giovedì 2 dicembre 2021

Review Party: L'impero d'oro - S.A. Chakraborty

Ciao a tutti. Scusate per il layout basico, ma ho avuto un problema al computer e non sono riuscita a rifinire la recensione in tempo. Oggi pomeriggio rivedrò il post dal computer ma nel frattempo vi lascio la mia recensione da leggere. 


TITOLO: L'impero d'oro
AUTORE: S.A. Chakraborty 
COLLANA: Oscar Vault  
PREZZO (CARTACEO): 26,00€ 
PREZZO (EBOOK): 12,99€
TRAMA: Daevabad è caduta. La città ha perso la sua magia e ora Banu Manizheh, capo dei daeva, e Dara, il suo comandante resuscitato, devono rappezzare la loro fragile alleanza e fare di tutto per restituire la pace a una popolazione agguerrita e disperata. Dara però è affranto dalla perdita dell'amata Nahri e tormentato dai demoni del suo oscuro passato. Per non soccombere, sa che deve affrontare scomode verità sulla sua storia e mettersi al servizio di quelli che ha sempre considerato nemici. Sfuggiti per un pelo alle loro famiglie assassine e alle letali politiche di Daevabad, Nahri e Ali ora sono al sicuro al Cairo. Ma anche loro devono affrontare scelte difficili. Nahri sembra ritrovare la serenità nei vecchi ritmi e nella quotidianità familiare della sua patria, ma la devasta sapere che le persone care che ha lasciato a Daevabad e il popolo che la considerava una salvatrice sono alla mercé di una nuova tiranna. Anche Ali non può fare a meno di guardarsi indietro, ed è deciso a tornare per salvare la sua città e ciò che rimane della sua famiglia. Quando va a cercare aiuto nella terra di sua madre, scopre che il suo legame con i marid, i misteriosi elementali dell'acqua, è molto più profondo di quanto credesse, e minaccia non solo il suo rapporto con Nahri, ma anche la sua stessa fede. Mentre la pace diventa sempre più sfuggente e vecchie conoscenze si rifanno vive, Nahri, Ali e Dara comprendono che, per ricostruire il loro mondo, dovranno forse combattere contro chi un tempo amavano, e difendere coloro che in passato hanno ferito.


Un'altra serie targata Oscar Vault giunge alla sua conclusione: si tratta de L'impero d'oro di S.A. Chakraborty, volume finale della trilogia di Daevabad, incentrata sui persinaggi di Nahri, ladruncola del Cairo che scopre di avere poteri straordinari, Dhara, un djinn vincolato da una maledizione, e Ali, principe della leggendaria Città di Ottone. 

L'impero d'oro è tutto quello che ci si potrebbe aspettare da una conclusione di serie: esso infatti porta a compimento le trame aperte nei pricedenti volumi, sia in termine di politica, che nei primi due libri ha ricoperto un riolo fondamentale all'interno della trama, che di scene di azione, che mai sono state protagoniste come ne L'impero d'oro. 

Esso chiude il cerchio con i due volumi precedenti: ci riporta al Cairo, dove tutto è iniziato, e ci presenta dei personaggi cresciuti, più maturi, pronti ad affrontare anche le conseguenze più estreme delle proprie azioni per raggiungere il porprio obiettivo finale. 

Ho apprezzato il cast di personaggi. Non sempre, durante la lettura della trilogia, ho apprezzato i protagonisti, Nahra, Dara e Ali. Per alcuni capitoli, passaggi, momenti in cui li ho amati alla follia, hanno fatto da contraltare altri capitoli, altri passaggi, altri momenti in cui li avrei cancellati dal libro. Anche ne L'impero d'oro è stato così, anche se, alla fine, sono stata soddisfatta di come l'autrice abbia gestito il destino dei protagonisti. E questo, in una trilogia, non è mai scontato (anzi, mi capita molto più spesso di essere in disaccordo con le decisioni degli autori!)

Un'altro aspetto che mi è piaciuto particolarmente della serie, e di questo libro in particolare, è come l'autrice ha gestito l'intero cast di personaggi, antagonisti inclusi. Come nelle migliori serie moderne non esistono i buoni "duri e puri" e i cattivi "malvagi perché sì": la Chakraborty ha creato un cast grigio, in cui anche i protagonisti hanno lati negativi e gli antagonisti sono personaggi a tutto tondo, con una propria caratterizzazione e delle motivazioni plausibili. Forse non sono arrivata a tifare per i cattivi, ma a comprenderli sì. 

Lo stile della Chakraborty è come sempre molto particolare. Anche in questo terzo libro sono riuscita a respirare le atmosfere esotiche della serie, come se, chiudendo gli occhi, potessi trasportarmi nel mondo di Daevabad. Tuttavia... C'è un ma.

Credo che per apprezzare al meglio questa serie sia necessario avere l'umore adatto durante la lettura. Credetemi: La città di ottone e Il regno di rame mi sono piaciuti moltissimo, ma con L'impero d'oro ho fatto molta più fatica. È vero, da un lato c'era la curiosità verso il finale della serie, e il destino di personaggi che ho imparato ad amare, ma dall'altro ho trovato la prosa piuttosto pesante. Non che i volumi precedenti siano stati letture leggerissime (vale soprattutto per il secondo), ma con L'impero d'oro, forse a causa della complessità della trama, forse a causa della mole (oltre settecento pagine!) ho fatto particolare fatica.

Ripeto: non è un brutto libro, anzi! Se tutta la letteratura fantasy fosse come L'impero d'oro, la qualità media dei libri aumenterebbe e non di poco. Solamente per apprezzarlo al meglio bisogna essere dell'umore giusto: io non lo ero, e la mia esperienza di lettura ne ha risentito. 

Dunque, per questo motivo, la mia valutazione è di tre stelline e mezzo. L'impero d'oro è una buonissima conclusione di serie, ma forse, al contrario dei suoi predecessori, pecca un po' di pesantezza. Probabilmente in futuro, senza avere i vincoli di tempo di un evento come un review party, rileggerò la serie nella sua interezza e rivedrò al rialzo questa recensione, ma, in ogni caso, se siete amanti delle atmosfere mediorientali e delle serie come La moglie del califfo e Rebel, ci consiglio di leggere anche La città di ottone e seguiti. Potrebbero essere di vostro gradimento! 



NB: la serie di Daevabad non si chiude con L'impero d'oro. L'autrice infatti ha annunciato la pubblicazione di una raccolta di novelle ambientata nello stesso universo narrativo, con la partecipazione di personaggi della trilogia, in uscita in lingua originale nel 2022.

PS: mi asterrò dal commentare il prezzo del libro. Va bene la complessità della storia e la bellezza dell'edizione (con i risvolti illustrati e le pagine colorate), ma 26 euro per un romanzo fantasy mi sembra esagerato. 

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