giovedì 13 gennaio 2022

Review Party: Dove si nascondono le rondini - Enrico Losso

Ciao a tutti. Seconda recensione di oggi dedicata a un autore made in Italy: si tratta di Enrico Losso con il suo Dove si nascondono le rondini, edito Garzanti, che ringrazio per la copia. 


TITOLO: Dove si nascondono le rondini   
AUTORE: Enrico Losso 
COLLANA: Garzanti
PREZZO (CARTACEO): 16,90€
PREZZO (EBOOK): 9,99€ 
TRAMA: Lamberto odia giocare a nascondino e le case abbandonate. Ma è sicuro che i suoi compagni si siano nascosti lì. Quando però si gira chi si trova davanti non è uno di loro. Chi si trova davanti è una donna che stringe in mano una pistola. Lamberto e Irene si incontrano così. Lui è un ragazzino impacciato e timido che trova le risposte giuste alle prese in giro unicamente quando è solo nella stanza con i suoi disegni. Lei ha dedicato tutta la sua vita a una causa che è più importante di tutto: le brigate rosse. Lamberto sa chi sono i brigatisti ma tutto quello che conosce arriva dai racconti del padre carabiniere. Quindi Irene può essere molto pericolosa. Dovrebbe denunciarla, ne è certo. Ma a mano a mano che si conoscono, Lamberto scopre di sentirsi più forte e più sicuro. Perché Irene gli insegna che bisogna dire sempre quello che si pensa senza paura, bisogna credere in se stessi e ribellarsi contro chi vuole decidere al posto nostro. Mentre Lamberto le trasmette un dubbio che nella donna non era mai affiorato: se l’aver sacrificato ogni cosa per cambiare il mondo sia stata la scelta giusta, se non era possibile modificare il sistema diversamente. Se, soprattutto, quel segreto che non ha mai detto a nessuno poteva cambiare tutto. Sono diversi Lamberto e Irene come l’ingenuità e la disillusione. Ma sono più simili che mai. Fino al giorno in cui accade qualcosa che nessuno dei due potrà mai più dimenticare. Qualcosa che li farà scontrare con la realtà più vera. Perché non si vive di sole parole, anche se sono loro che fanno crescere e diventare chi vogliamo essere.


Inizia il 2022 e come anche negli scorsi anni, voglio continuare a dare spazio agli autori italiani. Dove si nascondono le rondini, romanzo d'esordio di Enrico Losso, edito Garzanti, è il mio primo libro italiano dell'anno. 
Si tratta di un romanzo di narrativa ambientato in Italia negli anni '80 con protagonista un ragazzino, Lamberto, vittima di un gruppetto di ragazzi per i quali nutre sentimenti contrastanti, e la sua amicizia con una donna che vive isolata dal mondo e nasconde un terribile segreto.
Le mie sensazioni riguardo a questa lettura sono state... strane. 
Premessa necessaria:  il romanzo mi è piaciuto. Ne approfitto però per aprire una parentesi a proposito.
In generale, quando vedete sul blog la dicitura "review party" significa che, dato che il libro (cartaceo o, molto più spesso, ebook) è offerto dalla casa editrice, leggendo la trama, ho pensato che il romanzo potesse piacermi al punto da scriverne una recensione positiva. Dopo anni di blogging, credo di avere raggiunto un livello di serietà tale da non  perdere il mio tempo a leggere libri che non mi piacciono solo per scrivere una recensione negativa e guadagnarne in visibilità. 
La trama di Dove si nascondono le rondini mi ha colpito, perché tratta tematiche di cui non avevo ancora letto nulla in otto anni di blogging. Però lo svolgimento mi ha ricordato quello di molti altri romanzi dello stesso genere.
C'è un protagonista ragazzino piuttosto impopolare, e lasciatemi dire, anche démodé. Solitamente il ragazzino in questione ha anche un nome altrettanto impopolare e démodé, questo romanzo non fa eccezione in quanto il protagonista si chiama Lamberto (e con questa chiedo scusa a tutti i Lamberto che si troveranno a leggere questa recensione), nonostante, a differenza di altri libri, in questo caso l'autore giustifica la sua scelta in modo decisamente originale e coerente con il resto della storia.
Tale ragazzino ha solitamente problemi con un gruppo di adolescenti popolari, coetanei o leggermente più grandi, dai quali è solitamente preso di mira con scherzi o prese in giro, tuttavia il protagonista vive sospeso fra la rabbia nei confronti dei bulli e il desiderio di sentirsi accettato da loro. Lamberto, anche qui, non fa eccezione, vittima degli scherzi dei gemelli Pongo e dei loro amici.
A questo punto, a seconda dei romanzi, il ragazzino può stringere amicizia con un personaggio molto più grande, o vivere un'avventura molto particolare (che spesso coincide con l'essere coinvolto in un omicidio).
Lamberto incontra Irene, una donna che vive in un casolare nascosto, con la quale stringe una sorta di amicizia che lo segnerà nel profondo. 
Irene, devo dirlo, è il personaggio migliore del romanzo, una donna ferita nel corpo e nello spirito, dedita a una causa, quella del terrorismo italiano, che la attrae e la respinge al tempo stesso. Il rapporto tra lei e Lamberto è diverso da quelli tra maestro e allievo, eppure ha una sua poetica che ha reso il libro davvero interessante.
Tale poetica si riscontra anche nello stile dell'autore. Il romanzo non è molto lungo, non arriva nemmeno a trecento pagine, e si legge velocemente. Non è che possa contare su una trama ricca di eventi e colpi di scena, ma è una storia intimista che ha il suo punto di forza nei rapporti fra i personaggi ed, in particolare, fra i due protagonisti. 
La scrittura, nonostante l'aspetto intimista, è comunque essenziale e scarna, e il risultato è molto scorrevole e semplice, il che è appropriato considerato che il protagonista della storia è comunque un ragazzino.
Ho apprezzato inoltre anche la presenza di un epilogo ambientato anni dopo la fine della vicenda, ma io sono di parte, perché adoro gli epiloghi, soprattutto quelli che, come questo, mostrano la vita del protagonista dopo il finale.
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline con un meno. A Dove si nascondono le rondini, non lo nego, manca l'originalità: mi è sembrato un po' un lungo déjà vu. Però, per fortuna, non manca di tutto il resto, ed è per questo motivo che mi sento di consigliarlo soprattutto a che, a differenza di me, non legge spesso autori italiani. 

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