Ciao a tutti. È arrivato anche febbraio e continuano le recensioni sul blog, nonostante il trasferimento mi abbia allontanato dalla mia gigantesca libreria... Per fortuna esistono gli ebook! Questo è stato gentilmente offerto da Oscar Vault nel reclutamento recensori ma, insieme ad altre blogger, abbiamo deciso lo stesso di organizzare un review party, per pubblicare tutte insieme le nostre opinioni sulla serie.
TITOLO: Un cuore così impavido e spezzato AUTORE: Brigid Kemmerer
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO (CARTACEO): 22,00€
PREZZO (EBOOK): 10,99€
TRAMA: Harper è riuscita a spezzare la maledizione che imprigionava il Principe Rhen e a impedire che il regno venisse distrutto. Ma i guai non sono finiti: si mormora infatti che egli non abbia diritto al trono, che la Principessa Harper di Disi sia solo un'imbrogliona, e che a Emberfall circoli la magia proibita. Per di più Grey, un tempo capitano delle guardie di Rhen, è fuggito dal Castello di Ironrose portando con sé un terribile segreto. Potrebbe essere lui il vero erede? Di sicuro Grey non ha alcuna intenzione di sfidare Rhen per la corona... finché Karis Luran minaccia nuovamente di attaccare Emberfall. La figlia Lia Mara conosce il suo piano di devastazione, ma riuscirà a convincere Grey a muovere contro Rhen? Perché sconfiggere il principe potrebbe essere l'unico modo per salvare il regno. Dopo "Un fato così ingiusto e solitario", prosegue la saga di Emberfall: un racconto fantasy che parla di amicizie tradite e amori inaspettati, in un regno incantato sull'orlo della guerra.
Prosegue la pubblicazione in italiano della trilogia di Un fato così oscuro e solitario di Brigid Kemmerer. Se due settimane fa vi avevo recensito il primo volume, adesso è il turno del seguito: Un cuore così impavido e spezzato. Non avevo aspettative altissime e, per fortuna, non avevo trovato neanche spoiler in rete, ad eccezione della presenza di un nuovo personaggio, Lia Mara, la figlia della regina Karis Luvan, che aveva minacciato Emberfall nel libro precedente. Sono rimasta molto colpita dallo stacco tra il volume precedente e questo, come l'autrice avesse deciso di cambiare rotta a metà dell'opera. Cose che succedono ma che difficilmente mi piacciono. Insomma, come direbbe Alessandro Borghese, non iniziamo bene.Il fatto che l'inizio fosse piuttosto lento e monocorde, non ha aiutato. La trama, infatti, ci ha messo parecchio ad ingranare. La prima metà del libro è risultata piuttosto piatta e non ha intrigato fin dalle prime pagine come invece era successo con il primo volume.La scelta inoltre di utilizzare due punti di vista diversi rispetto a quelli del primo volume non mi è piaciuta per niente. Per buona parte del libro mi sono chiesta perché non scrivere qualche capitolo utilizzando i PoV di Harper e Rhen, personaggi a cui mi ero affezionata durante la lettura di Un fato così ingiusto e solitario. Infatti i nuovi personaggi non mi sono dispiaciuti, ma al tempo stesso ho preferito quelli del primo libro... o per lo meno la loro caratterizzazione. Al trio di protagonisti di Un fato così oscuro e solitario si aggiunge Lia Mara, di cui vi avevo parlato in precedenza, un personaggio che ribalta l'archetipo della principessa guerriera, mentre Grey, il capitano della guardia, complice anche la super-rivelazione del finale del primo libro, subisce una trasformazione psicologica così evidente che per metà romanzo mi è sembrato decisamente fuori ruolo (o come dicono gli inglesi OOC, Out of Character).L'autrice li ha eletti vere e proprie stelle del romanzo, relegando i poveri Rhen e Harper a poco più che comparse... ma, come vi ho detto, questa scelta non mi ha convinto e, piuttosto che l'inserimento di Lia Mara, che non mi ha mai conquistato né per simpatia, né per personalità, avrei preferito un triangolo amoroso tra Harper, Rhen e Grey.In questa fase della mia vita sono molto "il triangolo sì". Anche tra i personaggi secondari vi sono parecchi nuovi ingressi, di cui vi segnalo Tycho, un ragazzino che sarà protagonista della trilogia sequel-spin off che Brigid Kemmerer inizierà a pubblicare da quest'anno, La scrittura della Kemmerer non è male. È semplice, scorrevole e adeguata al tipo di romanzo. Però non ho visto grandi guizzi, né rispetto al primo volume, né ad agli altri romanzi dello stesso genere. È il classico stile senza infamia né lode, che si fa leggere ma che non anela ad emergere. Dopotutto, perché scrivere in modo particolare quando una grande casa editrice e una bella copertina possono fare miracoli? Dunque, in conclusione, la mia valutazione è di tre stelline, confesso che mi aspettavo qualcosina di più da questo libro e che non ho condiviso molte scelte dell'autrice. Tuttavia ormai sono a due terzi della storia p, dunque credo che leggere anche A vow so bold and deadly, conclusione della trilogia principale, sperando che la Kemmerer si decida a dare più spazio a Harper e Rhen (o a limitare quello dedicato a Grey e a Lia Mara).
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