Ringrazio la casa editrice per la copia!
AUTORE: Sarah Rees Brennan
COLLANA: Triskell Edizioni
PREZZO
(CARTACEO): 6,72€
PREZZO
(EBOOK): 5,99€
TRAMA: Kami Glass è innamorata di qualcuno che non ha mai incontrato, un ragazzo con cui parla nella sua testa dal giorno in cui è nata. Questo le ha impedito di integrarsi nella sonnolenta cittadina inglese di Mestavalle, ma Kami ha fatto in modo di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, e la sua vita sembra scorrere tranquilla, almeno finché non comincia a verificarsi una serie di eventi inquietanti.
Sinistre grida giungono dai boschi e la villa padronale che domina il villaggio torna a illuminarsi. La famiglia Lynburn, che aveva governato la città sino alla generazione precedente per poi svanire nel nulla, è tornata. Così, all’improvviso, Kami si rende conto che il luogo che ha conosciuto e amato per tutta la vita nasconde un’infinità di segreti… e un assassino. E che la chiave di tutto potrebbe essere il ragazzo nella sua testa. Il ragazzo che è tutt’altro che immaginario e senza ombra di dubbio deliziosamente pericoloso
Il nome di Sarah Rees Brennan non mi è nuovo: molti di voi la ricorderanno come una delle co-autrici, insieme a Cassandra Clare, delle novelle del mondo di Shadowhunters, ma in realtà la sua carriera è ben più lunga.
Infatti,
questa scrittrice irlandese è nota principalmente per alcune serie paranormal
romance, tra cui quella dell'Eredità dei Lynburn il cui primo volume, Unspoken,
è stato tradotto in italiano da Triskell Edizioni.
Unspoken
è ambientato a Mestavalle, la classica cittadina uggiosa e con tanto di selva
oscura in cui sai già, dal primo capitolo, che qualcosa di insolito sta per
accadere.
In questo romanzo, l'evento che provoca la rottura dell'equilibrio è
il ritorno dei Lynburn, una ricca e potente famiglia, composta da individui
tanto misteriosi quanto belli, che, dopo cinquant'anni di esilio, rimette piede
in città riportando alla luce antichi misteri. Il loro ritorno attira la
curiosità della protagonista della storia, Kami Glass, liceale simpatica,
curiosa e... che sente da sempre la voce di un ragazzo nella testa.
L'ameno boschetto di Mestavalle |
Confesso:
in primis mi erano cadute le braccia di fronte a Kami e alla sua curiosa
abilità ma, con il passare dei capitoli, mi sono resa conto che questi
personaggio è uno dei punti forti del romanzo. Kami non è piagnucolosa e inerme
come molte sue omologhe di più famosi paranormal romance, anzi, è piuttosto
attiva e ha una caratterizzazione vivida, che la rende non solo simpatica, ma
anche realistica.
Lo
stesso non si può dire dei ragazzi Lynburn, Jared ed Ash. Entrambi, infatti, si
mantengono piuttosto fedeli agli stereotipi del genere: bad boy bipolare il
primo, bravo ragazzo con lati oscuri il secondo. Non sono brutti personaggi ma
non mi hanno trasmesso molto e ho trovato il triangolo tra loro e Kami
piuttosto insipido. Insomma, se ne sarebbe potuto fare a meno...
Tuttavia
alla fine i personaggi, anche quelli secondari, risultano comunque un aspetto
positivo di Unspoken; infatti, il vero problema che ho avuto con questo romanzo
è che ho fatto veramente fatica ad appassionarmi alla storia. L'inizio infatti
è lento, e ci vogliono parecchie pagine per avere un quadro piuttosto definito
della situazione; purtroppo questo ritmo così lento non è riuscito a
conquistarmi e non sono bastati alcuni capitoli intriganti e misteriosi a tenere
costantemente viva la mia attenzione.
Per
fortuna però ci sono anche i pregi, che riguardano soprattutto l'ambientazione.
In particolare l'atmosfera del romanzo risulta veramente suggestiva, e lo stile
della Brennan, con le sue descrizioni sempre sospese tra realtà e
soprannaturale, permette al lettore di immergersi totalmente nella cupa
Mestavalle.
Una
piccola nota: ho apprezzato tanto le note a piè di pagina della traduttrice,
che spiegavano il perché di alcune scelte di traduzione. Non è un aspetto banale:
come altre autrici della sua cerchia, Sarah Rees Brennan non sceglie parole a
caso, e spesso alcuni doppi sensi o significati nascosti si perdono nel
passaggio da una lingua all'altra. Proprio per questo motivo ho trovato
un'ottima idea le spiegazioni della traduttrice, che non solo mi hanno aperto
un mondo (non avendo letto Unspoken in lingua originale) ma mi hanno anche
consentito di apprezzare al meglio il lavoro della stessa autrice.
Quindi?
In sostanza la mia valutazione è di tre stelline e mezzo: Unspoken si è
rivelato un romanzo gradevole e un buon inizio di serie, nonostante, a mio
avviso, ci siano alcuni aspetti da migliorare. Spero quindi che la casa
editrice continui la traduzione della serie, dato anche che il finale,
piuttosto aperto, invoglia parecchio alla lettura del secondo volume!
Ottima recensione :)
RispondiEliminaGrazia! :D
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