Ciao a tutti. Dopo aver pubblicato la recensione de C´era una volta un cuore spezzato, ecco a voi la mia opinione sul secondo libro della trilogia spin off di Caraval (di cui qui sul blog trovate già il riassunto dettagliato). Chi di voi ha già letto il terzo libro della serie, uscito il mese scorso per Rizzoli?
TITOLO: E non vissero per sempre felici e contenti AUTORE: Stephanie Garber
COLLANA: Rizzoli Argentovivo
PREZZO (CARTACEO): 18,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Dopo che Jack la tradisce, Evangeline Volpe giura che non si fiderà mai più di lui. E ora che ha scoperto la sua magia, può anche risolvere le situazioni rimaste in sospeso, e anche riscattare la possibilità di un lieto fine che Jack le aveva portato via. Ma deve continuare a fare i conti con la profezia che la condanna a essere la «chiave» capace di aprire il leggendario Arco del Valory. Eve si intestardisce a fare tutto da sola, ma deve rassegnarsi: non può. L’aiuto di Jacks le è necessario ma, al tempo stesso, questo aiuto diventa sempre più disinteressato. Man mano che i due si conoscono meglio, e si conoscono davvero, l’attrazione che li ha sempre, in fondo, legati, diventa sempre più forte e meno difficile da negare. Quali che fossero gli obiettivi di partenza di Jacks alla fine – e senza l’ausilio di alcuna magia – si riducono a uno solo, a inseguire la possibilità concreta di una felicità insieme a Eve. Il destino però, o meglio il Tempo, pare decidere diversamente. Insieme, dovranno combattere vecchi amici, nuovi nemici, e una magia che gioca con testa e cuore. Evangeline si è sempre fidata del suo cuore, ma questa volta non sa se può farlo…
Cosa aspettarsi da E non vissero felici e contenti? Come ogni secondo libro di trilogia che si rispetti, questo è il romanzo in cui la situazione per i protagonisti precipita. Ma almeno Stephanie Garber sa farlo con stile.Vi avevo parlato bene di C´era una volta un cuore spezzato, e le mie impressioni positive sono confermate in questo secondo volume della trilogia. Anzi, al momento giudico questa serie superiore rispetto alla trilogia di debutto della Garber.Procediamo però con ordine. E non vissero felici e contenti si apre dopo il finale del primo volume: Evangeline ha scoperto che Apollo, il principe del Nord diventato suo marito, è vivo, ma maledetto, e giura a se stessa che farà di tutto per salvarlo senza però collaborare mai più con Jacks, colpevole di aver tradito la sua fiducia. Ovviamente nulla di quello che la ragazza aveva previsto andrà come si era immaginata e Evangeline si troverà di nuovo a dover unire le forze con il Fato per aprire il misterioso arco del Valory e salvare quello che crede essere il suo vero amore.Ho apprezzato le atmosfere fiabesche di questo romanzo. Già in Caraval la Garber si era distinta per le sue ambientazioni oniriche e sopra le righe, ma ho trovato che in questa serie sia riuscita ancora di più a imprimere il suo stile, magico, fiabesco e a tratti anche un po´ eccentrico -ma in senso positivo-, che personalmente trovo molto originale.La trama è ingarbugliata, ancor più di quella del primo libro della serie. Eppure la storia, con i suoi continui alti e bassi, e i colpi di scena, alcuni telefonati altri decisamente inaspettati, è riuscita a catturarmi dalla prima all´ultima pagina.Il personaggio di Evangeline è ancora tra i miei preferiti, nonostante continui a essere ingenuo e zuccheroso per buona parte del libro. Inizia a intravedersi un percorso di crescita, ma credo che la grossa parte dell´evoluzione del personaggio avverrà nell´ultimo libro della trilogia. Lo stesso accade per Jacks: finalmente iniziamo a scoprire scorci del passato del Fato ma, al tempo stesso, ho l´impressione che il suo personaggio abbia ancora molto da rivelare.Un difetto di questo secondo romanzo è che, a mio avviso, i personaggi secondari sono sacrificati rispetto ai protagonisti. Nel primo libro abbiamo conosciuto parecchi personaggi secondari, da Lala, il fato noto come Sposa Nubile, a Marisol, sorellastra di Evangeline, fino al principe Apollo e ciascuno di loro ha avuto, chi più chi meno, il proprio momento di gloria. In questo volume, invece, spesso vengono dimenticati, al punto che certi personaggi che appaiono nei primi capitoli, non vengono più menzionati fino alla fine del libro, lasciandomi quasi il dubbio che l´autrice si sia dimenticata del loro destino.La prosa della Garber è sempre leggera e scorrevole. Ho finito il romanzo in pochissimo tempo, e meno male che il seguito è in uscita (la serie in inglese è già conclusa) perché un cliffhanger del genere ti lascia con il fiato in sospeso.Dunque la mia valutazione è di quattro stelline. Ho trovato E non vissero felici e contenti una lettura godibile e all´altezza di C´era una volta un cuore spezzato. Non vedo l´ora di leggere anche il libro conclusivo della trilogia, La maledizione del vero amore, sperando che le mie aspettative (molto alte!) vengano esaudite.
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