martedì 16 marzo 2021

Recensione: Bone Crier's Moon - Kathryn Purdie

Ciao a tutti. Torno sul blog dopo un periodo di pausa sia fisica (causa influenza), che mentale (causa crisi sul blog, Instagram, video e reel... è una cosa che ho spiegato meglio nelle Stories). Tuttavia sono qui e sono tornata, per non perdere il mio "invidiabile record" sul blog (almeno un post al mese dal luglio 2014!!!). La recensione di oggi riguarda un carinissimo fantasy americano, Bone Crier's Moon di Kathryn Purdie, inedito in italiano. Il libro è il primo volume di una dilogia la cui conclusione verrà pubblicata a fine mese. Non c'è ancora nessuna news sulla sua traduzione: spero che una CE italiana se ne interessi presto (più che Oscarvault questo lo vedo meglio nel catalogo Fanucci o, soprattutto, HarperCollins Italia).

TITOLO: Bone Crier's Moon 
AUTORE: Kathryn Purdie 
COLLANA: Katherine Tegen Book  
PREZZO (CARTACEO): 15,41€
PREZZO (EBOOK): 6,44€
TRAMA [ENG]: From New York Times;bestselling author Kathryn Purdie comes a high-stakes fantasy duology flush with doomed romance and macabre magic, perfect for fans of Stephanie Garber and Roshani Chokshi. Bone Criers are the last descendants of an ancient famille charged with using the magic they draw from animal bones to shepherd the dead into the afterlife&;lest they drain the light from the living. Ailesse has been prepared since birth to become their matriarch, but first she must complete her rite of passage: to kill the boy she&;s destined to love. Bastien&;s father was slain by a Bone Crier and he&;s been seeking revenge ever since. Now his vengeance must wait, as Ailesse&;s ritual has begun and their fates are entwined&;in life and in death.


Lo scorso anno ha fatto molto parlare di sé Serpent and Dove, romanzo fantasy di Shelby Mahurin ambientato in un mondo fantasy ispirato alla Francia e con una love story del tipo "enemies to lovers" tra una strega e un cacciatore di streghe. 
Qualche mese dopo è uscito un romanzo che si basava su premesse molto simili: Bone Crier's Moon di Kathryn Purdie.
Come spesso accade in questi casi, si è parlato molto più di Serpent and Dove quando, a mio avviso, il romanzo più meritevole, è Bone Crier's Moon.
Certo, non lo definirei un capolavoro del fantasy moderno, ma, rispetto alla più famosa opera di Shelby Mahurin, il libro di Kathryn Purdie può contare su un world-building più suggestivo, una trama più delineata e dei personaggi caratterizzati meglio. In pratica Serpent and Dove ha potuto contare solo su un lancio promozionale molto, ma molto consistente ed è stato questo, secondo me, a fare la differenza sul diretto concorrente.
Ma torniamo a Bone Crier's Moon.
Il romanzo rielabora la leggenda delle Dames Blanches, figure femminili del folklore francese, dando vita a un fantasy, primo volume di una dilogia, molto suggestivo. Le Bone Crier's sono le custodi del passaggio che va dalla vita alla morte: il loro compito è di traghettare le anime, ogni notte di luna piena, verso l'Inferno e il Paradiso. Per diventare una Ferrier, una traghettatrice, una Bone Crier deve sacrificare agli dei la sua anima gemella in un rituale da tenere su un ponte una notte di luna nuova.
Ailesse è la figlia di Odiva, la matrone delle Bone Criers e non vede l'ora di diventare Ferrier, peccato che la sua anima gemella, Bastien, figlio di un uomo assassinato da una Bone Crier non abbia intenzione di diventare a sua volta un sacrificio, anzi, il suo piano prevede di uccidere proprio una Bone Crier per vendicare la morte del padre.
Nel frattempo Sabine, la migliore amica di Ailesse, si trova a dover affrontare un lungo percorso di crescita per scoprire la verità su se stessa e poter salvare Ailesse. 
Per una volta credo di aver apprezzato allo stesso modo la parte fantasy e la parte romance. Il fantasy è molto suggestivo: nonostante questa non sia una serie lunghissima la Purdie é riuscita lo stesso a creare una bella ambientazione, forse non descritta nel dettaglio ma comunque più curata rispetto a quella di Serpent and Dove. 


Il ruolo delle Bone Criers e la mitologia dietro la loro figura sono trattati in modo intrigante: si vede che c'è un lavoro di ricerca dietro e spero che gli aspetti rimasti in ombra vengano approfonditi nel seguito. Anche il romance è ben sviluppato: Bone Crier's Moon si regge sul tema degli "enemies to lovers", che viene trattato senza edulcorare troppo la pillola: dopotutto per tutti i primi capitoli Ailesse e Bastien non fanno altro che pensare ai modi per uccidersi a vicenda e solo una particolare condizione del rituale delle Bone Criers riesce ad evitare una prematura (e tragica) conclusione della storia. Ma nonostante tutto come coppia reggono e hanno una buona chimica: spero vivamente che nel secondo volume la loro storia abbia una conclusione felice. 
Lo stile mi è piaciuto: i primi capitoli sono davvero evocativi e ho percepito tutta l'atmosfera legata alla magia delle Bone Criers, un aspetto invece che mi era mancato parecchio in Serpent and Dove. Purtroppo però anche questo libro non è perfetto: ogni tanto l'autrice si impantana in qualche scena più noiosa del dovuto, ma, in linea di massima, non ci sono troppi punti morti e la storia risulta estremamente godibile.
Dunque, la mia valutazione è di quattro stelline. Bone Crier's Moon è a mio avviso un romance fantasy sottovalutato, con una storia d'amore molto carina e dei personaggi a cui è facile affezionarsi, e non posso non consigliarvelo, soprattutto se avete già letto e apprezzato Serpent and Dove. 


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