giovedì 10 settembre 2015

Recensione: La ragazza del treno - Paula Hawkins

Salve! Sto disperatamente cercando di cambiare grafica e se da un lato mi diverto un mondo, dall'altra mi rendo conto che sono abbastanza negata... ciononostante, il processo non è affatto finito, questo è solo un work in progress perché ho un impegno e per ora non riesco a terminare il processo. Nel frattempo vi lascio con una nuova recensione, ed in particolare con l'ennesimo capitolo della saga "Silbi Grace vs Il caso letterario del momento".Dopo cocenti delusioni, riuscirà la Ragazza del Treno a convincere la scettica lettrice? Scopritelo leggendo la recensione...

TITOLO: La Ragazza del Treno
AUTORE: Paula Hawkins 
COLLANA: Edizioni Piemme
PREZZO (CARTACEO): 19,50
PREZZO (EBOOK): 9,99
TRAMA: La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista,  le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono  Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua.
Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?
Nelle mani sapienti di Paula Hawkins, il lettore viene travolto da una serie di bugie, verità, colpi di scena e ribaltamenti della trama che rendono questo romanzo un thriller da leggere compulsivamente, con un finale ineguagliabile. Decisamente il debutto dell’anno, ai vertici di tutte le classifiche.


Uno dei comandamenti che sento spesso ripetere ovunque si parli di libri è "non dare troppa fiducia ai libri troppo pubblicizzati". Ecco, io lì ci casco sempre. Insomma, tra "anche Harry Potter e Hunger Games sono (ottimi) casi letterari" e "se hanno avuto tutto questo successo ci sarà un perché" sono finita per leggere libri davvero "memorabili", quali After e Cinquanta Sfumature di Grigio. Tuttavia, con La Ragazza del Treno di Paula Hawkins mi sentivo abbastanza sul sicuro: è un giallo, è inglese, e non ci sono strane storie di belloni psicopatici e sesso sfrenato. Insomma, era tranquillo.
Si, insomma, più o meno.



Perché, sebbene non sia stato male e la storia, nel complesso, mi è piaciuta, le mie aspettative sono comunque state deluse. Non si tratta di enormi difetti del libro, quanto forse di una questione di alchimia: avete presente la famosa scintilla che segna la differenza tra un bel libro e IL libro?
In questo caso, non ho visto manco una minima fiammella, e se non fosse stato per una storia in un certo senso tradizionale, e per il genere, che adoro, questo libro avrebbe una valutazione molto più bassa.
Ciò che infatti mi ha dato abbastanza fastidio sono i personaggi. Praticamente, non ne sopportavo mezzo. L'unica che si salvava era la protagonista, Rachel, costruita in modo da suscitare nel lettore un misto di pietà e commiserazione: il pensare "povera Rachel" ad ogni capitolo era quasi inevitabile di fronte a questa donna che si barcamenava tra la voglia di fare e l'autodistruzione alcolica, tra l'indole da ficcanaso e le sue debolezze, tanto che tifare per lei, visti anche gli altri protagonisti, sorgeva quasi spontaneo.



Non a caso, la sua rivale in amore Anna, era odiosa. Probabilmente il lavoro dell'autrice per renderla antipatica è riuscito anche troppo bene, visto che l'ha ridotta ad un personaggio monodimensionale, la cui unica preoccupazione, oltre la famiglia, è il pensare di essere meglio di Rachel.
Interessante la coppietta che ogni mattina Rachel osserva dal treno: i perfetti Jess e Jason, nella realtà i ben meno perfetti Megan e Scott. Per quanto neanche loro brillino di simpatia, mi è piaciuto molto  come nel romanzo viene nettamente evidenziata la differenza tra le illusioni di Rachel, che ogni mattina elabora quasi una storia su loro due, e la realtà, che non gli assomiglia manco un poco e che nasconde numerosi lati oscuri.
La trama invece mi è piaciuta. Si tratta di un giallo piuttosto classico: sparizione con annesso investigatore dilettante, nel nostro caso Rachel, che indaga ficcanasando qua e là. Ho apprezzato anche il doppio piano narrativo, con il mistero di Megan da una parte e la storia personale di Rachel, alcolista che non si è mai ripresa dal divorzio dal marito, dall'altra; e il modo in cui queste due storie si intersecano a partire dai luoghi in cui esse sono ambientate: le case dei rispettivi personaggi si trovano a poca distanza l'una dall'altra.
I colpi di scena non mancano, e trovare il colpevole, nonostante una cerchia ristretta di personaggi, non risulta immediato (anche se non impossibile).
Lo stile dell'autrice è il tipico "stile da giallista": tanto veloce e avvincente, quanto distaccato e piuttosto freddo. Non mi sono mai sentita veramente coinvolta nella vicenda, se non per sostenere una protagonista continuamente bistrattata da quasi tutti gli altri personaggi, e  i sentivo una spettatrice di fronte a un telefilm giallo (non a caso, ai parla di adattare la Ragazza del Treno in film, forse già a partire da quest'autunno).
In conclusione, la mia valutazione è di tre stelline e mezzo: come thriller da leggere sotto l'ombrellone il romanzo fa la sua figura, però non si tratta di un capolavoro della letteratura gialla. 


6 commenti:

  1. Ma è carina la tua grafica! ;)

    De La ragazza del treno ne ho sentito moltissimo parlare e visto un sacco di volte nelle vetrine delle librerie. Ciononostante non credo lo leggerò, ma solo perché io e i thriller non andiamo troppo d'accordo..! ahaha

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    1. Visto anche il prezzo ti conviene: credo ci siano romanzi migliori per prendere confidenza con i thriller!

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  2. Sai che anche io con i libri troppo pubblicizzati sono scettica?
    Di questo ne sto sentendo davvero molto parlare, ma ancora sono indecisa se leggerlo o no...
    Magari per una lettura leggera non sarebbe male! Grazie mille per la recensione ^^
    Per la questione grafica ti capisco, io per cambiare la mia (cambiata ben due giorni fa) ci ho lavorato due settimane perché volevo impostarla quando era tutto pronto. Non vedo l'ora di vedere il tuo lavoro grafico finito! ^^

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    1. Io ho deciso su due piedi di cambiarla: ormai è quasi finita mancano solo i nuovi rating che non so quando imposterò perché ho un problema con le mezze stelline... o meglio, i mezzi pesciolini. Mi sa che passerò alle stelle marine

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  3. capisco benissimo quando dici che quando non scatta l'alchimia con il libro è difficile ancora di più quando poi i personaggi non ci piacciono diventa davvero complicato anche finire la lettura.
    Non amo particolarmente questo genere anche se ne ho letti e come voi ne ho sentito molto parlare ma non sono ancora decisa se leggerlo o no

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    1. Io ho fatto un po' fatica e questo genere lo mo davvero tanto, quindi se lo trovi in biblioteca (e si trova... è il lato positivo lei libri ben pubblicizzati!) puoi prenderlo, altrimenti non vale il prezzo di copertina!

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