TITOLO: Fidanzati dell'Inverno. L'Attraversaspecchi 1
AUTORE: Christelle Dabos
COLLANA: Edizioni e/o
PREZZO (CARTACEO): 16,00€
PREZZO (EBOOK): 12,99€
TRAMA: «Il successo transgenerazionale della saga L’Attraversaspecchi: pensata per i giovani, ha sedotto anche gli adulti». Le Monde. Fidanzati dell’inverno è il primo volume di una saga fantastica (L’Attraversaspecchi) che si snoda con grazia e ironia tra le mirabolanti peripezie della protagonista Ofelia, una ragazza un po’ goffa ma dotata di due doni assolutamente speciali (può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti), e dei bizzarri personaggi che la circondano. Ai Fidanzati dell’inverno seguirà la pubblicazione degli Scomparsi di Chiardiluna e La memoria di Babele. L’Attraversaspecchi è una serie letteraria che mescola sapientemente Fantasy, Belle Époque, Steampunk, creando un’atmosfera unica che sedurrà completamente il lettore.
Ho letto della pubblicazione
di questo, a me sconosciuto, romanzo da un post su Facebook della casa editrice
che annunciava l'arrivo sugli scaffali delle librerie del primo libro fantasy
del loro catalogo.
Pensiero post lettura:
gentili editori della e/o se queste sono le premesse, date pure il via ad
un'intera collana fantasy!
Illustrazione dal blog "Patati et Patata" |
La prima cosa che attira
subito di questo libro è la copertina, talmente bella che persino mia mamma
l'ha notata, passando accanto al comodino; non solo invoglia subito alla
lettura ed è fedele alla storia e alle sue ambientazioni, ma coincide anche con
la cover originale. Cercando su internet ho trovato le originali degli altri due volumi della serie pubblicati
in Francia, e spero che vengano mantenute anche in Italia, e non solo perché si
abbinano perfettamente a quella di Fidanzati dell’Inverno...
La protagonista femminile si
chiama Ofelia: è bassa, goffa e non troppo bella, ma ha personalità e carattere
da vendere, oltre che il potere di leggere il passato degli oggetti che tocca e
passare attraverso gli specchi. Dietro all’aspetto timido e studioso la ragazza
è veramente determinata a mantenere la propria indipendenza, anche contro il
volere del suo misterioso fidanzato Thorn. Thorn non è il solito belloccio dei
fantasy: altissimo, magrissimo, pieno di cicatrici vanta un aspetto fisico
aggressivo e un carattere burbero, che solo di rado riesce ad esternare le sue
emozioni. All’inizio del romanzo nutrivo sentimenti contrastanti nei confronti
della coppia di ì protagonisti ma col passare dei capitoli mi sono affezionata tantissimo
a loro (e alla ship: ebbene sì, questo romanzo ha risvegliato la fangirl urlante che c’è in me).
Le ambientazioni
spettacolari, originali e ben descritte: il mondo di Ofelia è composto da
piccoli frammenti di Pianeti, chiamate Arche, governati da personaggi a metà
tra umani e divinità, i cosiddetti Spiriti di Famiglia. Certo siccome si tratta
del primo volume dei una serie, l’autrice è avara di informazioni, e dobbiamo
godere del “panorama” di Anima e del Polo senza ulteriori informazioni in base
alla loro creazione, ma grazie anche a qualche indizio seminato qua e là, l’autrice
ha creato un buon mondo per la sua storia.
Inizialmente credevo che
l'autrice avesse uno stile un po' pesante. I primi capitoli, ambientati su
Anima, l'Arca natale della protagonista, infatti non solo risultano statici per
trama, ma anche, e soprattutto, per la presenza quasi eccessiva di lunghi
periodi descrittivi. Un po' di anni fa, quando andavano di moda i romanzi high
fantasy e gli stroncatori di professore, si parlava tantissimo della regola
dello "show, don't tell",
ovvero del mostrare anziché raccontare: nella primissima parte di questo libro
l'autrice non si pone certo questo problema: lei mostra, e racconta, al tempo
stesso, col risultato di appesantire la narrazione. È bastato tuttavia uno
scossone alla trama, e un rapido cambio di ambientazione, per trasformare
radicalmente la mia opinione sul romanzo: finalmente Ofelia si da una
svegliata, la trama di riempie di intrighi e segreti, e Fidanzati dell'Inverno
diventa così una delle mie letture (finora) preferite dell'anno.
Una piccola nota sulla traduzione:
leggendo estratti in francese dal sito dell’autrice mi sono resa conto che
molti nomi sono stati tradotti, mentre altri sono stati lasciati invariati
senza un criterio ben preciso. E così troviamo Ofelia al posto di Ophélie,
Agata al posto di Agathe, Gaela (?) al posto di Gaëlle, ma Thorn, Archibald e
soprattutto Renold detto Renard (in francese la Volpe) lasciati come nell’opera
non tradotta. Considerate anche le polemiche sorte in Italia dopo la
pubblicazione di un altro romanzo fantasy in cui il nome della protagonista era
stato italianizzato mi sono domandata per tuta la lettura il perché. Non che
questo abbia influenzato il mio giudizio sul romanzo, anzi, al contrario,
proprio perché mi ha incuriosito al punto tale da farmi pensare alle scelte di
traduzione consiglio Fidanzati dell’Inverno un po’ a chiunque.
Infatti la mia valutazione è
di quattro stelline e mezzo. Era da tempo che non mi appassionavo così tanto a
un romanzo da leggere le trame dei volumi successivi (in francese!), stalkerare
l'autrice su tutti i social possibili immaginabili e sperare che un giorno
venga in Italia superando la sua paura
dell'aereo. Era da tanto che una saga non mi coinvolgeva così, e ringrazio
l'editore per aver rischiato ed averla tradotta anche in italiano. Adesso non
rimane altro da fare se non aspettare la pubblicazione del secondo volume…
Ciaoooooo! PERCHE’ HO ASPETTATO COSI’ TANTO A LEGGERE QUESTO LIBROOO ( qui la mia recensione )! Bellissimo, splendido, con una trama fenomenale e una protagonista meravigliosa. Poi lei e Thorn faranno faville nei prossimi libri, sicuro.
RispondiEliminaNon vedo l’ora di continuare la serie e consiglierei assolutamente a chiunque di iniziarla *^*.
Un abbraccio, Rainy