo è un classico giallo all'inglese. E io, lo confesso subito, vado pazza per questo genere (soprattutto per i gialli di Agatha Christie... ma questa è tutta un'altra storia!) Avrei voluto arraffarlo subito dopo l'uscita, ma, per un motivo o per l'altro, mi sono sempre vista costretta a rimandare il suo acquisto. Inoltre, le recensioni altalenanti sul suo conto non sono state proprio il miglior biglietto da visita... Tuttavia, vedendo anche la nuova edizione rilegata (nonostante avessi preferito la copertina nei toni più chiari della prima edizione) ad un prezzo ribassato mi sono detta: forse è ora.
E così è stato.
La struttura non contiene molte innovazioni: è quella tradizionale del genere giallo, omicidio più indagini, con tanto di detective privato.
Il protagonista è Cormoran Strike, pittoresco come la maggior parte degli investigatori privati dai tempi di Sherlock Holmes in poi, aiutato dell'assistente Robin, sveglia e simpatica, un personaggio veramente adorabile (forse la mia preferita dell'intero romanzo).
La vittima? Una famosissima modella, la cui vita è meno scintillante di quello che si crede... circondata da amici, veri e presunti, e nemici, ciascuno con la propria personalità, e con i propri segreti. Ogni personaggio è vivido e reale, e questo contribuisce a rendere il mistero sempre più fitto (ed avvincente).
Lo stile della Rowling è una garanzia: passaggi più lenti, composti per lo più da lunghe descrizioni (a tratti anche poetiche) si alternano a parti più rapide, dove l'azione è protagonista. Inutile dire che la lettura è stata veramente piacevole, e che mentre leggevo mi focalizzavo nella testa il possibile film tratto dal romanzo, tanto l'ambientazione era vivida e realistica... (e ora sono arrivata al punto da desiderare almeno un adattamento televisivo del romanzo, che so già renderebbe benissimo!)
La Londra in cui è ambientato il romanzo è molto ben resa, città solare (sempre che questo aggettivo possa essere riferito alla capitale inglese) e sfavillante in apparenza, ma sotto sotto scura e ombrosa, da nascondere le verità più terribili.
Mi è piaciuta soprattutto la descrizione del luogo del delitto, la casa di Lula, tanto ben descritta (in lungo e in largo nel libro) che, a fine lettura, quasi mi sembrava di esserci stata!
Tuttavia, se c'è qualcosa che mi ha fatto storcere un po' il naso, beh... quello è stato il finale! Non vi dico nient'altro, il piacere della scoperta dell'assassino è stata una delle cose che più ho apprezzato del romanzo!
La valutazione complessiva è quindi di 4 stelline e mezzo: sarebbe stata di 5, se non fosse stato per quel finale...
Ad ottobre arriverà in Italia il sequel, intitolato il Baco da Seta e già uscito in GranBretagna a giugno.
Lo comprerò? Certo! Già non vedo l'ora di seguire Cormoran anche in questo caso...



8 commenti:

  1. Anche io ho adorato questo libro! E non vedo l'ora di leggere il sequel!

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  2. Bella recensione. Io questo non l'ho letto ancora. Il seggio vacante non mi era piaciuto molto e quindi sono un po' indecisa.. Magari lo prenderó in prestito in biblioteca. Non so, è un libro che voglio sicuramente leggere ma poi mi bloccò sempre e compro altro :)

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    1. Io il seggio vacante non l'ho letto (non mi ha mai ispirato troppo) ma credo che una possibilità la meriti in fondo. Credo che in biblioteca si dovrebbe trovare dopotutto (e così se non ti piace non butti via i soldi)

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  3. Personalmente non penso che mi ci avvicinerò nemmeno.. Io e la Rowling non siamo propriamente pappa e ciccia

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    1. Ahahah beh forse se non ti è piaciuto lo stile di HP fai bene! (È abbastanza prolisso in certi passaggi)

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  4. Vegeta da qualche settimana nella mia libreria causa eccesso di titoli da leggere... ma la tua recensione mi ha messo su una gran voglia di leggerlo quindi lo farò al più presto.

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    1. L'eccesso di titoli fa mettere le radici in libreria anche a molto miei romanzi... ma alla fine l'importante è leggerli, non importa in che ordine!

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